Quanti nemici è riuscito a farsi il presidente turco?
Nel 2016 oltre 350 attentati neutralizzati in tempo ma, purtroppo, molti, troppi, riusciti.
È evidente una difficoltà di controllo del territorio ma, anche, l’impasse delle mosse politiche di Erdogan che lo hanno portato dalla linea di nessun nemico per la Turchia a troppi nemici. Per la serie, non si scherza con il fuoco, non si può dare spazio ai nemici di Assad e poi non subirne la risentita reazione quando questo spazio viene chiuso.
Una serie di errori gravi con gli Usa e con il soggetto più sensibile alla situazione in Siria, Vladimir Putin. Infatti è proprio il leader russo il padrone di quella scena di politica internazionale con l’accordo, ora che c’è Trump, sempre più coordinato con gli Usa.
Era pura follia geopolitica pensare che la Russia non avrebbe difeso i suoi interessi e le sue basi in quella area.
L’abbattimento del caccia russo è stato il punto più alto della crisi con la Russia. Oggi il recente accordo Turco-Russo sembra solido e durevole. Ma la Turchia è un paese molto importante, strategico, per l’Occidente. Ha uno dei più forti eserciti della Nato, è situato in una zona sensibilissima del mondo, un crocevia delicatissimo dove meno si sbaglia meglio è.
Noi occidentali dovremmo cercare di intensificare i rapporti con la Turchia proprio per evitare una possibile deriva isolazionista del paese, deriva pericolosissima per la Turchia e per noi. Erdogan stretto fra curdi, gulenisti, terrorismo islamico, che risposte saprà dare? L’Europa saprà esserci? Serve un grande progetto europeo di Realpolitik.