Nell’ambito del focus de L’Eurispes.it sulla riforma della Rai, pubblichiamo i testi dei vincitori del concorso Una nuova carta di Identità per la Rai, premiati il 24 settembre dal Presidente della Repubblica Mattarella. Il concorso, avviato nel 2012, è stato patrocinato dalla European Broadcasting Union e organizzato da Articolo 21 in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Negli ultimi 3 anni sono stati realizzati incontri in cinquanta istituti scolastici (scuole primarie, medie e licei) ed università presenti su tutto il territorio nazionale. L’obbiettivo era proporre una “carta di identità della Rai” i cui principi, espressi nella forma di brevi articoli, potrebbero indirizzare le riflessioni sulla riforma della governance e della mission del Servizio Pubblico italiano. Una nuova carta di identità per la Rai risulta finora l’unica iniziativa promossa dalla società civile ad aver avviato un dibattuto sul ruolo ed i doveri del Servizio Pubblico.
I testi che seguono sono stati votati da una giuria di 25 personalità legate al mondo della cultura e della comunicazione, tra cui il nobel Dario Fo, il giurista Roberto Zaccaria, il linguista Tullio De Mauro, Renzo Arbore e il senatore Sergio Zavoli in qualità di presidente di giuria. Gli articoli che hanno ricevuto più voti, e che qui di seguito riportiamo, sono stati proposti dagli studenti del Liceo Classico Dante Alighieri di Roma e dell’Istituto Comprensivo san Francesco di Palmi in provincia di Reggio Calabria.
Articolo del Liceo Classico Dante Alighieri:
La Rai promuove la cittadinanza consapevole, la capacità il giudizio e la coscienza critica. Ispira la sua programmazione ai valori della Carta Costituzionale nella consapevolezza che non c’è libertà senza pluralismo, non c’è democrazia senza conoscenza della realtà, delle procedure e dei meccanismi di decisione dei poteri pubblici e privati.
Si distingue dai media commerciali per creatività, intelligenza e buon gusto e si rivolge, nell’intrattenimento e nell’informazione, non a passivi consumatori ma cittadini attivi. L’Italia è un’azienda pubblica e indipendente dai partiti e dal governo. E dal momento che non esiste indipendenza editoriale senza indipendenza economica, è finanziata con risorse pubbliche e certe. La pubblicità è funzionale solo al miglioramento della qualità dei programmi. Quale agenzia di intermediale la Rai affronta le sfide future mediante un corretto utilizzo delle innovazioni tecnologiche e delle piattaforme digitali.
Articolo Istituto Comprensivo san Francesco di Palmi:
RAI: RICOMINCIAMO AD ASCOLTARE E ALLIETARE I BAMBINI
Noi bambini della scuola “San Francesco di Palmi”
chiediamo alla RAI che qualcosa cambi.
Vorremmo un canale tutto per noi bambini,
dai più grandi, ai più piccini!
Con musica e programmi interessanti
e anche documentari motivanti;
programmi fantasiosi
e film non troppo paurosi!
Ci piacerebbe avere un telegiornale,
un occhio sul mondo
che ci aiuti a comprenderlo fino in fondo,
senza troppo dramma o dolore,
ma con un tocco di sensibilità e tanto amore.
A riconoscimento della validità dell’iniziativa va segnalato l’intervento non previsto del Presidente della Repubblica che ha ricevuto le scolaresche risultate vincitrici ribadendo l’esigenza di un Servizio Pubblico che stimoli e coltivi lo spirito critico delle più giovani generazioni, cresciute in un’epoca di pace rispetto alla sua, e rafforzi il dibattito democratico. Di seguito il video del discorso del Presidente Mattarella.