Dipersione scolastica e Dad: il fenomeno nelle scuole della Sardegna

dispersione scolastica

Dispersione scolastica e DaD, quanto sono collegati questi due aspetti nel sistema scolastico costretto a modificare la propria organizzazione a causa della pandemia?  La ricerca realizzata dall’Eurispes nelle scuole della Sardegna ha coinvolto 694 studenti della scuola secondaria di I e II grado.

Lobiettivo dell’indagine sulla dispersione scolastica

L’Obiettivo dell’indagine è stato quello di rilevare la percentuale di alunni che, a causa della pandemia da Covid-19 e delle necessarie misure di contenimento della stessa in àmbito scolastico, hanno smesso di frequentare la scuola nei due anni scolastici appena trascorsi e quanti sono a rischio di dispersione scolastica.
 

I risultati della ricerca dell’Eurispes: la correlazione tra dispersione scolastica e DaD

Interrogati riguardo alla regolarità della propria frequenza scolastica nei periodi di attivazione della DAD, quasi due studenti su 10 hanno visto diminuire la propria presenza alle lezioni, organizzate secondo la nuova modalità online. Soltanto per il 50% del campione le assenze, durante la DaD, sono rimaste invariate rispetto alla frequenza in presenza; il 30% circa dichiara una loro diminuzione, mentre il 21% sostiene siano aumentate. Un più significativo indicatore di drop out è rappresentato dall’interruzione della frequenza scolastica che – nel primo periodo di attivazione della DaD, durante il lockdown – ha interessato almeno uno o più alunni all’interno delle classi frequentate dai ragazzi intervistati: il 36,4% del campione dichiara che almeno uno o due dei propri compagni hanno smesso di frequentare le lezioni online durante la prima ondata della pandemia e il 21,2% indica che sono stati diversi i compagni che hanno sospeso la frequenza nel medesimo periodo. Durante le lezioni in DaD, quasi tre studenti su dieci (26,8%) hanno pensato di abbandonare la scuola: il 12,2% è stato sfiorato da questo pensiero qualche volta, il 10,4% spesso, mentre il 4,2% ha avuto questa tentazione soltanto una volta.

Che cosa ha cambiato la DaD?

A fronte di tutte queste difficoltà, il rendimento scolastico ha subìto una flessione per il 23,8% dei ragazzi, non ha subìto cambiamento per il 39,3%, mentre è addirittura migliorato per il 36,9%. Il rapporto con gli insegnanti non ha subìto contraccolpi nella percezione del 53% degli studenti, si è invece trasformato in senso peggiorativo in ragione della DaD per il 23,8%, mentre il 24,7% ritiene sia migliorato.

Leggi anche

La qualità delle amicizie non è stata intaccata per il 50,3% dei giovani, il 28,8% ritiene invece che la didattica a distanza abbia influito negativamente sulle stesse, mentre il 20,9% ha rilevato un cambiamento positivo. Soprattutto lo stato d’animo è stato interessato negativamente dalla mancanza di interazioni dirette: il 55,3% degli studenti rivela infatti che la mediazione dello schermo ha influito negativamente sul proprio stato psicologico, per il 27,1% dei ragazzi la DaD non è stato un fattore di destabilizzazione né di miglioramento del proprio stato d’animo, mentre il 17,6% ritiene che abbia rappresentato una circostanza positiva. Le relazioni con i familiari hanno avuto ripercussioni negative per il 18% dei ragazzi, non sono cambiate per il 56,1%, mentre sono migliorate per il 25,9%. Sul fronte della salute, i giovani rilevano come la Didattica a distanza abbia rappresentato un elemento negativo nel 33,1% dei casi, non le riconoscono un ruolo capace di spostare il proprio equilibrio nel 47,1% dei casi, mentre ha avuto delle ricadute favorevoli per il 19,8% del campione.

Che cosa pensano gli studenti della Dad

I giudizi espressi dai giovani intervistati riguardo alla propria esperienza scolastica svolta in DaD si distribuiscono in maniera abbastanza equilibrata intorno ai due poli positivo/negativo (46,1% a fronte del 53,9%). Più di due ragazzi su dieci (20,8%) hanno espresso una valutazione decisamente negativa e il 33,1% ha vissuto le lezioni online con un certo disagio.

Alcune considerazioni conclusive

In conclusione, l’indagine fotografa una percezione sostanzialmente negativa della Didattica a distanza da parte dei giovani. Addiritttura può essere un veicolo per l’aumento del fenomeno della dispersione scolastica.

La crisi, sempre nell’ottica della resilienza, può rappresentare un’occasione di riflessione profonda, innanzitutto sulla nostra “cultura scolastica”, sul modo di intendere l’insegnamento, sul ruolo periferico ascritto agli studenti nei processi di apprendimento e sui processi di innovazione necessari alla scuola per entrare definitivamente nel terzo millennio ed allinearsi, quindi, con gli obiettivi che l’Agenda 2030 propone per la formazione di cittadini consapevoli, competenti e responsabili.

 

Ultime notizie
giovani
Società

Una riflessione su giovani, futuro, valori

In Italia i giovani credono in valori quali la democrazia, la salute, il valore del tempo libero, ma non hanno fiducia nelle possibilità di realizzazione che il nostro Paese può offrire loro.
di  RAFFAELLA SASO*
giovani
toscana 2050
Futuro

“Toscana 2050”: un progetto per anticipare il futuro

“Toscana 2050” è il primo progetto multidisciplinare nato per scrivere il futuro con un approccio inclusivo e partecipativo, coinvolgendo tutti gli attori della società, con un’attenzione particolare verso le scuole e i giovani e l’IA come tecnologia chiave di progettazione.
di Elena Vian*
toscana 2050
economia digitale
Tecnologia

Economia digitale, imprese italiane promosse ma c’è un gap nelle competenze

Economia digitale motore della crescita: secondo un recente report OCSE le imprese italiane superano la media OCSE per uso del cloud computing e di Internet of Things, ma al di fuori del contesto aziendale esiste ancora un gap nelle competenze digitali e nella formazione scientifica, ancora più evidente per le donne.
di Mariarosaria Zamboi
economia digitale
porti
Recensioni

I porti italiani hub energetici e di sostenibilità nel saggio di Sergio Prete

I porti italiani hanno un ruolo cruciale nella transizione energetica, per la sostenibilità e lo sviluppo dei traffici di materie prime con il Nordafrica, come spiega il saggio di Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e dell’Autorità Portuale di Taranto.
di Angela Fiore
porti
generazione
Società

I giovani e i loro obiettivi futuri. Rischi, valori e inquietudini di una generazione

La generazione giovane, meglio nota come Generazione Z, manifesta dubbi e timori rispetto ai rischi sociali ed economici che deve affrontare, nella consapevolezza di vivere in una epoca di incertezza e forte cambiamento a livello globale.
di Angela Fiore
generazione
piattaforme
Tecnologia

“Pagati per”: il business delle piattaforme che premiano passioni e attività quotidiane

La tecnologia, con la sua capacità di connettere persone e opportunità, ha dato vita a un nuovo modello economico basato su piattaforme digitali che pagano gli utenti per svolgere attività quotidiane o trasformare passioni in micro-redditi, ridefinendo così la relazione fra tempo libero, passioni e denaro.
di Mariarosaria Zamboi
piattaforme
Franco Ferrarotti
Società

Ricordo di Franco Ferrarotti. Per superare i contrasti proviamo a costruire un nuovo ellenismo

In ricordo di Franco Ferrarotti, padre della Sociologia italiana scomparso recentemente, una intervista che si propone come sintesi di diversi momenti di confronto avuti con lo studioso.
di Massimiliano Cannata
Franco Ferrarotti
donne e intelligenza artificiale
Donne

Donne e Intelligenza Artificiale, il rischio è alimentare il divario di genere

Come influirà sulla vita delle donne l’uso dell’Intelligenza Artificiale? Se lo sono chiesti gli autori del volume “Donne Controcorrente in AI e Innovazione”. Ad oggi, sappiamo che la scarsa rappresentanza femminile nei processi di creazione della IA rischia di perpetuare i pregiudizi di genere.
di redazione
donne e intelligenza artificiale
Intervista

La nostra Costituzione fatta di solidarietà e uguaglianza: intervista al Presidente Giovanni Maria Flick

Il Prof. Giovanni Maria Flick parla delle riforme che riguardano giustizia, premierato, e la recente autonomia differenziata che, se realizzate interamente dal governo attuale, cambieranno il volto della nostra Costituzione, nata sui principi in primis territoriali di solidarietà e uguaglianza.
di Antonio Alizzi
gioco
Gioco

Gioco pubblico contro il gioco illegale: il federalismo normativo non aiuta

Il gioco pubblico è una risorsa per imprese e lavoratori e nel contrasto al gioco illegale, ma la confusione normativa e la ghettizzazione del settore rischiano di non dare valore ai punti vendita generalisti, che da soli generano circa due terzi degli incassi per l’Erario.
di Angelo Caliendo*
gioco