Con “Euro 2032” insieme alla Turchia, l’Italia tornerà a ospitare un grande evento calcistico. La necessità di individuare cinque impianti, che rispettino le norme UEFA e in cui ospitare le partite dell’Europeo, è un’occasione per analizzare la situazione degli stadi in Italia. Purtroppo ad oggi solo uno stadio sarebbe in grado di ospitare le partite.
L’Italia è indietro e paga una politica sulle infrastrutture sportive obsoleta e farraginosa che negli anni ha ostacolato più di un progetto. Basti pensare come, tra il 2010 e il 2020, in Europa siano stati eretti 153 nuovi impianti con investimenti per oltre 20 miliardi euro. Di questi, solo 3 hanno riguardato il nostro Paese. La situazione sembrerebbe essere leggermente migliorata negli ultimi anni, anche, grazie alla legge sugli stadi del 2014.
L’AI non è solo una tecnologia, ma un banco di prova per la democrazia e la capacità dell’Italia di affrontarla non dipenderà dalla velocità degli algoritmi, ma dalla lungimiranza delle sue classi dirigenti.
Il quiet quitting rappresenta l'abbandono dell'idea che il lavoro debba essere al centro dell'esistenza umana e la scelta consapevole di limitare il proprio impegno professionale al minimo indispensabile, senza straordinari gratuiti, senza disponibilità oltre l'orario contrattuale, senza quella dedizione totale che per decenni è stata considerata la prassi nel mondo aziendale. Questo fenomeno può rappresentare un'opportunità per le aziende per ripensare i modelli di gestione delle risorse umane.
Le valute digitali oggi ridefiniscono rapporti di forza, visioni geopolitiche e mettono in discussione il patto istituzionale tra cittadini e autorità monetarie, sollevando interrogativi inediti su diritti fondamentali, sul controllo istituzionale dei cittadini e sulla sicurezza informatica.
Le riflessioni e proposte sul futuro post-bellico dell’Ucraina del prof. Valery Heyets dell’Accademia delle Scienze di Kiev evidenziano la necessità di ricostruire il paese sulla base di un nuovo contratto sociale che metta al centro la persona anziché l’assistenzialismo.
L’Approccio alla Qualità Sociale può servire da base metodologica per la trasformazione post-bellica dell’Ucraina, consentendo l’emergere di un modello di sviluppo sociale e solidale più profondo.
Il 70% dei bambini di dieci anni possiede già uno smartphone e i ragazzi di quindici anni trascorrono tra le 30 e le 60 ore settimanali davanti agli schermi: è il momento di costruire una vera educazione digitale per i nativi digitali.
L’OCSE lancia un appello ad investire precocemente in sistemi di orientamento strutturati, accessibili e inclusivi per gli adolescenti, i cui desideri professionali sono sempre più lontani dalla realtà del mercato del lavoro.
L’istruzione italiana raccontata nel report “Education at a Glance 2024” è la fotografia di un Paese che invecchia, che non valorizza i suoi docenti e non riesce a colmare i divari educativi e di genere. Da non trascurare poi il dato sui giovani tra i 20 e i 24 anni: 21% di essi non studia, non lavora e non segue percorsi formativi.
Benedetta Cosmi parla di Green Economy e di Capitale umano, oggi rappresentato dai nostri figli “nativi sostenibili”, che hanno bisogno di fiducia per esprimere il proprio potenziale. Anche la società civile ha la responsabilità di diffondere la sostenibilità anche negli ambienti di lavoro e studio e nel mondo dell’informazione.
Il ricorso a forme di collaborazione pubblico-privato nel Terzo Settore è in aumento, e coinvolge in parte anche la rigenerazione degli spazi urbani. Solo nel 2023 sono stati emanati oltre 2.400 bandi finanziati dal PNRR aventi ad oggetto la rigenerazione urbana, 134 solo nella provincia di Roma.
Il Presidente uzbeko Mirziyoyev negli ultimi anni sta abbandonando il retaggio sovietico del passato in favore di una partecipazione più attiva delle associazioni della società civile alla scelte comuni, sia di politica interna che di politica estera.
“L’educazione tra disinformazione e Intelligenza Artificiale” è il tema della lezione tenuta alla Summer School Puglia 2024 dal Prof. Mario Caligiuri, Direttore dell’Osservatorio sulle Politiche educative dell’Eurispes. Tra gli argomenti trattati dal Prof. Caligiuri figurano la disinformazione come emergenza educativa e la pedagogia del futuro.