Senza un’identità siamo impreparati al confronto con le identità altrui

La Chiesa, dopo un lungo periodo di crisi, riconquista la fiducia degli italiani – cattolici e non. Per Papa Francesco un plebiscito: l’89,6% ritiene abbia dato nuovo slancio alla Chiesa, che riconquista, quindi, il ruolo di grande agenzia di senso e di orientamento attraverso il ristabilimento di una linea di comunicazione tra Gerarchia e fedeli.

Questo fenomeno è davanti agli occhi di tutti e non avrebbe bisogno di alcuna spiegazione, men che meno sociologica. Ciò che invece merita di essere segnalata è la posizione assunta dal Papa, anche a seguito degli avvenimenti che hanno colpito la Francia e che hanno acceso a livello internazionale un animato confronto culturale e politico sul ruolo delle religioni e sui rapporti tra di esse.

Il “pugno” del quale ha metaforicamente parlato il Papa ha posto in termini decisivi il tema del rispetto nei confronti dei valori e delle identità altrui, ovvero del riconoscimento dell’altro da sé.

La nostra società, totalmente secolarizzata, presume che i suoi “valori” debbano essere assunti aprioristicamente da tutti indipendentemente dalle storie, dalle religioni, dalle tradizioni, dalle culture e dalle latitudini. E di conseguenza trova scandaloso che altri possano non accettare la nostra Weltanschauung, e offendersi e reagire.

Noi pretendiamo di esportare il nostro “pensiero unico dell’Occidente industrializzato” senza considerare che ancora oggi miliardi di persone vivono la religione e il senso del sacro come un fatto esistenziale per il quale poter anche mettere in gioco la propria vita. E tutto ciò sta a dimostrare insieme la nostra superbia, la nostra superficialità e la nostra incultura.

L’aver rinunciato ad una parte consistente della nostra identità e del nostro patrimonio culturale ci rende forse meno preparati nel confronto con le identità altrui e ci porta a sottovalutare le possibili reazioni di chi, invece, vuole mantenere e difendere la propria.

Nello stesso tempo, chi ci attacca, pensando di poter provocare all’interno dell’Europa uno scontro tra musulmani e non musulmani, così come profetizzava Abu Mussab Al Suri, raffinato portavoce di Bin Laden, nel suo Appello alla resistenza globale alla fine del 2004, non ha fatto i conti con il livello al quale è giunto il nostro degrado.

Secondo Al Suri, la strategia di attacco agli Stati Uniti, cuore dell’“imperialismo occidentale”, sarebbe stata scarsamente efficace. Maggiori risultati si sarebbero ottenuti colpendo l’Europa attraverso obiettivi mirati a far esplodere le società europee fino a scatenare una guerra civile di religione.

Per quanto violenti ed eclatanti possano essere questi attacchi, così come accaduto a Parigi e in altri paesi europei, il terrorismo non riuscirà a provocare alcuna guerra di religione per almeno quattro motivi: il primo è che non c’è nessuna religione da difendere in un’Europa fortemente secolarizzata, più attenta ai valori economici che non a quelli spirituali; il secondo è che, per quanto gravi possano essere gli attacchi, essi vengono rapidamente sminuzzati, spettacolarizzati, metabolizzati e consegnati alle infinite discussioni e strumentalizzazioni politiche e ai dibattiti dei talk show televisivi. Neutralizzati tra uno spot di “Poltrone e sofà” e l’ultimo profumo di “Dior”.

Il terzo è che i terroristi, e chi li guida, non hanno capito che tentare di scalfire una società “evanescente” come la nostra è come pretendere di affettare la nebbia con la scimitarra, sparare ad una nuvola, catturare l’aria con le mani.

Il quarto è che la teoria e la storia insegnano che il terrorismo destabilizzatore può anche avere funzioni stabilizzatrici, come dimostra la “rinascita” del Presidente francese Hollande, ritornato, dopo una fase di totale declino, ai vertici nei sondaggi d’opinione a seguito dei fatti parigini.

Ultime notizie
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata
Fisco

La Riforma della riscossione, nuovi criteri per decongestionare i debiti non riscuotibili

La recente Riforma fiscale introduce il “discarico automatico” dei ruoli dopo 5 anni dall’affidamento. Lo scopo principale del provvedimento è risolvere il problema all’accumulo dei debiti fiscali in mancanza di cancellazione delle posizioni non più riscuotibili.
di giovambattista palumbo
insularità
Intervista

Insularità, cruciale la sentenza della Corte costituzionale: intervista al Prof. Gaetano Armao

A un anno dall’introduzione nell’art. 119 del principio di insularità, tracciamo un bilancio sui risultati e sulle lacune nell’intervista al Prof. Gaetano Armao. Sarà cruciale la prossima sentenza della Corte costituzionale rispetto a risorse e provvedimenti finora inefficaci e insufficienti.
di redazione
insularità
ecoturismo
Turismo

Ecoturismo, una rivoluzione verde per valorizzare i territori

L’ecoturismo è un approccio all’industria del turismo capace di mettere al centro la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori sui quali opera. In Italia, il 60% dei viaggiatori già pianifica viaggi rispettosi dell’ambiente, per l’82% è un’opportunità di sviluppo.
di Riccardo Agostini
ecoturismo
Intervista

Idrogeno verde e la svolta sostenibile in Europa: intervista al Prof. Luigi Campanella

L’idrogeno verde è la base sulla quale costruire una solida politica di sostenibilità ambientale in Europa come emerge dall’intervista al prof. Luigi Campanella, chimico e ordinario di Chimica dell’Ambiente dei Beni Culturali. Ma in Italia bisogna fare di più per supportare imprese e start up.
di Antonio Alizzi
kafka
Cultura

Cento anni ben portati di Franz Kafka

A cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka, una riflessione sul valore della sua opera che trascende i confini temporali della sua epoca, proponendosi come terribilmente contemporaneo nella volontà di comprendere e annullarsi dei suoi personaggi divenuti iconici.
di giuseppe pulina
kafka
donne
Donne

Giornata internazionale della donna: il punto sulla violenza di genere in Italia

Donne e violenza di genere, il Servizio Analisi Criminale delle Forze di polizia fa il punto sulla situazione in Italia per reati spia e reati da Codice Rosso. Nel 2023 sono state 120 le vittime donne, 64 omicidi sono avvenuti per mano di partner o ex partner.
di redazione
donne