Collassologia: come prevedere i traumi che possono mettere ko il pianeta

I suoi detrattori l’hanno definita la “branca dei teorici della fine del mondo” ma la “collassologia” è una disciplina che si basa su dati scientifici e il suo approccio è rigoroso e non lascia spazio a suggestioni e congetture. Certo, in questi giorni di ripresa dei contagi da Coronavirus, fa un certo effetto affrontare questo argomento che ha le sue ragioni e argomentazioni più che valide. Ma iniziamo subito col definire il perimetro della collassologia, campo di ricerca scientifica interdisciplinare volto all’analisi e alla sintesi di dati e cifre sulla attuale complessità della situazione globale; una corrente di pensiero, in pratica, che studia i rischi di un possibile crollo della civiltà industriale e delle sue ripercussioni sulla società, analizzando le possibili reazioni e la gestione eventuale dinnanzi ad eventi di grande portata.

Una cosa è sicura: si fa sempre più spazio l’idea che eventi catastrofici di varia natura, oggi più che mai, possano stravolgere gli assetti politici ed economico-sociali del pianeta, con conseguenze che si cerca di prevedere e di scongiurare. Di questo si occupa la collassologia, e il suo testo di riferimento è Un’altra fine del mondo è possibile di Pablo Servigne, Raphael Stevens e Gauthier Chapelle (Ed. Treccani). Gli Autori partono dalla consapevolezza che è superata l’idea di un futuro imperturbabile, che procede in avanti come una linea retta. Problemi a carattere planetario possono rivelarsi in tutta la loro forza ogni giorno: cambiamenti climatici, drastica riduzione della biodiversità, flussi migratori, guerre nucleari, riscaldamento del pianeta. Il volume, tra l’altro, tratta gli aspetti psicologici relativi all’esperienza di possibili eventi catastrofici di fronte ai quali le reazioni possono essere molteplici: vi è chi nega anche la possibilità che possano accadere, chi si mobilita, chi ha paura, chi ignora la tangibilità di molti elementi che disegnano e che anticipano simili scenari.

Va anche detto che sono in pochi a credere alla possibilità di un singolo evento come causa di un collasso generale e invece c’è il convincimento che possano inanellarsi serie di eventi catastrofici quali incidenti industriali, pandemie, uragani, siccità, inquinamenti, in un contesto di cambiamenti progressivi e destabilizzanti. Una sorta di “tempesta perfetta” che potrebbe avere effetti nefasti, soprattutto se si considera la scarsa capacità di leggere e interpretare i segnali che provengono da vari settori. Un altro concetto che viene spiegato è quello di “collassosofia”, relativo ad un approccio etico, spirituale e metafisico dinnanzi a questi eventi e che induce ad un radicale cambiamento di coscienza e di comportamento rispetto alla complessità in cui siamo immersi e di cui spesso non comprendiamo la vastità e le interconnessioni.

Ciò che si intende studiare è la ricerca della compatibilità tra le tipologie di sviluppo possibili e le forme di sopravvivenza collegate. Il testo in questione affronta peraltro il tema di come posizionarsi rispetto ai cambiamenti, per affrontarli con la testa e con il cuore, rimanendo in sintonia con il tempo in cui si vive, ben sapendo che un nuovo paradigma è possibile e che richiede anche un modo diverso di essere e di vivere la propria epoca. Fanno da sfondo alle tesi della collassologia il concetto, nefasto, di superamento dei limiti e la convinzione che l’uomo sia per molti versi l’artefice di un degrado dovuto a comportamenti che non rispettano la Natura e l’ambiente con particolare riferimento all’inquinamento, al riscaldamento climatico, al generale impoverimento delle risorse. E gli Autori tengono a precisare, per dare forza alle ricerche condotte che «l’impostazione interdisciplinare degli studi sul collasso della nostra civiltà industriale, e di quello che potrà succedere, si fonda su due modelli cognitivi, che sono la ragione e l’intuizione, e su attività scientifiche riconosciute», perlustrando àmbiti come la termodinamica, l’antropologia e la sociologia del collasso, l’economia, lo studio dei rischi sistemici, l’analisi delle disuguaglianze sociali. L’impressione che si trae è che dalla collassologia possano provenire spunti di riflessione interessanti e utili, capaci di offrire un quadro di insieme sullo stato dell’arte del pianeta, con suggerimenti su nuovi e più virtuosi comportamenti, al di là di visioni apocalittiche, nella considerazione che, bene o male, ci troviamo, al netto di sostanziali differenze, tutti sulla stessa barca e che per non affondare occorre mantenere l’equilibrio e, preferibilmente, avere una rotta sicura. 

Ultime notizie
diritto dell'automotive
Recensioni

Il diritto dell’automotive, diritto e tecnologia nell’era della mobilità sostenibile

Il diritto dell’automotive è una disciplina che coinvolge professionisti con percorsi formativi diversi con lo scopo di risolvere tutte le questioni giuridiche e tecniche e nate dall’emergere di una mobilità sempre più sostenibile, automatizzata, connessa e condivisa.
di Benedetta Cosmi*
diritto dell'automotive
noleggio
Diritto

Sharing mobility e disciplina legale, muoversi in un mondo che cambia

Noleggio a lungo termine e car sharing hanno cambiato profondamente il mondo della mobilità. Anche la normativa, e chi ha il compito di garantirne il rispetto, devono adeguarsi a queste nuove istanze, laddove le norme tradizionali tendono ad identificare proprietario e utilizzatore della vettura in un soggetto unico.
di Enrico Al Mureden*
noleggio
nuovo ordine globale
Rapporti

Il nuovo ordine globale, un dibattito aperto sul mondo di oggi

La presentazione del libro “Il nuovo ordine globale” a cura di Marco Ricceri, ospitata presso la sede di Sioi, ha offerto un’opportunità di dibattito sulla geopolitica odierna e sulle organizzazioni multilaterali che la regolano, tra studiosi ed esperti, tra cui l’On. Tremonti, prof. Giovanni Barbieri, prof. Riccardo Sessa.
di redazione
nuovo ordine globale
BRICS
Internazionale

BRICS e Unione europea, alternativi e competitivi: intervista alla prof.ssa Lucia Scaffardi

I BRICS sono al centro dell’intervista alla prof.ssa Lucia Scaffardi e della recente collaborazione tra Università di Parma e Istituto Eurispes, Laboratorio sui BRICS. Nel dialogo con la prof.ssa Scaffardi emergono diversità e parallelismi tra NATO e Unione europea da un lato, e BRICS dall’altro, come blocchi contrapposti nella geopolitica attuale.
di Susanna Fara
BRICS
continuità territoriale
Infrastrutture

La discontinuità territoriale della Sardegna

Continuità territoriale, in Sardegna manca ancora una soluzione definitiva, soprattutto per lo scalo di Alghero disertato dalle compagnie aeree nei bandi proposti dalla Regione. In estate la situazione precaria dei collegamenti è peggiorata dal traffico turistico, mentre la continuità vige solo da e per Milano e Roma.
di giuseppe pulina
continuità territoriale
violenza di genere
Donne

Violenza di genere, i dati degli ultimi sei mesi della Polizia Criminale

Violenza di genere, i dati del Servizio Analisi Criminale della Polizia Criminale documentano un trend in crescita dal 2021 al 2023, ma i dati degli ultimi sei mesi evidenziano una flessione rispetto allo stesso periodo del 2023, soprattutto per i reati spia e gli omicidi volontari.
di redazione
violenza di genere
work life balance
Parità

Work life balance, c’è ancora un gap di genere da colmare

Il work life balance, ovvero l’equilibrio tra vita privata e professionale, riguarda anche la parità di genere, soprattutto in merito al caregiving, che troppo spesso ancora ricade principalmente sulle donne. Adnkronos evidenzia inoltre che il 66% degli utenti si dichiara insoddisfatto del proprio life work balance, e che questo incide nella scelta dell’impiego.
di redazione
work life balance
mediterraneo
Sostenibilità

Giornata internazionale del Mediterraneo, un ecosistema da difendere da plastica e sfruttamento

La Giornata internazionale del Mediterraneo è stata dedicata al dibattito sul nostro mare, un ecosistema che va difeso dallo sfruttamento intensivo della pesca e dalle plastiche. Un incontro presso la Camera dei Deputati organizzato da Fondazione Aqua ha visto numerosi studiosi esprimersi in merito al fragile equilibrio di questa risorsa fondamentale.
di redazione
mediterraneo
Uricchio ANVUR
Intervista

Antonio Uricchio, Presidente ANVUR: la valutazione come strumento per migliorare la qualità di ricerca e didattica

Antonio Uricchio, Presidente di ANVUR interviene nel merito delle critiche mosse verso una eccessiva burocratizzazione delle Università italiane, affermando la valutazione delle stesse come importante strumento per migliorare la qualità della ricerca e della didattica attraverso la raccolta di dati, documenti e informazioni.
di Mario Caligiuri*
Uricchio ANVUR
Corridoi TEN-T
Infrastrutture

Segnali positivi nella nuova strategia dei corridoi europei dei trasporti TEN-T

Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento sui Corridoi TEN-T. Il testo ha l’obiettivo di completare alcuni importanti collegamenti, aggiornando il piano europeo per una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Unione.
di Giampaolo Basoli*
Corridoi TEN-T