La Relazione DIA relativa al primo semestre 2023 è stata resa nota questa mattina. Le mafie emergono come fenomeni sempre più mutevoli che cambiano forme e modalità di azione, adattandosi ai contesti socio-economici. Il traffico di droga resta la fonte maggiore di profitto per i clan, mentre si rileva la presenza di un traffico di armi, anche da guerra.
Il 36% degli italiani denuncia la presenza di baby gang nel proprio territorio, come emerge dal Rapporto Italia 2024. Ma non bisogna confondere realtà e percezione, afferma Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale, che nel corso dell’intervista traccia un quadro del fenomeno criminale minorile nel nostro Paese.
La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Il recente incontro del Laboratorio Europa ha analizzato i temi fondamentali dell’Unione europea su difesa comune, sicurezza, allargamento a Est e ruolo Ue nella Nato, evidenziando la necessità di confronto e condivisione tra realtà associative e culturali, per elaborare proposte da presentare ai Governi europei.
L’Unione europea deve affrontare il problema dell’autonomia della politica estera di sicurezza e difesa europea, e i conseguenti rapporti con la Nato. Tra i nodi fondamentali da sciogliere, la questione del voto a maggioranza qualificata in luogo dell’unanimità, anche in merito a questioni di difesa e sicurezza.
Cybersecurity e aziende italiane, la sicurezza informatica è oramai una necessità che riguarda non solo le grandi imprese ma anche le pmi. Bisogna adottare una strategia di lungo termine integrata e flessibile, e non solo in funzione emergenziale. Un cambio di paradigma culturale prima ancora che tecnico.