Verso una Europa sempre più unita, non solo economicamente

Unione

La realtà fa emergere ora più di prima la necessità di strutturare una politica estera e di difesa comune in Europa: le guerre odierne e il ruolo molto sfumato dell’Unione dovrebbero spingere i componenti a scegliere questa strada, al fine di supportare particolarmente e rendere fattuale l’identità dell’Unione medesima. La necessaria chiarezza sui principi primi etico-politici dell’Ue hanno bisogno di essere affermati dall’espletamento di un ruolo importante e ben definito nello scacchiere internazionale, pena il rischio di essere completamente schiacciati dalla nuova politica di blocchi che si sta determinando nel mondo. Il valore sostanziale di condivisione, solidarietà e progresso dell’Unione non può divenire ulteriormente il famoso “vaso di coccio tra tanti vasi di ferro” di manzoniana memoria. Non possiamo dimenticare le nostre radici storico-politiche né le motivazioni fondative dell’Unione: tutto questo però deve essere continuamente declinato secondo le esigenze che nel tempo si sono andate modificando. Il richiamo necessario alla neutralità e alla non belligeranza non può essere scambiato per passività ed inconsistenza difensiva. La necessità di una vera politica estera e conseguentemente difensiva debbono fare da solida sponda ai valori espressi dai fondatori.

Serve un ruolo definito nello scacchiere internazionale, pena il rischio di essere schiacciati dalla politica di blocchi che si sta determinando

Sono molteplici le scommesse, o meglio le sfide, cui l’uomo contemporaneo deve far fronte e rispetto ai quali gli stati sembrano essere carenti. In tale contesto, non si può abdicare né al ruolo di responsabilità individuale né tantomeno a quello collettivo, ma la forza della condivisione diventa la necessaria strada da percorrere per affrontare queste sfide e l’unico strumento per non lasciare di fatto indietro nessuno. Questo, anche se ci saranno tempi diversi e modalità differenziate per gestire la coesione di fronte alla necessità di risolvere problematiche complesse e vissute in maniera difforme dai diversi popoli. A tal fine è assolutamente sostenibile la necessità di superare la logica dell’unanimismo, in quanto divenuta nel tempo una visione strumentalmente idealizzata, per andare verso una determinazione a maggioranza qualificata che implichi l’esercizio di una vera e sostanziale responsabilità.

In relazione alla già citata esistenza di complessi problemi interni degli stati dell’Unione ed esterni in rapporto alla Nato, sono le trattative politiche che possono e debbono trovare soluzioni, individuando i concreti aggiustamenti e compromessi. Ciò non può identificarsi come una fuga dal problema, ma come un percorso necessario per realizzare una politica europea comune e condivisa. Il valore della politica si realizza proprio nella gestione di questo percorso in cui saranno integrati momenti complessi, articolazioni organizzative e necessarie mediazioni per concretizzare l’azione che la realtà odierna e le esigenze future stanno richiedendo.

Non potrà più esistere una definizione esclusivamente economica dell’Unione

Non siamo all’anno zero, ma possiamo partire dal nucleo degli stati fondatori, i quali hanno già aderito da tempo alle diverse finalità dell’Unione di ordine economico monetario e di “competenze rafforzate”, oltre ad aver da sempre condiviso i valori fondativi dell’Unione. Altri Stati da considerare sono quelli con rilevante entità demografiche e quelli che hanno concordato tra loro, per affinità di competenze, azioni comuni. La cooperazione rafforzata potrà essere inizialmente lo strumento per giungere a una vera e propria decisione costituzionale e organizzativa, che potrà definire il percorso metodologico e temporale all’interno del quale potranno essere raggiunti i necessari accordi e trovate le geometrie utili al raggiungimento della finalità complessiva. Ciò che non potrà più esistere, sarà la definizione esclusivamente economica dell’Unione. La visione politica complessiva dovrà essere il perno entro il quale si potranno muovere i diversi organismi unitari ed in questo ambito non può essere esclusa la politica estera e di difesa.

*Ricercatrice Sociale, UIL.

Laboratorio Europa

Leggi anche

Ultime notizie
Lavoro

La “mobilità circolare” dei giovani nell’area mediterranea

I giovani protagonisti del cambiamento Lo spazio Mediterraneo è un bene comune (“common good”) che appartiene a tutti gli Stati della UE ed...
di Avv. Angelo Caliendo*
Osservatorio sulla PA

Equo compenso o tariffazione?

Se solo il Codice dei Contratti fosse stato promulgato il 1° luglio 2023 (data della sua entrata in vigore) oggi non dovremmo affrontare questa spinosa questione, circa la portata e le modalità applicative della legge n. 49 del 21 aprile 2023 che ha introdotto “l’equo compenso” per i professionisti. Disposizione che di fatto modifica i criteri di aggiudicazione previsti nel Codice degli Appalti, vincolando il prezzo dei servizi professionali, o almeno così sembrerebbe.
di redazione
Intervista

Insularità, PNRR, fondi europei: il caso Sicilia

A più di un anno dall’introduzione nella nostra Costituzioni del principio di Insularità sono corrisposte politiche di sostegno e finanziamento delle attività necessarie a realizzare tale principio? Qual è l’incidenza dei fondi europei sulle attuali politiche di rigenerazione urbana e di sviluppo delle isole? Ne abbiamo parlato con chi ogni giorno deve confrontarsi con la gestione di una realtà complessa come quella della città di Catania: l’ingegner Biagio Bisignani, Direttore URB@MET.
di redazione
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità