La cancel culture, o cultura della cancellazione, non va confusa con la critica dei comportamenti riprovevoli. Questa pratica individua personaggi e avvenimenti ritenuti scorretti ma non promuove la discussione, non invita a imparare dagli errori, preferisce boicottare il presente e rimuovere il passato. Il nuovo lessico si nutre del mito della purezza e vorrebbe riscrivere la storia a piacimento.
Il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il Disegno di legge che conferisce delega al Governo in materia di riforma del processo penale per migliorarne l’efficienza, nonché in materia di giustizia riparativa e per la celere definizione del processo penale. Si riscontrano relazioni con la proposta dell’ex Ministro Bonafede e criticità, soprattutto sulla questione della improcedibilità.
I ballottaggi per i Sindaci hanno confermato l’inesorabile declino della partecipazione popolare alle scelte comuni: la distanza tra cittadini e politica è una lacerazione profonda per la democrazia, che evidenzia la inadeguatezza della politica locale e dei partiti nel fare da tramite tra cittadini e Istituzioni.
Anche durante il ritorno alla normalità, le parole della pandemia dominano il dibattito pubblico e lo stesso conversare privato. Oltre l’apparenza, le scelte esprimono diverse visioni del mondo, e sono decisive per una risposta costruttiva. Le semplificazioni eccessive sostituiscono la riflessione e hanno effetti disgreganti del tessuto sociale
Uno dei più grandi scrittori del XX secolo nonché Premio Nobel, Luigi Pirandello, non sarebbe, forse, mai riuscito ad immaginare una trama così complessa...