Eutanasia, testamento biologico, adozioni per single, maternità surrogata: sono molti i temi etici che nel nostro Paese ritornano periodicamente nell’agenda politica, sollevando accesi confronti tra i partiti e nell’opinione pubblica. Temi etici di grande attualità e rilevanza, che anche all’interno degli stessi partiti o schieramenti politici accendono dibattiti e creano divisioni tra favorevoli o contrari, come accaduto recentemente in Veneto. L’Eurispes conduce da diversi anni un’indagine finalizzata a rilevare l’opinione degli italiani su argomenti di primaria importanza, legati a temi etici legati a salute, diritti civili, cambiamenti sociali, adozioni. All’interno del Rapporto Italia 2023, l’Eurispes ha proposto una riflessione sui temi etici legati a eutanasia, testamento biologico, unioni civili, adozioni, fecondazione assistita e temi affini.
Eutanasia e testamento biologico, la maggioranza degli italiani dice sì ma calano le percentuali
Il 2023 è stato l’anno con la maggior perdita di consenso per la pratica dell’eutanasia (67,9%), dopo la netta ripresa dei favorevoli registrata nel 2022 (74,9%). L’80,9% dei 25-34enni si esprime a favore dell’eutanasia, mentre tra gli over 64 la percentuale precipita al 55,3%. Il maggior numero di pareri a favore proviene dal Nord-Ovest, dal Sud e dal Nord-Est (rispettivamente, 74,9%, 72,6% e 71,4%), mentre le Isole fanno registrare il dato più basso (47,1%). Il 73,8% dei laureati si dichiara a favore di tale pratica, a fronte del 61,3% di coloro che possiedono la licenza media. Così come l’eutanasia, il testamento biologico (disciplinato dalla legge 219/2017) rappresenta un tema controverso. Secondo i dati raccolti dall’Eurispes, nel 2023 le persone favorevoli rappresentano il 68,8%, uno dei dati più bassi registrati negli ultimi anni, seppur vicino a quello dell’anno precedente: nel 2022 i favorevoli erano infatti il 69,3%, mentre negli anni precedenti le percentuali si attestavano al 71,5% e al 73,8%, rispettivamente, nel 2021 e nel 2020. Sul testamento biologico si esprime a favore il 74,3% dei laureati, mentre condivide la medesima opinione soltanto il 57,4% di chi possiede la licenza elementare o non ha conseguito alcun titolo di formazione primaria. Rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito, con l’ausilio di un medico per porre fine alla propria vita, i dati rivelano ancora un certo grado di resistenza. Nel 2023, gli italiani a favore rappresentano il 50%, in aumento rispetto a tutti gli anni precedenti: erano il 41,9% nel 2022; il 42,4% nel 2021; il 45,4% nel 2020 e soltanto il 39,4% nel 2019. Il maggior numero di consensi si registra tra i 25-34enni (58,1%), mentre la fascia di popolazione oltre i 65 anni si esprime a favore nel 45,6% dei casi.
Fecondazione eterologa e maternità surrogata, temi etici ancora fortemente dibattuti
Il 58% degli italiani si dichiara a favore della fecondazione eterologa (fecondazione in vitro attraverso l’utilizzo di ovociti, gameti e spermatozoi di donatori estranei alla coppia, in caso di sterilità di uno dei partner), in aumento rispetto al 2022 (56,9%) e con una percentuale vicina a quella rilevata nel 2021 (57,5%). Poco meno di 4 italiani su 10 si dichiarano a favore della maternità surrogata (39,5%). Il dato appare in lieve aumento rispetto al 2022, quando solo il 36,5% del campione ha espresso opinione favorevole, ma in flessione rispetto al 2020 (40,2%). Per quanto riguarda il tema delle adozioni, più della metà degli italiani si dichiara d’accordo (56,3%) con l’adozione di bambini anche per i single. La possibilità di adozione per le coppie omosessuali è benvista dal 50,4% del campione (nel 2019 erano il 31,1%). La possibilità di adottare bambini da parte dei single è lontana dall’essere pienamente accettata, ma incontra comunque maggiore favore rispetto alla possibilità di adozione da parte delle coppie omosessuali.