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Italiani e politica: un rapporto contraddittorio tra timori e bisogno di sicurezza

di
redazione

Il rapporto tra gli italiani e la politica è complesso e per alcuni aspetti anche contraddittorio. Secondo l’indagine dell’Eurispes (2025), gli italiani esprimono preoccupazioni riguardo a una possibile nuova crisi economica globale, ai conflitti in corso e agli eventi climatici estremi. Nonostante ciò, molti ripongono fiducia nella stabilità del Governo Meloni e apprezzano provvedimenti come l’imputabilità penale dei minori sotto i 14 anni per reati gravi, il nuovo Codice della strada, e la separazione delle carriere per i magistrati. Tuttavia, il contesto economico globale e i conflitti vicini all’Europa alimentano sfiducia e timore per il futuro.

L’Italia nel contesto internazionale: un ruolo incerto

Nel contesto internazionale, il 43,7% degli italiani percepisce il nostro Paese come uno Stato marginale, influenzato dalle politiche di Stati Uniti e Unione europea. Altri, il 39,6%, pensano che l’Italia abbia una certa autonomia, mentre solo il 16,7% ritiene che sia uno Stato completamente indipendente nelle sue decisioni. Quando si tratta di identità, il 43,2% dei cittadini si considera principalmente un cittadino italiano, mentre solo il 22% si sente europeo. Le differenze generazionali sono evidenti: gli over 64 si riconoscono più nella cittadinanza italiana, mentre i giovani tra i 25 e i 34 anni si sentono più europei, avendo vissuto l’ascesa dell’Unione europea.

I timori degli italiani

Le paure degli italiani sono amplificate dal contesto globale: il 46,1% teme lo scoppio di una Terza Guerra Mondiale e il 45% una nuova pandemia. La crisi economica globale è una preoccupazione per il 67,6% degli italiani, mentre il 69,5% teme eventi climatici estremi. Anche la possibilità di un attacco terroristico o l’estensione dei conflitti sul territorio nazionale generano ansia.

Italiani allineati con alcuni provvedimenti del Governo

Per quanto riguarda la politica, gli italiani esprimono opinioni diverse sui provvedimenti del Governo Meloni. Il 55,4% approva l’imputabilità penale dei minori sotto i 14 anni per reati gravi, mentre il 59,3% è favorevole alla separazione delle carriere dei magistrati. La settimana lavorativa ridotta e il salario minimo ricevono un ampio supporto, con il 69% e il 65,7% di favorevoli, rispettivamente. Il reddito minimo trova consenso nel 60,8% dei rispondenti.

Gli italiani e le scelte della politica: il nuovo Codice della strada

Il nuovo Codice della strada, entrato in vigore alla fine del 2024, ha visto il supporto del 76,9% degli italiani per sanzioni più severe contro la guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti. Anche l’uso del cellulare alla guida è stato oggetto di nuove regolamentazioni, appoggiate dal 74% dei cittadini. Il 67,2% dei rispondenti è favorevole alle nuove regole per i monopattini, mentre il 68,6% sostiene norme più restrittive per i neopatentati.

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