La comunicazione strategica dei BRICS: un mito o una realtà?

 

Noi siamo abituati a usare il termine “comunicazione strategica” per descrivere uno degli strumenti essenziali dello sviluppo nazionale ma sembra anche opportuno utilizzarlo, in una certa misura, quando si analizza la politica dei diversi blocchi, alleanze e associazioni. I BRICS non fanno eccezione. Il gruppo dei cinque paesi, che si distinguono per le loro grandi economie e un’influenza significativa sugli affari regionali e globali, hanno una loro comunicazione strategica che si sta rafforzando. Questa comunicazione strategica dei BRICS è la proiezione di alcuni fondamentali valori, interessi e obiettivi comuni nella coscienza dell’opinione pubblica sia nazionale che estera, attraverso diverse forme di iniziative sociali e con il supporto di una comunicazione di tipo professionale. In altre parole, la comunicazione strategica è una sincronizzazione di atti, parole e immagini con le iniziative ritenute di primaria importanza. E ‘chiaro che tale sincronizzazione attualmente si sta sempre più affermando nei paesi BRICS riflettendo le dinamiche delle simbiosi tra vecchio e nuovo che si sono affermate nei singoli stati nazionali, in relazione sia alle esigenze locali, sia alle forme e metodi adottati per influenzare l’opinione pubblica.

Le nazioni che partecipano alla piattaforma BRICS sviluppano le loro relazioni bilaterali sulla base della non interferenza, uguaglianza e mutuo vantaggio (win-win). Il gruppo non è in grado di trasmettere messaggi comuni in tutti gli ambiti di reciproco interesse, perché non è né un singolo stato, né un blocco militare con un leader riconosciuto e, praticamente, con un unico punto di vista. Ma in un periodo di crescenti tensioni globali, i   BRICS producono degli atti, parole e immagini di collaborazione pacifica tra cinque paesi con differenti radici di civiltà. Si può vedere uno spirito di rispetto e di apprendimento tra pari, pur avendo ciascun membro dei modelli di sviluppo abbastanza diversi tra loro.

Il loro messaggio alle altre nazioni ha riguardato inizialmente la sfera economica. L’obiettivo principale del primo vertice del BRICS nel 2009 riguardava la valutazione della situazione economica mondiale e le misure per superare la crisi globale. Nel corso degli anni, l’ordine del giorno degli incontri dei BRICS è stato ampliato notevolmente fino a comprendere diversi temi globali di primaria importanza: dal terrorismo internazionale ai cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare ed energetica.

Adesso, secondo il ministero degli Esteri russo, la trasformazione dell’assemblea BRICS tra Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa in “un meccanismo su vasta scala di interazione strategica su questioni chiave della politica e dell’ economia globale” per la presidenza russa di questa organizzazione è diventata una “priorità assoluta” che dovrebbe realizzarsi presto a partire dal vertice nella città russa di Ufa. L’obiettivo principale è quello di promuovere la Nuova Banca di Sviluppo (NDB) ed un paniere di monete di riserva del gruppo, nonché di definire una condivisa Strategia di Cooperazione Economica dei paesi BRICS, fino al 2020. Secondo il segretario (rapporti economici) Sujata Mehta dal Ministero degli Affari Esteri dell’India, la NDB costituirà un ‘”alternativa” a istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale che sono nati dalla conferenza di Bretton Woods del 1944.

Lo sviluppo globale inevitabilmente e sempre più velocemente ci sta portando in una realtà radicalmente nuova con maggiori rischi, ma allo stesso tempo con grandi opportunità. E certo è necessario evitare una nuova epoca di rivalità imperialista, come prima della guerra mondiale, tra la cerchia più ampia degli stati potenti (che è del tutto possibile, ovviamente). Una vera alternativa è quella di trovare delle nuove soluzioni basate sui principi democratici e nell’interesse dell’ umanità. Questo è un messaggio strategico per qualsiasi organizzazione che pretenda di esercitare una influenza globale senza causare guerre globali per conseguirla: tale messaggio costituisce una prova di maturità per qualsiasi gruppo internazionale o associazione, siano i BRICS o l’Unione europea o altro ancora.

Anche nuove modalità di comunicazione strategica sono in corso di sviluppo da parte dei BRICS. L’incontro del Forum della Società Civile dei BRICS (Civic Forum), avvenuto a Mosca, tra il 29 giugno e il 1 ° luglio, è stato un evento del tutto nuovo nella storia del gruppo. Tale Forum mira a garantire un dialogo tra i rappresentanti della società civile, non solo dei paesi membri dei BRICS, ma anche dei paesi ospiti. I capi delle delegazioni al Forum hanno sottolineato che le società civili dei paesi BRICS sono fondamentalmente differenti ma che queste differenze aiuteranno a promuovere lo sviluppo comune.

Naturalmente è facile notare alcuni paradossi e carenze nella comunicazione strategica degli stati BRICS. Per esempio, la Russia e la Cina stanno promuovendo rapidamente le loro relazioni in diversi ambiti, ma gli scambi culturali sono piuttosto limitati fino ad ora. Per essere un partner strategico della Russia, la Cina ha una piccolissima presenza nelle tv russe o nel mercato della narrativa.

I paesi BRICS occupano il 30% del territorio globale. Essi ospitano il 45% della popolazione del mondo. Negli ultimi 15 anni, i BRICS hanno aumentato di tre volte la loro quota del PIL mondiale. In termini di potere di acquisto, in questo momento la loro quota è pari a circa il 30% del PIL del mondo. Il loro contributo alla crescita economica mondiale negli ultimi dieci anni ha raggiunto il 50%, il che rende questo gruppo di stati la potenza leader nello sviluppo economico globale. Questi ed altri dati simili sono sempre più diffusi e acquisiti dalla mentalità delle persone perché rappresentano una realtà oggettiva. Gli atti e le tendenze oggettive sono adesso incentivati dai servizi di informazione dei BRICS in modo sempre più globale ed efficace ed anche … dai titanici sforzi che l’Occidente sta compiendo, con analisi e una comunicazione di lungo periodo per conseguire i profitti sui mercati emergenti (anche il termine “BRIC” è stato coniato nel 2001 dall’allora presidente di Goldman Sachs Asset Management, Jim O’Neill). Ma anche altri paesi, naturalmente, hanno i loro obiettivi e interessi che non coincidono necessariamente con gli interessi degli stati BRICS. Inoltre, è rara la presenza delle tematiche affrontate dai BRICS anche sui principali media degli stessi membri del gruppo (tranne che in occasione dei vertici) e questo non è un buon fattore per facilitare la comprensione reciproca e l’ avvicinamento tra paesi piuttosto diversi.

Un nuovo livello di coordinamento della comunicazione strategica dei paesi BRICS si basa essenzialmente sulla comprensione pragmatica delle loro grandi differenze … come strumento per raggiungere alcuni obiettivi comuni di lungo periodo.
La comunicazione strategica dei BRICS si può trasformare da mito a realtà solo con i fatti e solo in questo modo potrà avere un futuro. Per aspera ad astra

Evgeny-Pashentsev

*Evgeny Pashentsev, è professore della Università Statale Lomonosov di Mosca, Direttore del Centro Internazionale di Studi e Consulenza Politica e Sociale, di Mosca. Fondatore e Co-coordinatore, con Eurispes, della Rete Internazionale Europa-Russia per la Gestione della Comunicazione (EU-RU-CM – EU-RUSSIA Communication Management). Membro del Consiglio di consulenza del giornale spagnolo Comunicar

 

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