HomeSicurezzaMinacce asimmetriche: la soluzione "d'intelligence" della Russia

Minacce asimmetriche: la soluzione “d’intelligence” della Russia

di
Gavino Raoul Piras

Il 3 aprile 2016 il Presidente Putin ha annunciato l’Istituzione della Guardia Nazionale russa. In primo luogo, diamo un’occhiata a forze e unità che saranno raggruppate nella Guardia Nazionale:

  • truppe del ministero dell’Interno (circa 170.000 effettivi in forza al Direttorato Sicurezza, acquisizione di informazioni di carattere Human Intelligence – HUMINT);

  • personale del Ministero delle Situazioni di emergenza (personale della Protezione Civile russa, specializzati in Psycological Operations – PSYOPS);

  • il servizio di polizia federale OMON (circa 40.000 effettivi, specializzati nei servizi di ordine pubblico in cui è incorporato un Gruppo PSYOPS);

  • forze di reazione rapida (SOBR, circa 5.000 effettivi, specializzati nell’Anti Terrorismo);

  • Centro di Classificazione Speciale delle Forze di Reazione Operativa ed Aviazione del Ministero degli Interni, tra cui le unità delle forze speciali Zubr, Rys‘ e Jastreb (circa 700 Operativi, molti dei quali Paracadutisti).

Quindi si parla di una forza totale di circa 250.000 effettivi che probabilmente raggiungeranno prossimamente i 300.000. Saranno infatti accorpati il Servizio Federale della Migrazione (FMS) e, soprattutto, il Servizio Federale Antidroga (FSKN), un servizio che vanta la presenza di Ufficiali di collegamento presso diverse sedi Diplomatiche.
Questo consolidamento è importante perché, in pratica, lega tutta l’élite delle forze di sicurezza interna della Federazione Russa, con l’eccezione del Servizio d’Intelligence interna (Servizio Federale di Sicurezza – FSB), per il quale si è in procinto di varare un Decreto presidenziale ad hoc per la compartecipazione del flusso info-operativo.
Ciò che colpisce è il novero delle “competenze” assegnate alla nuova Guardia Nazionale, ovvero:

  1. tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza;

  2. operazioni antiterrorismo;

  3. operazioni contro i gruppi estremisti;

  4. difesa territoriale della Federazione Russa;

  5. protezione delle principali strutture e cariche speciali statali;

  6. protezione su base contrattuale della proprietà dei cittadini e delle organizzazioni approvate dal governo russo;

  7. assistenza alla “Divisione truppe di confine” del Servizio Federale di Sicurezza (FSB) nel proteggere i confini di Stato della Federazione Russa;

  8. ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza in materia di traffico di armi;

  9. ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza in materia di traffico di droga in genere;

  10. protezione sociale e giuridica dei militari della Guardia Nazionale Russa.

L’elenco è impressionante. Conferma che l’ampio spettro delle azioni operative di sicurezza interna sarà affidato alla Guardia Nazionale. Per gli addetti ai lavori non ha sorpreso il nome della persona che il Presidente Putin ha nominato come nuovo Capo della Guardia Nazionale: il Generale Viktor Zolotov, a Capo del Servizio Federale di Protezione del Presidente della Repubblica (FSO), formatosi nelle Spetsnaz dell’Intelligence militare russa (GRU).
Così Putin prende il controllo personale e diretto di ciò che considera i massimi compiti prioritari nell’affrontare le principali minacce alla sicurezza della Russia. Parliamo esattamente delle capacità di cui l’Unione Europea ha bisogno e che mancano totalmente:

  1. capacità di chiudere le frontiere dal flusso di rifugiati;

  2. capacità di filtrare un grande flusso di rifugiati;

  3. capacità di affrontare grandi conflittualità interne;

  4. capacità di affrontare una qualsiasi minaccia asimmetrica, anche su larga scala;

  5. possibilità di centralizzare l’Intelligence sulle minacce interne;

  6. capacità d’imporre lo stato di emergenza su un’intera regione;

  7. capacità di gestire qualsiasi insurrezione, anche con ingerenza estera;

  8. capacità di cercare ed inibire gruppi estremisti e terroristici;

  9. capacità d’interdire i flussi di armi e droga utilizzati per finanziare attività sovversive e, soprattutto, capacità di fare tutto questo senza ricorrere alle Forze Armate.

Ciò dimostra che i russi hanno tratto importanti lezioni su organizzazione ed operazioni delle guerre in Cecenia e che si preparano a difendere la Russia dalle minacce provenienti da Ovest (Ucraina) e da Sud (SIIL), così da dare più ampio respiro alle Forze Armate già impegnate in missioni all’estero.
La popolarità di Putin vanta ancora un alto consenso, proteggendolo molto di più di qualsiasi forza in generis o grande alleato. Inoltre, la protezione di Putin rimarrà compito istituzionale del succitato FSO e di uno specifico Ufficio dell’FSB.
La creazione della Guardia Nazionale – Putin ne assumerà la Presidenza il 7 maggio p.v. mentre Zolotov da Generale diverrà Ministro alle sue dirette dipendenze – è un’eccellente risposta che darà alla Russia i mezzi per difendersi contro le più probabili minacce al territorio e alla popolazione nel prossimo futuro, valutando che secondo i maggiori analisti d’Intelligence internazionali la Russia ha un potenziale di 1.200-1.500 foreign fighters, molti dei quali in Cecenia.

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