Microcredito contro le povertà

Organizzato a Washington nel febbraio 1997, il primo Microcredit Summit Campaign aveva come obiettivo di sostenere, entro il 2005, 100 milioni di famiglie per permettere loro di uscire dalla condizione di estrema povertà, concedendo crediti per svolgere attività lavorative. A fine 2006 si contavano: 3.316 istituzioni di microcredito nel mondo; circa 133 milioni di destinatari raggiunti, di cui più di 92 milioni tra i più poveri.

Dal Rapporto del 2012 del Summit, invece, si evince che, nel 2010, le persone raggiunte dai prestiti sono circa 205 milioni di cui 137,5 milioni tra le più povere. Partendo dal fatto che una famiglia è formata da 5 componenti, il microcredito ha interessato circa 687 milioni di persone tra le più povere, ossia più degli abitanti dell’Unione europea e Russia messe insieme.

L’accesso al microcredito ha avuto un diffuso successo tra le donne con la Grameen Bank. Dai dati a livello mondiale, nel 1999, erano 10,3 milioni di donne raggiunte, mentre in base ai dati del Rapporto del 2012 sono poco più di 113 milioni (82,3% sul totale di 137,5 milioni) le donne più povere ad aver usufruito di questo strumento.

Le istituzioni di microcredito nel mondo, a dicembre 2010, ammontavano a 3.652, delle 3.493 operanti nei Paesi in via di sviluppo.

Dal 1997 al 2010 sono aumentate esponenzialmente le persone sotto la soglia della povertà destinatarie del prestito: da 7.600.000 circa a oltre 137.540.000.

Gli obiettivi prefissati per il 2015 sono di raggiungere circa 175 milioni di famiglie tra le più povere.

In Italia, come nel resto d’Europa, l’esperienza del microcredito si inserisce nell’ambito della finanza etica. Negli anni Settanta, nel nostro Paese, vengono istituite le cooperative MAG (Mutue Auto Gestione) con lo scopo di raccogliere il risparmio dei soci per impiegarlo in progetti di economia sociale e di cooperazione internazionale. In particolare, intervengono sostenendo progetti di inserimento lavorativo dei disabili o delle persone in condizioni svantaggiate, progetti ecologici di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti, di produzione e distribuzione di prodotti biologici, di depurazione ambientale, di medicina naturale, progetti culturali di sviluppo dell’arte, della creatività e della libera espressione delle persone.

Nel 1995 viene costituita la Cooperativa “Verso la Banca Etica”, trasformata nel 1998 in Banca Popolare Etica dopo aver raggiunto il capitale sociale minimo (12,5 miliardi di lire). Nel 1999 la Banca Popolare Etica inizia le sue attività prima a Padova e, successivamente, a Brescia, Milano, Roma e Vicenza.

Tra gli Enti e le Istituzioni che si occupano di microfinanza, microcredito e finanza etica possiamo annoverare la Banca Popolare Etica, la Fondazione Choros, il Consorzio Etimos, l’Associazione Finanza Etica, Mag-2 Finance, Mag-4 Piemonte, Mag-6 Emilia Romagna, la Sefea Scarl (Società europea finanza etica ed alternativa), la Fondazione San Carlo, il Microcredito di solidarietà, il Microcredito della Compagnia San Paolo e la Comunità “Le Piagge”.

Nel 2006, in Italia, è nato l’Ente Nazionale per il Microcredito.

L’idea è quella di offrire un punto di incontro a quelle persone che vogliono gestire in modo consapevole e responsabile i propri risparmi e le attività socio-economiche, condotte secondo i princìpi dello sviluppo sostenibile. Secondo tali princìpi, la crescita economica e la distribuzione della ricchezza devono essere fondate sui valori di responsabilità sociale e ambientale delle aziende, di solidarietà, di trasparenza e di tutela degli interessi collettivi. I settori finanziati dalla Banca Etica sono: cooperazione sociale; ambiente; cooperazione internazionale; cultura e società civile.

Nei primi mesi del 2013 si è aggravato il fenomeno del credit crunch e nell’area euro la diminuzione dell’offerta di credito ha colpito sia le imprese viste come “rischiose” sia quelle considerate “sane” e “vulnerabili”.

Il mercato del microcredito, invece, si è dimostrato in controtendenza: nel 2012, in Italia, in base a 106 iniziative di microcredito sono state erogati 7.167 micro-prestiti, per un ammontare di oltre 63 milioni di euro. Nel 2011 su 107 iniziative di microcredito erano stati effettuati 5.493 microcrediti per un ammontare di oltre 57,5 milioni di euro.

I microcrediti sociali erogati si attestano mediamente sotto i 5mila euro, mentre quelli per finalità lavorative sono pari a quasi 20mila euro.

Nel 2012, sul totale dei microcrediti concessi, le donne ne hanno assorbito più della metà (52%), seguite dai giovani (20,8%) e dagli immigrati (46,2%). In termini di ammontare concesso la metà è stato distribuito a donne; il 23,7% a giovani ed il 25,8% ad immigrati (Ente Nazionale per il Microcredito, 2013).

I dati disponibili consentono di capire quali sono gli effetti virtuosi sull’occupazione. Infatti il microcredito produttivo è un moltiplicatore di occasioni di lavoro: su 100 utilizzatori di microcredito inerente all’attività lavorativa, oltre a produrre lavoro per gli stessi fruitori, anche altre 143 persone ne beneficiano in termini occupazionali, per un totale di 243 occupati.

 

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata