I dati raccolti dall’Eurispes nel 2025 nell’indagine sugli italiani e la politica confermano la fiducia degli italiani nella stabilità del Governo Meloni e approvano alcuni provvedimenti come l’imputabilità penale dei minori sotto i 14 anni per reati gravi, il nuovo Codice della strada, la separazione delle carriere per i magistrati.
Sei italiani su dieci sono favorevoli alla separazione delle carriere
Nell’ultimo Rapporto Italia l’Istituto Eurispes ha cercato di sondare l’opinione degli italiani in merito ad una serie di provvedimenti riguardanti i temi più dibattuti in àmbito politico, giuridico ed economico. Ne è emerso che il 55,4% degli italiani è favorevole all’imputabilità penale dei minori sotto i 14 anni per reati gravi, mostrando affinità rispetto al “decreto Caivano” del Governo Meloni (Dl 15 settembre 2023, n. 123) che interviene proprio sulla criminalità minorile con una stretta in merito alla responsabilità giuridica del minore e della famiglia del minore coinvolto. Altro tema caldo degli ultimi mesi, attualmente in attesa di conferma referendaria, è la separazione delle carriere dei magistrati: sei italiani su dieci (59,3%) si esprimono favorevolmente in merito a tale provvedimento, in affinità con il dibattito introdotto dal Governo in carica.
L’imputabilità penale dei minori di 14 anni per reati gravi è vista con favore soprattutto dai cittadini di destra
Considerando l’area politica di appartenenza, l’imputabilità penale dei minori di 14 anni per reati gravi è vista con favore soprattutto dai cittadini di destra (64,5%), mentre la percentuale minore di pareri positivi si esprime tra i rispondenti del Movimento 5 Stelle (46,2%). Favorevoli alla separazione delle carriere dei magistrati i cittadini di destra (71,7%) e centro-destra (71,6%), mentre i più contrari sono i cittadini di sinistra, anche se una quota minoritaria (ma non trascurabile) del 47,5% si dichiara favorevole alla separazione delle carriere. Alcentro-sinistra i favorevoli arrivano al 60%.
Sette italiani su dieci favorevoli alla settimana corta
In merito alla sospensione del servizio pubblico dovuto a scioperi, quando essi coinvolgono trasporti, scuola o la sanità, il 52,1% degli italiani si dichiara contrario, contro il 47,9% dei favorevoli. La settimana lavorativa corta (da 40 a 37,5 ore di lavoro a parità di stipendio), raccoglie opinioni positive da parte del 69% degli italiani. Il salario minimo, già adottato da numerosi paesi europei tra cui la Spagna, trova favorevole la maggioranza dei rispondenti (65,7%). Favorevole al reddito minimo (assegnato a tutti i cittadini in stato di bisogno, anche non lavoratori, che può in qualche misura ricordare il Reddito di cittadinanza) il 60,8% degli italiani.
Si dichiarano favorevoli alla settimana lavorativa corta i cittadini di sinistra, che si confermano i più aperti anche in merito al salario minimo
Approvano la sospensione del servizio pubblico per sciopero soprattutto a sinistra (59,5%), mentre a destra si registra la percentuale più bassa di opinioni favorevoli (34,1%). Si dichiarano favorevoli alla settimana lavorativa corta i cittadini di centro-sinistra (70,3%) e sinistra (76,8%), che si confermano i più aperti a tali nuove istanze anche in merito al salario minimo (78% di favorevoli). Favorevoli alla settimana lavorativa corta anche il 72,4% dei rispondenti che non si riconoscono in nessun partito. Settimana lavorativa corta e salario minimo piacciono meno, invece, agli elettori del centro-destra, che esprimono in merito ai due provvedimenti, rispettivamente, il 54,7% e il 45,7% dei consensi, ovvero le percentuali più basse. Il reddito minimo per tutti i cittadini in stato di bisogno raccoglie opinioni positive soprattutto a sinistra (75,4%), mentre i cittadini di centro-destra fanno registrare la percentuale più bassa di opinioni favorevoli (41,2%).
Il nuovo Codice della strada: 77% di italiani favorevole all’introduzione di sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza
In merito al nuovo Codice della strada, entrato in vigore alla fine del 2024, è stato chiesto agli italiani di esprimere la propria opinione rispetto ad alcuni provvedimenti. Una larga maggioranza di italiani (76,9%) è favorevole all’introduzione di sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti, così come per l’utilizzo del cellulare alla guida (74%). Il 67,2% dei cittadini è favorevole alla regolamentazione introdotta per i monopattini, che hanno obbligo di assicurazione, codice identificativo e uso del casco. Infine, una maggioranza di italiani (68,6%) sostiene l’introduzione di regole più restrittive per i neopatentati.

