Da oltre un secolo la Guardia di finanza, nata nel 1774 con compiti di vigilanza e difesa militare al confine alpestre, interviene con la propria componente di specialità alpina in azioni di soccorso. La possibilità di utilizzo, a partire dal 1958, del mezzo aereo, in particolare dell’elicottero, ha consentito di ridurre drasticamente i tempi di intervento e, al contempo, di aumentare le possibilità di salvataggio in condizioni estreme. A partire dagli anni Novanta, il Soccorso Alpino della Guardia di finanza ha ulteriormente ampliato il proprio raggio d’azione, integrando la composizione delle squadre specializzate nella ricerca di dispersi in valanga.
Tecniche di sci, arrampicata su roccia e ghiaccio, utilizzo degli strumenti per il soccorso: l’addestramento dei militari specializzati
La delicatezza dei compiti di soccorso in montagna richiede un’elevata formazione di base unita ad un costante aggiornamento professionale. Il personale reclutato viene avviato alla frequenza di un corso addestrativo, della durata complessiva di un anno, caratterizzato dalla formazione di base e tecnico-professionale e da una formazione specialistica di “Tecnico di Soccorso Alpino (TSA)”. L’addestramento è incentrato su esercitazioni pratiche come le tecniche di sci, di arrampicata su roccia e ghiaccio, utilizzo degli strumenti per il soccorso, nivologia, autosoccorso e ricerca in valanga. Il Soccorso Alpino può contare sull’ausilio della flotta aerea e, in particolare, degli elicotteri AW 139 ed AW 169, velivoli di ultima generazione che consentono di effettuare missioni di ricerca, soccorso, recupero e trasporto in montagna.
Il Soccorso Alpino è organizzato su 29 Stazioni dislocate sull’intero arco alpino, in Toscana, Gran Sasso, Sardegna, Lazio, Campania, Calabria e sull’Etna
Il Soccorso Alpino della Guardia di finanza è attualmente organizzato su 29 Stazioni dislocate sull’intero arco alpino, in Toscana, sul Gran Sasso, in Sardegna, nel Lazio, in Campania, in Calabria e sull’Etna. Il personale del S.A.G.F. è uno strumento d’intervento in via prioritaria, nell’ambito del soccorso in media e alta montagna e in ambiente impervio; collabora inoltre con altri Organismi di Protezione Civile e di soccorso alpino, in occasione di emergenze civili o di calamità naturali. In sintesi, le attività dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di finanza possono svilupparsi nei seguenti ambiti di intervento: soccorso in ambiente montano; ricerca e salvataggio; contrasto alle attività illecite e controllo economico del territorio nelle aree montane; vigilanza delle frontiere; monitoraggio ambientale; gestione delle emergenze come valanghe, frane o eventi meteorologici estremi; formazione e sicurezza.
L’impegno del Soccorso Alpino della Guardia di finanza: 7.197 interventi di soccorso, salvataggio di 7.217 persone in difficoltà
L’opera effettuata dal Corpo nel particolare contesto montano ha consentito l’esecuzione, solo nell’ultimo triennio (2022- 2024), di 7.197 interventi di soccorso, il salvataggio di 7.217 persone in difficoltà e il recupero di 685 salme di escursionisti vittime di incidenti. Il Soccorso Alpino, inoltre, dal 2023 opera con successo presso la stazione di ricerca “Dirigibile Italia”, situata nell’arcipelago delle isole Svalbard, in Norvegia.

