In Europa i governi sono sempre più protesi e ricettivi verso l’ampliamento dei diritti civili e di libertà individuali ancora esclusive o del tutto assenti dagli ordinamenti legislativi. Sulle unioni civili la Grecia ultimamente ha fatto un passo storico: è il primo paese a maggioranza ortodossa a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. A dispetto della forte opposizione della Chiesa e delle forze conservatrici, il paese si è allineato sugli standard di altri paesi europei. Anche in Germania il Legislatore ha segnato un passo storico rispetto alla legalizzazione delle droghe leggere, dando il via libera alla legalizzazione della cannabis. In Italia è ancora in corso sull’opportunità o meno di approvare questi provvedimenti. L’Eurispes, nel corso della stesura del Rapporto Italia 2023, ha proposto una indagine proprio in merito al tema dei diritti civili, delle libertà individuali. Agli italiani è stato chiesto di esprimere la propria opinione rispetto alla legalizzazione delle droghe leggere, al tema delle unioni civili e del matrimonio tra coppie dello stesso sesso, alle identità di genere.
Il 60% degli italiani a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso
La tutela giuridica alle coppie di fatto indipendentemente dal sesso vede favorevole il 64,1% degli italiani e in particolare il 73,4% di quanti hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Questo orientamento viene considerato favorevolmente dal 72% di chi possiede una laurea o un master e, con uno stacco di quasi il 30%, soltanto dal 42,6% tra chi ha la licenza elementare. Per quanto riguarda il matrimonio tra persone dello stesso sesso, nel 2023 si assiste ad un leggero decremento dei favorevoli (59,2%), ma negli anni precedenti si è passati dal 50,9% degli italiani a favore (2019) al 61,3% (2022). La possibilità di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso trova maggiore consenso tra i più giovani. Decisa la chiusura tra coloro che abitano nelle Isole con un dato inferiore anche di 20 punti rispetto alle altre aree geografiche considerate (47,6%). Rispetto al cambiamento di sesso tramite autodichiarazione, anche senza certificazione medica, l’opinione pubblica esprime chiusura: meno di 4 italiani su 10 sono d’accordo (38,1%). Il 49,7% dei 18-24enni si dichiara invece a favore. Sul riconoscimento delle identità di genere che non si rispecchiano nel maschile e nel femminile, sembra esserci invece maggiore consenso, anche se raggiunge in ogni caso meno della metà del campione (48,9%). Anche in questo caso sono i più giovani a denotare maggiore apertura: il 63,9% dei 18-24enni, mentre dai dati emerge come tale questione sia piuttosto lontana dalla sensibilità delle persone più mature: solo il 48,1% dei 45-64enni e il 37,9% degli over 64 si dicono favorevoli.
Legalizzazione delle droghe leggere, i giovanissimi esprimono il più alto grado di accordo
Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere, meno della metà degli italiani si dichiara a favore (47,9%), dopo che nel 2022, per la prima volta nella serie storica analizzata, si era superata la soglia del 50% tra i favorevoli (52,3%). Sul tema della legalizzazione delle droghe leggere, sono i giovanissimi ad esprimere il più alto grado di accordo: 62,7% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni, mentre per le altre fasce il consenso decresce proporzionalmente all’aumentare dell’età: si dichiara d’accordo il 54,3% dei 25-34enni, il 53,1% dei 35-44enni, il 50,8% dei 45-64enni e soltanto il 33,3% degli over 64. Nell’indagine del 2023 si dichiara a favore della legalizzazione della prostituzione il 45,7% dei cittadini, a fronte del 49,1% nel 2022. I dati rivelano un andamento altalenante da parte dell’opinione pubblica ed una progressiva chiusura su questo tema rispetto al recente passato.