Il fenomeno emergente degli eSports: attività sportive o ludiche?

Gli eSports, acronimo di electronic sports, sono gli sport elettronici che presentano una forma di competizione e che si giocano tramite l’utilizzo di un computer o una consolle.

Si gioca a livello amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, attraverso l’organizzazione di tornei sia online che dal vivo.

I tornei live sono organizzati come qualunque altro evento sportivo, con arbitri e commentatori specializzati, mentre le fasi di qualifica si tengono spesso tramite piattaforme online.

Attenzione, però, a considerare tali eventi come delle semplici riunioni tra pochi fedelissimi addetti ai lavori; la realtà è ben diversa: si tratta, in molti casi, di competizioni in tutto e per tutto simili ai più noti eventi sportivi mondiali, con la presenza di un pubblico pagante paragonabile alle partite di champions league, Super Bowl o NBA.

I numeri in termini di ricavi generati dagli eSports sono da brividi: nel 2015 i ricavi globali hanno superato 250 milioni di dollari e 205 milioni di persone. Nel 2016 il business è praticamente raddoppiato (fonte: gioconews.it). Il settore genera entrate che si prevede saranno prossime a un miliardo di dollari americani entro il 2018 (fonte: Bird Equity Research Center), con un pubblico mondiale di quasi 500 milioni di spettatori.

Questo fenomeno emergente, che muove diversi interessi in gioco e moltissimo denaro (pensate soltanto al segmento del betting), è al centro di una diatriba internazionale che si può sintetizzare con una semplice domanda:

gli eSports sono veri e propri sport oppure devono essere relegati ad un’attività meramente ludica?

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), al termine di un vertice tenutosi proprio di recente a Losanna, ha sostenuto per la prima volta che gli eSports “possono essere considerati delle discipline agonistiche vere e proprie”.

Secondo il CIO “gli eSports competitivi possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali. Gli eSports sono in forte crescita, in particolare fra i giovani dei vari paesi, e ciò può essere la piattaforma per un coinvolgimento nel movimento olimpico”.

Il CIO ha comunque precisato che, per essere riconosciuti come sport olimpici, dovranno essere rispettati i requisiti necessari, come: (i) la diffusione su scala mondiale con presenza significativa in ciascuno dei 5 continenti; (ii) l’equa presenza di uomini e donne; (iii) il rispetto dei valori olimpici, con l’esistenza di un’organizzazione che garantisca il rispetto delle norme e delle regole del Movimento olimpico (anti-doping, scommesse, manipolazione, ecc.).

Gli eSports saranno sport dimostrativo ai Giochi Asiatici in Indonesia 2018 e saranno una disciplina a pieno titolo nei Giochi Asiatici del 2022 in Cina.

In merito alla presenza alle Olimpiadi avevano discusso gli organizzatori di Parigi 2024 prima ancora dell’assegnazione ufficiale di questa edizione dei Giochi, poi effettivamente assegnati alla capitale francese.

Di tutt’altro avviso la posizione del CONI che, divulgando le discipline ufficialmente riconosciute dal CONI stesso, tra cui figurano, tra le altre, la dama e gli scacchi, non fa alcun cenno agli sport elettronici.

Anzi, in una recentissima intervista rilasciata nel corso di una nota trasmissione televisiva, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha dichiarato laconicamente: “si sta parlando da qualche tempo della possibilità di inserire gli eSports nei giochi olimpici. Reputo la cosa alla stregua di una barzeletta, gli sport olimpici sono un’altra cosa”.

Senza voler entrare nel merito della diatriba che coinvolge le autorità politiche di più paesi a livello internazionale, in ordine all’opportunità di considerare gli eSports alla stregua degli sport tradizionali, è compito di un istituto di ricerca, come Eurispes, analizzare scientificamente un fenomeno sociale, politico ed economico, quale è senza dubbio quello degli sport elettronici, senza farsi condizionare dalle sensazioni “di pancia”, troppo spesso frutto di atteggiamenti conservatori più che di ragionamenti tecnici.

Certamente siamo di fronte ad un fenomeno culturale che si è già diffuso su scala mondiale, senza che il legislatore abbia posto le basi per la necessaria regolamentazione del settore.

L’Osservatorio Eurispes Italia in Gioco sta monitorando attentamente il settore degli eSports, mettendo la propria esperienza al servizio degli operatori del settore, del legislatore (nazionale ed internazionale) e delle Istituzioni, anche al fine di rispondere con cognizione di causa alla domanda: gli eSports sono veri e propri sport oppure devono essere relegati ad un’attività meramente ludica? Esiste un tertium genus?

 (*) Direttori ” Italia in Gioco”, Osservatorio su Giochi, Legalità e Patologie di Eurispes

eSports

 

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata