La diffusione dei reati informatici
Quasi 3 italiani su 10 sono rimasti vittime di truffe informatiche (27,2%). Questo quanto emerge dall’ultima rilevazione dell’Eurispes contenuta nel Rapporto Italia 2022. Il secondo reato informatico più diffuso è l’inganno da falsa identità (15,3%), segue il furto di identità (13,2%). L’11,5% ha dovuto fronteggiare il cyberstalking, ossia lo stalking attraverso la Rete. Nel 5,8% dei casi il reato subito è stato il revenge porn: la diffusione, senza consenso, di foto o video intimi, tramite social o piattaforme digitali, con l’intento di denigrare la persona ritratta.
I giovani sono i più esposti al crimine online
I giovanissimi 18-24enni sono coloro i quali rimangono più spesso vittima di cyber stalking (17,6%) e di revenge porn (10,9%), rispetto alle altre categorie. Per quanto riguarda le truffe informatiche, sono soprattutto i 25-34enni ad avere avuto esperienze di questo genere (34,1%), seguiti a breve distanza dai 18-24enni (32,7%) e dai 35-44enni (31,2%). Il furto d’identità e l’inganno d’identità colpiscono maggiormente ancora una volta i più giovani (circa il 20% in entrambi i casi).
Reati informatici: le aree più a rischio
L’osservazione dei risultati in base all’area geografica di residenza degli intervistati ha rivelato come le truffe informatiche siano particolarmente diffuse nel Nord-Est: il 43,2% di chi abita in quella zona dichiara di esserne rimasto vittima. L’inganno da falsa identità è un reato diffuso soprattutto al Nord-Ovest (19,4%) e molto meno al Centro (7,9%). Il cyberstalking coinvolge maggiormente gli abitanti del Nord-Est (17,8%), mentre è decisamente meno diffuso al Centro (5,2%). Il revenge porn, infine, sembra essere un fenomeno più presente nel Nord-Est (10,8%) e nel Sud (6,6%) rispetto alle altre aree del Paese.