Il mese di luglio ha registrato importanti segnali e decisioni riguardo le prospettive di politica monetaria sulle due sponde dell’Atlantico. Sia la Bce che la Fed hanno fornito elementi di valutazione delle prossime mosse in questo àmbito, sul fronte europeo, e una decisione concreta in casa americana.
Sognare una “Repubblica d'Europa” che ricoscopra valori comuni, scavalchi le demagogie dei nazionalismi, costruisca una nuova realtà politica, economica e culturale: è l'idea proposta nel libro La Repubblica d'Europa (Add Editore). Ne parliamo con Davide Mattiello, coautore del testo.
Un brutto accordo è sempre migliore di un accordo mancato. Vista la situazione a cui è giunta l’Unione, sarebbe opportuno fare uno sforzo per leggere positivamente l’intesa raggiunta al vertice del 2 luglio, che non è poi diversa nel metodo e nel risultato rispetto a quanto fatto in passato.
Secondo l’organismo anticorruzione del Consiglio d’Europa (GRECO), la “percezione” dell’opinione pubblica non è sufficiente per stabilire il livello di corruzione di un paese. L’Eurispes aveva sostenuto la stessa tesi nella ricerca “La corruzione tra realtà e rappresentazione. Ovvero: come si può alterare la reputazione di un Paese”.
Una campagna elettorale con l’Europa in secondo piano con qualche novità: in primis un’attrazione fatale verso le forze politiche sovraniste. Berlusconi “redivivo” doppia le presenze di Zingaretti. Il binomio sicurezza/immigrazione domina la discussione e conquista il 26% dei talk di primetime. È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Tg, che ha monitorato la campagna elettorale delle europee.
Le ultime tornate elettorali hanno visto apparire infatti un nuovo fenomeno: l’interferenza decisiva di Facebook e degli altri social nelle campagne elettorali. Quali sono le conseguenze sul piano democratico?