Il 2025 sarà un anno cruciale per le politiche sociali del futuro: è in programma il Vertice Onu sullo sviluppo sociale globale, dove oltre al tema economico e ambientale, sarà discusso quello delle disuguaglianze.
È sempre più arduo trovare accordi tra i 27 Stati membri dell’Unione, una crisi aggravata dai dazi di Cina e Usa e originata dalla mancanza di risorse e di una larga intesa politica, che rende ancora più lontana la possibilità di una revisione dei trattati.
L’uso dell’Intelligenza Artificiale nel sistema educativo sta ridisegnando i confini dell’insegnamento, ma sarebbe opportuno metterla al servizio del superamento delle disuguaglianze e dei divari di apprendimento.
Il mercato del lavoro in Italia vive una fase positiva, con oltre 24 milioni di occupati e una disoccupazione al 5,7%, ma non priva di criticità e cambiamenti, come emerso dal rapporto INAPP 2024 presentato a palazzo Montecitorio in presenza delle Istituzioni.
La scuola italiana è stata spesso gestita con un approccio emergenziale e mai strutturale, senza una visione lungo termine e con ministri scelti secondo logiche politiche. Il Prof. Salvatore Natoli, già docente di Filosofia Teoretica all’Università Milano Bicocca, interviene sul tema dell’istruzione nel nostro Paese.
Il nostro SSN sembra aver smarrito la via, perdendo di vista la sua funzione e trascurando la sua forza pulsante, cioè il suo personale, ma è allo stesso tempo attraversato da grandi cambiamenti sul fronte digitale, generazionale e di genere, come emerge nel Terzo Rapporto di Eurispes ed Enpam.
L’Università italiana sforna ancora professionisti richiesti anche all’estero, ma bisogna investire più risorse, come per la Scuola. Un’intervista sulle sfide e sul ruolo della formazione nel Sistema-Paese con il Prof. Vincenzo Milanesi, Professore emerito di filosofia morale ed ex Rettore dell’Università di Padova.
Il Prof. Giovanni Maria Flick parla delle riforme che riguardano giustizia, premierato, e la recente autonomia differenziata che, se realizzate interamente dal governo attuale, cambieranno il volto della nostra Costituzione, nata sui principi in primis territoriali di solidarietà e uguaglianza.
Ricostruire i valori fondativi basati sui diritti della persona e sanare il deficit democratico interno all’Ue sono i presupposti per rispondere alla minaccia dei confini, che oggi è strettamente connessa a una minaccia ai nostri stessi valori.
Le missioni militari italiane in Africa svolgono una funzione sia economica, in difesa di accordi nel settore minerario ed energetico, che geopolitica, presenziando un territorio che facilmente si presta ad essere destabilizzato da influenze provenienti da potenze straniere.