Le vittime, l’Italia e l’Europa

I Tg di lunedì 18 aprile 2016 – Nell’anniversario del più drammatico naufragio nelle acque del Mediterraneo, l’odierna sciagura che vede dispersi tra i 200 e i 400 somali partiti dalle coste egiziane (o libiche) non può che imporsi su tutte le testate. Inevitabili nei servizi i rimandi alla tragedia del 2015, rispetto alla quale “nulla sembra essere cambiato” (Tg1) sul piano internazionale. In realtà, a un anno di distanza, la situazione è mutata profondamente benché i risultati restino, sostanzialmente, gli stessi. L’Italia, che in aprile 2015 cercava timidamente di ottenere da un’Europa una risposta comune, con la recentissima lettera ai vertici di Bruxelles propone una soluzione ad un’Unione che si mostra disponibile, ma caratterizzata da muri e fratture interne. Spazio sui Tg Rai e La7 alle tensioni tra Italia e Germania sull’ipotesi degli Eurobond per favorire le economie africane, col premier Renzi (intervistato sul Tg1) che invita la Cancelliera Merkel a “trovare lei soluzioni alternative”. Tg2 denuncia nei titoli l’apertura di una nuova rotta, quella egiziana, mentre Tg4 presenta nel dettaglio la proposta italiana per una soluzione comune dei flussi dei profughi, che non possono più essere definiti un’”emergenza”. Una cosa è certa: i toni catastrofisti adottati da una parte dell’informazione che nella primavera 2015 annunciavano il “pericolo invasione” sono, ad un anno di distanza, sostanzialmente scomparsi, il che non è male.

Il fallimento del referendum sulle trivelle, che ha visto superare di misura il quorum solamente in Basilicata, viene analizzato da tutte le testate. La risposta del premier, che ridabisce la vittoria e fa i nomi degli sconfitti, viene rilanciata da Tg1 e Tg2, mentre sul Tg3 un preoccupato Massimo Cacciari invita il presidente del Consiglio a cambiare presto rotta, leggendo i 15 milioni di cittadini che si sono recati alle urne come una emersione di un voto di protesta contro le sue politiche e, soprattutto, contro la sua persona. Spazio su Tg5 agli odierni editoriali del Corriere e della Stampa, che già guardano al prossimo e più decisivo confronto: quello del referendum costituzionale. Segnaliamo come Mentana, dopo la forte critica mossa durante la diretta di ieri agli attacchi del premier ai media, anche stasera non si è risparmiato.

Il destino della leadership di M5S continua ad interessare Tg4 e Tg1, con il primo che intervista Luigi Di Maio, disponibile dopo molti “se” ad accettare di candidarsi premier, mentre il secondo segue il “pellegrinaggio” milanese della candidata M5S romana Virginia Raggi in undienza dal figlio del guru.

La notizia di un attentato compiuto su di un autobus di linea in Israele irrompe nell’edizione del Tg3 e figura già nei titoli di quelli delle 20, che riprendono le dichiarazioni di Netanyahu. l’Impeachment votato stamani da una larga maggioranza del parlamento brasiliano contro la presidente Roussef conquista titoli e servizi su Tg3, Tg1 e Tg La7. Spazio nei servizi anche al tragico sisma in Equador.

Grande attenzione stasera sulle testate Mediaset e Tg1 ai recenti casi di discriminazione avvenuti nelle scuole ai danni di studenti autistici. Tg4 ospita in diretta la ministra della Pubblica Istruzione Giannini che annuncia seri provvedimenti.

Le operazioni di contenimento del forte sversamento di petrolio a Genova che minaccia di provocare un disastro ambientale viene seguito con molte attenzione da tutte le testate, con servizi e collegamenti in diretta.

Chiudiamo segnalando l’ampia pagina dedicata dal Tg2 ai tanti casi di minacce a giornalisti in Italia, oltre che alla situazione drammatica che vive il diritto-dovere di informare in paesi quali la Turchia. Non è la prima volta che la testata della seconda rete pubblica se ne occupa. Precisiamo che non si è trattato di uno sterile piagnisteo né, tantomeno, di una pletora di istanze corporative, anche perché la presenza in studio del Presidente Fnsi Giuseppe Giulietti ha meritoriamente evitato questo rischi.

Luca Baldazzi

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