Profughi ambientali, saranno almeno 250 milioni nel 2050

Il dibattito nazionale sulle migrazioni sembra ostinatamente concentrato sull’analisi delle causa tradizionali delle medesime. I migranti economici, categoria in realtà sempre meno credibile per i limiti che ha dimostrato, sembrano essere spinti da sole ragioni di povertà o dall’ansia, legittima, di migliorare la propria condizione economico-sociale insieme a quella della propria famiglia. I richiedenti asilo invece da situazioni di grave instabilità politica, guerre, dittature e discriminazioni di varia natura. Si tratta di ragioni condivisibili ma non sufficienti per comprendere l’intrigata matassa di motivi che spingono milioni di persone a fuggire dal proprio paese. Tra le ragioni spesso sottovalutate sia dal dibattito politico sia da quello scientifico ci sono anche quelle ambientali.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu considera il cambiamento climatico una delle minacce più radicali e urgenti alla pace e alla sicurezza internazionale. Le conseguenze dei mutamenti climatici e gli effetti nefasti di un modello economico di sviluppo sempre più globale e climalterante obbliga milioni di persone a lasciare la propria città o Paese alla ricerca di condizioni ambientali e socio-economiche migliori. Le Nazioni Unite ritegno che i cosiddetti profughi ambientali potrebbero raggiungere la cifra record di 250 milioni entro il 2050. Uomini, donne e bambini che lasciano aree dove avanza la desertificazione, dove il pascolo o l’agricoltura è sempre più difficile, le alluvioni e devastazioni conseguenti ormai annuali, la desertizzazione una costante che azzera ogni possibilità di vita nel proprio territorio. Non è questione di poco conto ma al contrario centrale per il futuro del pianeta. Il numero dei disastri naturali nel mondo potrebbe raddoppiare nei prossimi 10-15 anni. Negli ultimi 10 anni, 3.852 disastri hanno ucciso più di 780.000 persone, ne hanno colpite 2 miliardi e sono costate circa 960 miliardi dollari. Le maggiori vulnerabilità indotte dai principali rischi climatici includono le migrazioni umane, la carenza di acqua potabile, la riduzione della produttività agricola e l’insicurezza alimentare, la perdita dei mezzi di sussistenza, i rischi per la salute, la crisi energetica e la sicurezza dai disastri.

L’ultimo episodio è allarmante per la sua violenza e gli effetti che ha prodotto, il luogo in cui si è manifestato e la relativa recidività. Si tratta dello Stato americano della Louisiana messa in grave difficoltà per via dell’alluvione iniziata giovedì 11 agosto scorso. Si tratta del peggior disastro nella regione del sud degli Stati Uniti dopo l’uragano Katrina, che nel 2005 devastò New Orleans. Il bilanci è di 10 morti, 20 mila sfollati, 30 mila persone tratte in salvo dai soccorritori e 40 mila case inagibili.

Tutto questo determina ripercussioni anche sulla sicurezza nazionale ed internazionale. La radicalizzazione ideologica e il terrorismo possono aumentare in molti Paesi, soprattutto in Asia meridionale e nord Africa, a causa della deprivazione sociale ed economica indotta dal mutamento climatico. La scarsità di risorse naturali potrebbe essere un fattore che contribuisce a generare o ampliare conflitti e instabilità. Per questa ragione, l’analisi del rapporto tra global warming, migrazioni e sicurezza mondiale, con particolare riferimento ai profughi ambientali, è indispensabile per comprendere le dinamiche di un sistema mondo in continua trasformazione.

Diventa importante riconoscere che il cambiamento climatico è pervasivo e ha implicazioni per la sicurezza più di ogni altra minaccia. Non è un problema marginale. Al contrario rappresenta una delle problematiche di maggiore rilievo e urgenza a livello globale che chiama in causa il modello economico di sviluppo, ancora gravemente climalterante, e i relativi equilibri di potere.

Ultime notizie
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata
Fisco

La Riforma della riscossione, nuovi criteri per decongestionare i debiti non riscuotibili

La recente Riforma fiscale introduce il “discarico automatico” dei ruoli dopo 5 anni dall’affidamento. Lo scopo principale del provvedimento è risolvere il problema all’accumulo dei debiti fiscali in mancanza di cancellazione delle posizioni non più riscuotibili.
di giovambattista palumbo
insularità
Intervista

Insularità, cruciale la sentenza della Corte costituzionale: intervista al Prof. Gaetano Armao

A un anno dall’introduzione nell’art. 119 del principio di insularità, tracciamo un bilancio sui risultati e sulle lacune nell’intervista al Prof. Gaetano Armao. Sarà cruciale la prossima sentenza della Corte costituzionale rispetto a risorse e provvedimenti finora inefficaci e insufficienti.
di redazione
insularità
ecoturismo
Turismo

Ecoturismo, una rivoluzione verde per valorizzare i territori

L’ecoturismo è un approccio all’industria del turismo capace di mettere al centro la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori sui quali opera. In Italia, il 60% dei viaggiatori già pianifica viaggi rispettosi dell’ambiente, per l’82% è un’opportunità di sviluppo.
di Riccardo Agostini
ecoturismo
Intervista

Idrogeno verde e la svolta sostenibile in Europa: intervista al Prof. Luigi Campanella

L’idrogeno verde è la base sulla quale costruire una solida politica di sostenibilità ambientale in Europa come emerge dall’intervista al prof. Luigi Campanella, chimico e ordinario di Chimica dell’Ambiente dei Beni Culturali. Ma in Italia bisogna fare di più per supportare imprese e start up.
di Antonio Alizzi
kafka
Cultura

Cento anni ben portati di Franz Kafka

A cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka, una riflessione sul valore della sua opera che trascende i confini temporali della sua epoca, proponendosi come terribilmente contemporaneo nella volontà di comprendere e annullarsi dei suoi personaggi divenuti iconici.
di giuseppe pulina
kafka
donne
Donne

Giornata internazionale della donna: il punto sulla violenza di genere in Italia

Donne e violenza di genere, il Servizio Analisi Criminale delle Forze di polizia fa il punto sulla situazione in Italia per reati spia e reati da Codice Rosso. Nel 2023 sono state 120 le vittime donne, 64 omicidi sono avvenuti per mano di partner o ex partner.
di redazione
donne