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Legalizzazione droghe leggere, il 58% degli italiani dice no, dato più basso dal 2019

di
redazione

Nelle indagini realizzate per il Rapporto Italia 2025, L’Eurispes ha chiesto agli italiani di esprimersi su due questioni fortemente dibattute, sia all’interno dell’opinione pubblica che in campo politico: la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere (hashish e marjuana) e della prostituzione. Rispetto al primo quesito, nel 2025 meno di un italiano su due si dichiara favorevole (42%), il dato più basso registrato dal 2019. Per quanto concerne la legalizzazione della prostituzione, nel 2025 il 48,2% dei cittadini si dichiara a favore. Il maggior numero di consensi si è registrato nel 2020, con il 50,5% degli italiani a favore. I dati rivelano una progressiva chiusura su questo tema rispetto al recente passato, quando il tema della riapertura delle “case chiuse” incontrava il favore di una fetta di popolazione ben più ampia: il 57,7% nel 2016 e ben il 65,5% nel 2015.

Il tema della legalizzazione della prostituzione chiama in causa una serie di considerazioni di natura economica, legate alla imponibilità fiscale dei redditi derivanti

Al di là delle implicazioni etiche e morali, il tema della legalizzazione della prostituzione chiama in causa anche tutta un’altra serie di considerazioni di natura economica, legate alla conseguente imponibilità fiscale dei redditi derivanti dalla prostituzione quale attività lavorativa legalmente riconosciuta. Una notizia rilevante, a tale proposito, è la recente attribuzione di un codice Ateco (sistema di classificazione utilizzato per identificare in modo univoco, a fini fiscali, le attività economiche delle imprese e dei liberi professionisti) alla prostituzione e alle attività di escort, relativo ai “Servizi di incontro ed eventi simili” da parte dell’Istat (in vigore dal 1º gennaio e utilizzabile dal 1º aprile 2025). Una parte del mondo della politica, contraria alla codificazione di attività che potrebbero configurare ipotesi di reato in atti ufficiali come la classificazione Istat (nonostante i chiarimenti forniti dall’Istituto), ha reagito annunciando interrogazioni parlamentari sulla questione.

La legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione sono opzioni maggiormente accettate dalle fasce più giovani della popolazione

In generale, la legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione sono opzioni maggiormente accettate dalle fasce più giovani della popolazione. Il 68,9% dei 18-24enni è a favore della legalizzazione delle droghe leggere e il 68,3% della prostituzione. In maniera progressiva e col crescere dell’età, la percentuale diminuisce: tra gli over 65 solo il 23,3% è a favore della legalizzazione delle droghe leggere e il 33,5% a favore della legalizzazione della prostituzione. Per area politica, la legalizzazione delle droghe leggere raccoglie il maggior numero di consensi da parte dei cittadini vicini alla sinistra (52,2%), mentre le posizioni più conservatrici provengono dagli elettori della destra (solo il 27,2% a favore). La legalizzazione della prostituzione raccoglie il maggiore consenso da parte dei cittadini sostenitori del centro (60%), mentre tra quelli della destra i pareri favorevoli si fermano al 35,8%.

La legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione, sollevano interrogativi complessi concernenti le libertà individuali e la dignità umana

Sulla legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione i laureati si esprimono a favore in percentuali simili: nel 56,6% dei casi per il primo quesito e nel 56,8% dei casi per il secondo. La percentuale dei favorevoli decresce al decrescere del grado di scolarizzazione, ma in generale la legalizzazione della prostituzione è considerata maggiormente accettabile rispetto a quella delle droghe leggere, in particolare tra chi possiede soltanto la licenza elementare o tra chi non possiede alcun titolo di studio: si dichiara a favore della prima ipotesi soltanto il 14,8% degli intervistati a fronte del 33,3% rispetto alla seconda ipotesi. La legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione sollevano interrogativi complessi concernenti i diritti civili, le libertà individuali e la dignità umana. L’approfondimento scientifico di questi temi richiede un’analisi articolata che tenga conto della pluralità di prospettive morali, culturali e normative, nonché del ruolo delle Istituzioni nella regolamentazione di scelte eticamente sensibili.

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