Il lato oscuro della Rete: il Deep Web

Se gli internauti stanno aumentando ogni giorno e scoprono i vantaggi offerti da questa nuova dimensione, solo pochi sono davvero consapevoli dei rischi alla sicurezza che corrono. Ogni dispositivo connesso ad Internet è, infatti, una potenziale vulnerabilità. La tendenza, d’altro canto, sarà come detto quella di connettere tutto ciò che sia possibile ad Internet, dalle automobili al frigorifero, dal pacemaker agli occhiali da vista. I componenti e quindi i dispositivi stessi dell’Internet delle Cose, proprio perché pensati all’interconnessione spinta, non sono in genere progettati per garantire una sicurezza molto solida: questa carenza endemica è una minaccia per la privacy degli utenti. L’Internet delle Cose può offrire immensi vantaggi come anche pericolose nuove minacce alla sicurezza.

Ma nel mondo del cyberspazio, già di per sé impalpabile e talvolta sfuggente, esiste una ulteriore dimensione nascosta, che è stata definita Deep Web. Il Web pubblico comunemente noto si riferisce alla porzione del World Wide Web che può essere indicizzato dai motori di ricerca.

Con le sue oltre otto milioni di pagine Internet, il Web pubblico tratta però soltanto il 4% dei dati disponibili in tutto il mondo, una percentuale che è incredibilmente bassa. Per l’utente medio, è inconcepibile l’idea che Google e Facebook rappresentino solo una frazione piccolissima del mare di dati archiviati nei moderni server. Questa dicotomia è però una realtà.

Di contro, il 96% delle informazioni disponibili sono contenute nel Deep Web.

La maggior parte delle informazioni sono contenute in database all’interno del Deep Web e non sono indicizzate dai motori di ricerca. Queste informazioni sono raggiungibili solo attraverso ricerche effettuate una volta che ci si è collegati al sito web specifico contenente il database in questione. Il problema è che, per accedere al sito web non indicizzato, l’utente deve conoscere a priori il nome esatto dell’url del sito e copiarlo direttamente sulla barra indirizzi del proprio browser (e, in questi casi, gli indirizzi sono sequenze senza senso di lettere dell’alfabeto).

Per navigare nel Deep Web non è sufficiente usare i browser tipici degli utenti comuni, bensì è indispensabile usare browser che garantiscono la navigazione anonima quale è TOR. Questa scelta è obbligatoria sia per motivi tecnici (con TOR è possibile navigare all’interno del Deep Web) sia per motivi di privacy: per navigare nel Deep Web, dove si trova di tutto, è meglio farlo nascondendo il proprio indirizzo IP, per i motivi più disparati.

Una volta collegatosi al sito, l’utente potrà effettuare la ricerca dei database presenti mediante il campo ricerca presente nel sito stesso. Considerato il numero enorme di siti del Deep Web, è davvero impresa ardua scoprire quale sito contiene informazioni per un determinato argomento di interesse. Il Deep Web è un Universo sotterraneo e in mobilità, dove i siti nascono e spariscono nel giro di poco tempo, o cambiano semplicemente nome rendendo ancora più ardua la loro ricerca.

Si tratta di una mole di materiale immensa, e dentro c’è di tutto: da siti per il commercio di armi o droghe, a documenti accademici e governativi. Ci sono siti che permettono di ottenere passaporti falsi, altri dove è possibile scrivere messaggi che si autocancellano dopo essere stati “visitati” e quindi letti per una volta sola. Ci sono i codici che permettono, attraverso le stampanti 3D, di “stampare” vere e proprie pistole assemblabili, le cui parti smontate risultano apparentemente innocui pezzi di plastica. Nel 2014, il dipendente di una università giapponese è stato arrestato e poi condannato a due anni di prigione per aver realizzato armi da fuoco di plastica, ma capaci di sparare pallottole vere, stampandole appunto con una stampante 3D. Sembra che si tratti della prima persona al mondo ad aver subìto una condanna al carcere per aver realizzato un’arma in questa maniera.

La moneta corrente del Deep Web è quella virtuale, il Bitcoin, che viene impiegata per acquistare di tutto, persino per noleggiare un hacker.

Il Deep Web è una vera e propria giungla, tanto affascinante quanto pericolosa. È importante quindi operare analisi di Cyber Intelligence all’interno di tale ambiente, prevedendo la raccolta di dati per monitorare target, predire possibili attacchi oppure prevenire possibili leak di informazioni.

 

Ultime notizie
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata
Fisco

La Riforma della riscossione, nuovi criteri per decongestionare i debiti non riscuotibili

La recente Riforma fiscale introduce il “discarico automatico” dei ruoli dopo 5 anni dall’affidamento. Lo scopo principale del provvedimento è risolvere il problema all’accumulo dei debiti fiscali in mancanza di cancellazione delle posizioni non più riscuotibili.
di giovambattista palumbo
insularità
Intervista

Insularità, cruciale la sentenza della Corte costituzionale: intervista al Prof. Gaetano Armao

A un anno dall’introduzione nell’art. 119 del principio di insularità, tracciamo un bilancio sui risultati e sulle lacune nell’intervista al Prof. Gaetano Armao. Sarà cruciale la prossima sentenza della Corte costituzionale rispetto a risorse e provvedimenti finora inefficaci e insufficienti.
di redazione
insularità
ecoturismo
Turismo

Ecoturismo, una rivoluzione verde per valorizzare i territori

L’ecoturismo è un approccio all’industria del turismo capace di mettere al centro la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori sui quali opera. In Italia, il 60% dei viaggiatori già pianifica viaggi rispettosi dell’ambiente, per l’82% è un’opportunità di sviluppo.
di Riccardo Agostini
ecoturismo
Intervista

Idrogeno verde e la svolta sostenibile in Europa: intervista al Prof. Luigi Campanella

L’idrogeno verde è la base sulla quale costruire una solida politica di sostenibilità ambientale in Europa come emerge dall’intervista al prof. Luigi Campanella, chimico e ordinario di Chimica dell’Ambiente dei Beni Culturali. Ma in Italia bisogna fare di più per supportare imprese e start up.
di Antonio Alizzi
kafka
Cultura

Cento anni ben portati di Franz Kafka

A cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka, una riflessione sul valore della sua opera che trascende i confini temporali della sua epoca, proponendosi come terribilmente contemporaneo nella volontà di comprendere e annullarsi dei suoi personaggi divenuti iconici.
di giuseppe pulina
kafka
donne
Donne

Giornata internazionale della donna: il punto sulla violenza di genere in Italia

Donne e violenza di genere, il Servizio Analisi Criminale delle Forze di polizia fa il punto sulla situazione in Italia per reati spia e reati da Codice Rosso. Nel 2023 sono state 120 le vittime donne, 64 omicidi sono avvenuti per mano di partner o ex partner.
di redazione
donne