I Tg di lunedì 29 maggio – Terminato il G7, molte testate tornano fin dai titoli ai rapporti tesi tra Stati Uniti e Germania sui temi del clima e sul protezionismo. Ampio spazio di riflessione su Tg5, che vi apre dedica la copertina, e Tg3 che a commento delle “scioccanti” dichiarazioni della Cancelliera Merkel (“non ci possiamo fidare degli Usa”) interpella l’ex premier Prodi, per il quale la “violenza del distacco da e di Trump è inattesa, ma potrebbe resuscitare patriottismo europeo”. Ma l’onda lunga del primo incontro europeo di Trump in qualche misura prende anche Tg2, che forse non casualmente apre sul centenario della nascita di un altro Presidente, J.F. Kennedy, quasi a contrapporre le “sue” aperture alle chiusure di Trump. Minor spazio, ma comunque accettabile attenzione,per l’incontro tra Putin ed il neopresidente francese Macron (titolo Tg1 e TgLa7), che ha visto quest’ultimo criticare il nuovo Zar per le violazione dei diritti umani in Cecenia e per le intromissioni russe nella campagna presidenziale francese. Sembra, insomma, che abbia ragione Prodi: rinascita di un orgoglio europeo?
Dopo giornate di politica latitante in prima serata, l’accordo PD-M5S che segna l’accelerazione sulla legge elettorale, con la scelta di un proporzionale alla tedesca, risulta primo titolo per Tg1, Tg3 e Tg La7, secondo per Tg4 e Tg5. Se in anni passato è stata la nostra economia ad arrancare dietro lo spread e il differenziale tra il costo del nostro debito e quello tedesco, a suscitare tensioni tra le forze politiche è ora un altro elemento “teutonico”: la soglia di sbarramento “tedesca” al 5%, uno scoglio insormontabile per i piccoli partiti, tra cui quello di Alfano. Tg La7 indaga i più vari scenari, dedicando nel complesso tre titoli più il sondaggio agli effetti che questi imminenti accordi potrebbero generare. Per il Tg di Mentana l’ipotesi di elezioni in autunno è così sicura che proporre in un titolo la data più “papabile”, domenica 22 ottobre.
Sempre per la politica, l’annuncio di Gentiloni di un piano quindicennale di investimenti infrastrutturali da 47 miliardi di euro è presente e alto nei titoli dei Tg Rai, ma nel complesso non riscuote grande interessa. Anche la “manovrina” passata in Commissione riceve appena menzione nei servizi (titolo Tg3), e neanche figura sui Tg Mediaset. A tenere banco, su Mediaset e non solo, i nuovi guai di Gianfranco Fini, a cui sono state sequestrate due polizze vita del valore o di 1 milione di euro nell’ambito dell’inchiesta sul riciclaggio di fondi da parte di suoi familiari (titoli anche per La7 e, Tg3.
Per l’economia, le dichiarazioni di Draghi sono alte per Tg2 ed i Tg delle 20, anche se il loro significato reale sarà risultato chiaro solamente agli “addetti”.
Sul tema dell’immigrazione, diverse testate riprendono i numeri degli sbarchi nelle ultime 48 ore, affiancate dalla denuncia di Bruxelles che accusa la maggior parte dei paesi europei di non adempiere ai propri doveri comunitari, lasciandoci la quasi totalità degli oneri dell’accoglienza. Tg3 propone un interessante servizio sulle falle della rete dell’accoglienza, consultando il sindaco di Prato Matteo Biffoni che di spende per l’accoglienza diffusa. Occorre soffermarci sul trattamento offerto da Tg4 ai temi dell’immigrazione. Stasera il Tg di Mario Giordano ha “dato i numeri”, parlando in conduzione di “10 mila arrivi in 48 ore” (sono stati 3.800), di cui “5 mila solo nei giorni del G7”, per “un raddoppio” rispetto all’anno scorso (l’aumento è, in realtà, del +34%). Ma c’è di più: nel giorno in cui il Parlamento Europeo si dimostra solidale al nostro Paese, per Tg4 invece “l’Europa bacchetta NOI per i mancati trasferimenti di minori fuori dall’Italia”. In un mondo in cui le fake news sono rampanti, queste “distrazioni” – che, ci auguriamo, siano state tali, – risultano ancora più gravi, e svilenti nei confronti di un pubblico inevitabilmente confuso e angosciato.