Quante volte vi siete chiesti: quando finirà? E quante volte vi siete sentiti rispondere: quando arriverà un vaccino. Ora sembra che stia per arrivare davvero. Ma quando, direte sempre voi. E qui l’affare si complica. Angela Merkel lo ha promesso sotto l’albero per medici, operatori e categorie fragili di ogni Land tedesco.Negli Stati Uniti finalmente avviata la “Trump-Sizione” – passate il gioco di parole (Ndr) – la Pfizer sta per inondare di fiale l’America e, dopo, il resto del mondo.E poi Moderna e AstraZeneca, che sta facendo nuovi test di conferma. Ma anche altre aziende, almeno otto.Il timing dell’arrivo sul mercato, verosimilmente, fine gennaio 2021. C’è comunque bisogno di tanti per vaccinare sette miliardi di persone, ammesso che basti una sola puntura.
E l’Italia? Ecco la domanda rischia-tutto.
Il Piano Vaccinale è pronto; il super Commissario Arcuri sta comprando milioni di dosi e di aghi. In allestimento le strutture per la somministrazione in aeroporti, palestre, cinema, come consiglia la Professoressa Capua.Tutto bello, tutto a posto? Magari! In agguato, pronti a cogliere ritardi e défaillance, i negazionisti della sicurezza delle vaccinazioni. Sembra essere tornati a due anni fa, nel pieno fulgore della ribalta mediatica per i “No vax” di morbillo e scarlattina, che tenevano i figli a casa piuttosto che portare il certificato.
Quei tempi, oggi, sembrano lontani secoli. Il Covid ha chiuso molte scuole e si entra solo dopo tamponi e sierologici. Ecco l’importanza del vaccino che dovrà garantire l’istruzione, la sanità dei lavoratori e far ripartire la socialità e l’economia. Gli scienziati daranno via libera solo a vaccini sicuri, tanto da rendere inutile il dibattito sulla loro obbligatorietà. Chi teme per la democrazia metta i princìpi di libertà e salute sui due piatti della bilancia e cerchi l’equilibrio.
Le discese ardite e le risalite sugli sci, con i cenoni di Natale e Capodanno, possono attendere.
C’è la luce, oltre la siepe.