Verso il G7 su lavoro e occupazione: tre proposte proposte operative

Lavoro e occupazione, nuove politiche in discussione al G7

Il prossimo vertice G7 su lavoro e occupazione, in programma dal 11 al 13 settembre 2024 a Cagliari, costituisce indubbiamente una grande opportunità per definire nuove politiche, rendere più funzionali le strutture esistenti adattandole alle esigenze della presente fase di transizione e ai nuovi scenari del futuro, individuare elementi di sicurezza per una popolazione di occupati e disoccupati che sta vivendo condizioni di grande incertezza. e precarietà.     

Per tre giorni a Cagliari, oltre ai Ministri del lavoro e dell’occupazione dei sette Stati che compongono il G7, coordinati dal Ministro italiano Marina Calderone, parteciperanno ai lavori anche i rappresentanti sia delle maggiori istituzioni pubbliche che operano nel settore, come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la Commissione europea, l’OCSE, sia del mondo economico e sociale: imprese, sindacati, società civile. Le tre sessioni avranno per oggetto lo sviluppo e un uso umano-centrico dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro; la organizzazione di mercati del lavoro resilienti in società che invecchiano; la promozione di competenze reattive, flessibili e inclusive e la promozione di politiche e sistemi finalizzati ad assicurare un apprendimento permanente.

Si tratta di temi–chiave per la organizzazione di un mercato del lavoro realmente efficiente e in grado di rispondere alle sfide dei cambiamenti in atto nelle dinamiche dello sviluppo: temi che sono stati affrontati nell’incontro annuale della Rete Europea sui Mercati del Lavoro Regionali – ENRLMM che si è riunita a Lugano in Svizzera dal 4 al 6 settembre 2024. Una Rete che opera regolarmente dal 2007, è coordinata dall’Istituto IWAK dell’Università di Francoforte (Germania), è costituita da circa 400 membri, accademici, operatori delle società di servizio, rappresentanti degli Osservatori e Servizi Pubblici dell’Impiego (SPI) di tutta Europa; l’Eurispes è membro fondatore ed ha la presidenza del Comitato Scientifico.

Ebbene, nel recente incontro annuale di Lugano, la Rete Europea con Eurispes hanno elaborato delle indicazioni che sono qui presentate come contributo al ruolo che la presidenza italiana svolgerà nel prossimo vertice G7 sul lavoro, a Cagliari.

Il contributo di ENRLMM ed EURISPES: tre proposte per il vertice G7 su Lavoro e Occupazione

1 – Fare sistema e ampliare le competenze dei Servizi Pubblici del Lavoro (SPI)

Nell’attuale complessa fase di transizione verde e digitale, al fine di garantire transizioni positive nel lavoro e nella realtà sociale, sarebbe opportuno sostituire la parola “servizi” con la parola “sistema” per indicare la necessità di coinvolgere nel processo di modernizzazione tutte le strutture che operano direttamente o indirettamente nel settore. Di fronte alle rapide e profonde trasformazioni del mercato del lavoro, i compiti degli SPI non potranno più essere quelli tradizionali. Da qui la utilità di recuperare una proposta già presente nella strategia Sviluppo Europa 2020 e far riferimento a un “Sistema Pubblico per l’Impiego” piuttosto che a un “Servizio Pubblico per l’Impiego”; ciò aiuterebbe a superare la separazione tra le diverse strutture istituzionali a servizio del lavoro che esiste negli specifici contesti nazionali. Nello stesso tempo, queste parole esprimono l’idea che la governance dei mercati del lavoro non è conseguibile da parte di un singolo Ministero o agenzia del lavoro, ma per mezzo della organizzazione di reti. Sarebbe inoltre opportuno estendere le competenze degli SPI in modo da farne uno strumento di accesso non soltanto al mercato del lavoro ma anche ai servizi sociali per l’intreccio delle problematiche che attengono il complesso della forza lavoro, in particolare i giovani. Applicare a questa rafforzata molteplice funzione degli indicatori di performance per valutarne l’efficacia, degli strumenti per migliorare il sistema di incentivazione e le strategie in materia di comunicazione.

2 – Potenziare il ruolo degli Osservatori del mercato del lavoro

L’uso dei dati statistici storici non può limitarsi all’esame e valutazione delle situazioni correnti, ma deve essere proiettato nella previsione delle tendenze future; il monitoraggio deve estendersi alla programmazione delle politiche, gli indicatori da utilizzare nelle valutazioni delle performance di funzionamento delle strutture non possono essere soltanto degli indicatori descrittivi ma indicatori di programmazione di un processo, per favorire il continuo miglioramento dell’intero sistema. In sostanza, la funzione di raccolta delle informazioni ha valore nella misura in cui tali informazioni si traducono in conoscenza e questa, a sua volta, viene correttamente comunicata ai responsabili delle decisioni per le azioni conseguenti di “correzione delle imperfezioni del mercato”. In questo modo, gli Osservatori sono coinvolti nella attività di programmazione.

3 – La sfida della definizione dei possibili scenari futuri

Le attività di monitoraggio, effettuate dai servizi pubblici del lavoro, spesso anche in collaborazione con il mondo accademico, dovrebbero misurarsi con soltanto con la lettura e interpretazione delle tendenze in atto nei mercati del lavoro, ma ampliarsi anche alla individuazione delle possibili prospettive (forecast) e, inoltre anche agli scenari auspicati (foresight). È l’impegno con cui le Nazioni Unite stanno affrontando la sfida della definizione dei termini del cosiddetto “Patto per il Futuro” (assemblea mondiale ONU in programma il 22-23 settembre 2024); una sfida che vale anche per gli Stati del G7.

*Marco Ricceri, Segretario generale dell’Eurispes.

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Allegato: ENRLMM Documento Strategico (A –B) clicca qui

 

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