Uno degli ultimi atti della legislatura del Parlamento europeo è stata l’approvazione del nuovo Regolamento sui Corridoi TEN-T. Il testo ha l’obiettivo di eliminare gli attuali intasamenti e completare alcuni importanti collegamenti, aggiornando il piano europeo per una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Unione. La revisione della rete dei corridoi TEN-T, avviata dalla Commissione negli anni 2021/2022 con l’atto COM (2022)380 Final è stata approvata il 24 aprile 2024 e sarà operativa dopo 80 giorni dalla sua pubblicazione sulla GUCE UE. Da sottolineare che nel nuovo disegno strategico la Commissione Europea, tenendo conto delle proposte ed osservazioni degli Stati Membri, ed in particolare de nostro Paese, ha riconosciuto il ruolo e le nuove priorità ai corridoi verso Est e verso il Mediterraneo.
La Commissione Europea ha riconosciuto il ruolo e le nuove priorità ai corridoi verso Est e verso il Mediterraneo
Le novità per l’Italia stanno principalmente nel fatto che sono state rafforzate le proiezioni dei corridoi TEN-T verso il Mediterraneo, i paesi balcanici e verso i paesi dell’Est con riferimento ai seguenti corridoi. Il corridoio Mar Baltico – Mar Adriatico (Baltic – Adriatic Sea) è stato prolungato da Ravenna a Bari-Taranto, consentendo una connessione strategica con il Corridoio “Scandinavia Mediterraneo” (SCAN-MED) a Nord attraverso il nodo di Bologna e a Sud attraverso il nodo di Bari. Da considerare che per superare le discontinuità di quest’ultimo corridoio, a Sud del Nodo primario di Napoli Garibaldi la Commissione ha inserito la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina tra le opere principali da sostenere. Nel corridoio Baltico-Adriatico è stato previsto il completamento della dorsale adriatica con l’inserimento della tratta Ancona-Foggia nella rete di rango Extended Core, sia ferroviaria che stradale. Il corridoio Transbalcanico (Trans Balcanic Corridor) è stato strutturato sui collegamenti Italia-Balcani: Bari, il Pireo, Salonicco, Nis, Belgrado, Zagabria, Trieste. In particolare va sottolineato che il nuovo Corridoio Transbalcanico rappresenta la porta di ingresso ai paesi di preadesione: Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord e Albania, che si integra con i porti e le economie del Adriatico e del Mar Nero. Il corridoio Mediterraneo è stato prolungato dall’asse padano Venezia-Trieste fino a Zagabria-Budapest-Kiev.
Le novità per l’Italia consistono nel rafforzamento dei corridoi TEN-T verso il Mediterraneo, i paesi balcanici e i paesi dell’Est
Per valutare in modo adeguato i risultati positivi del negoziato tra Italia e Ue, occorre premettere che il governo italiano ha sempre espresso la volontà di incorporare nella rete e nei Corridoi europei gli assi considerati strategici nell’ambito del Sistema Nazionale delle Infrastrutture di Trasporto allo scopo di eliminare i gap esistenti. Dal canto suo la Commissione, con le nuove linee guida, ha puntato a modificare profondamente la struttura geografica dei corridoi sia per accelerare il processo di integrazione della rete Ucraina (che prevede le proiezioni dei corridoi del core network – Baltic e North sea Corridor – finalizzate al potenziamento della accessibilità alla rete ferroviaria ed ai porti del mar Nero in Ucraina), sia per realizzare un nuovo corridoio di accesso ai porti del Mediterraneo orientale (Baltic Aegean Sea corridor); e infine, ha proposto un corridoio Balcanico per integrare la Regione con i paesi del Centro Europa. Altre modifiche introdotte nella nuova struttura dei corridoi di particolare rilevanza per l’Italia riguardano: per i porti, l’inclusione di quello di Civitavecchia nella rete europea dei porti Core; per le ferrovie, lo sviluppo delle tecnologie delle linee con standard Alta Velocità-AV da realizzare entro il 2030. Si tratta delle nuove linee Alta Velocità nelle regioni meridionali: Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria oltre all’adeguamento dei sistemi ERTMS per consentire la migliore circolazione treni AV.
Le nuove linee guida puntano a modificare la struttura geografica dei corridoi TEN-T verso la rete Ucraina e i porti del Mediterraneo orientale
Più in generale va sottolineato che l’accoglimento delle proposte italiane conferma l’orientamento della Commissione a favore della “specializzazione” delle linee ferroviarie della rete Core dedicate al traffico passeggeri e merci. Ciò ha consentito di: a) definire due direttrici merci lungo le dorsali costiere e due direttrici passeggeri, una lungo l’asse centrale e una lungo la linea adriatica; b) includere la sezione stradale e ferroviaria Jonica nella rete Comprehensive, anello mancante nell’area a Sud della Calabria. Da aggiungere, inoltre che nel corso del negoziato, sono stata accolte una serie di proposte del governo italiano di tipo tecnico-funzionale per tutte le modalità di trasporto come:
- l’ampliamento della rete Core con interventi per la sicurezza della circolazione stradale “Passante di Mestre” nella rete stradale Core;
- l’inclusione della sezione ferroviaria “Taranto-Brindisi” e delle transfrontaliere ferroviarie “Fossano-Cuneo-Ventimiglia” e “Bressanone (Bolzano)-Villach-Klagenfurt”;
- l’inserimento nella rete Core dei terminali ferroviari/stradali di Fernetti (TS), Santo Stefano di Magra (SP), Segrate (MI) e Agognate (NO);
- l’inserimento nella rete Comprehensive dei terminali ferroviari/stradali di Castelguelfo (PR), Portogruaro (VE), Pordenone, Faenza (RA), Villa Selva (FC), Ortona (CH), Incoronata (FG), la nuova denominazione del terminale di Busto Arsizio-Gallarate (VA).
- Sei nuovi porti (Capri, Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto S. Stefano e Procida), tre aeroporti (Isola D’Elba, Perugia e Rimini).
- Aeroporti: tutti i nodi della rete sono stati conservati, con la sola eccezione dell’esclusione degli scali aeroportuali di Brescia e Forlì.
Infine, va ricordato che la Commissione ha ampliato la rete dei nodi urbani (ad oggi composta da nove nodi urbani principali), con l’inclusione di ulteriori 40 nuclei urbani italiani con oltre 100.000 abitanti o capoluoghi di Regione con caratteristiche demografiche anche inferiori, per garantire una piena coesione territoriale anche attraverso le opportune connessioni ferroviarie/stradali.
L’accoglimento delle proposte italiane conferma l’orientamento della Commissione Europea a favore della “specializzazione” delle linee ferroviarie
L’Istituto Eurispes, con il suo Osservatorio Infrastrutture, Trasporti e Logistica, ha svolto un attento monitoraggio nella fase di revisione dei corridoi europei TEN-T, suggerendo nuove proposte e contribuendo, indirettamente, alla definizione delle nuove linee guida europee. Nel Seminario “Transport and Logistics in the Western Mediterranean” svoltosi il 19 ottobre 2023 presso Confitarma, promosso da Eurispes con la Generalitad de Catalugna ed i centri di ricerca spagnoli IEMed e CETMO, sono state analizzate le prospettive di implementazione del Corridoio Mediterraneo, con il contributo dei rappresentanti delle Regioni tirreniche Liguria, Toscana, Lazio e Campania e degli esperti della Direzione Move dell’Ue, del Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, che adesso fa parte dei porti del core network europeo. Degno di nota il fatto che molti elementi emersi in questa iniziativa italo-spagnola abbiano trovato conferma nei documenti comunitari relativi alla organizzazione dello “Spazio Marittimo Europeo”. Un segnale che la cooperazione internazionale sul tema dei trasporti in àmbito europeo può innescare o precedere percorsi progettuali in grado di incidere sul trasporto di merci e passeggeri, e quindi sull’economia e gli stili di vita.
*Ing. Giampaolo Basoli, componente dell’Osservatorio Eurispes su Infrastrutture, Trasporti e Logistica.