Se questi sono uomini. Case, scuole, ospedali, depositi di grano, civili inermi, donne abusate, bambini catturati. L’obiettivo non è la conquista di territori ma la distruzione con lo stigma del crimine di guerra. Le atrocità volute da Putin hanno provocato ondate di profughi riversatisi ovunque. Lo scopo è lo sradicamento di un popolo, l’invisibilità della gente
Secondo l'ex magistrato Vincenzo Macrì, nella tripartizione delle funzioni statali dei poteri, in legislativo, esecutivo e giudiziario, quello giudiziario risulta il più debole.
Il tema del riassetto dei poteri è al centro dell’attuale dibattito ed è strettamente collegato con le prospettive di una riforma della giustizia. L'ex magistrato Vincenzo Macrì fa alcune considerazioni partendo da un articolo a firma di Luciano Violante.
La resistenza ucraina deriva da un senso di giustizia e dal rifiuto del sopruso, per questo la tragedia che si consuma in Europa scuote le coscienze e costringe la ragione a confrontarsi con la provocazione della realtà. Nessuno può evitare di fare i conti con il fattore umano: non si può atrofizzare il cuore dell’uomo, annullarne le esigenze vitali.
Con l’invasione dell’Ucraina decisa da Vladimir Putin, la storia dell’uomo solo al potere, per troppo tempo e senza limiti, si sovrappone a quella della Russia, paese grande e potente ma incapace di diventare democrazia. Il martirio che si consuma nel cuore dell’Europa ai danni del popolo ucraino è una chiamata a difesa dei valori di libertà,
Viviamo in un’epoca dove tutto appare complicato, così complicato che molti rinunciano a pensare con la propria testa e si affidano ai luoghi comuni...