Quando ero molto piccolo mi piacevano moltissimo i colori.
I miei preferiti erano il rosso, il blu, il giallo. Potevo passare ore ad ammirare un vaso colmo di tulipani gialli.
I colori mi scaldavano l’anima ed accendevano la mia fantasia.
Ma una sera a casa di mia nonna sentii un discorso che mi disorientò: il pericolo giallo. Qualcuno diceva: Mussolini capì per primo il pericolo giallo. Non capivo quello che dicevano, ma a me il giallo continuò a piacere. Solo molti anni dopo capii che erano preoccupati per la Cina comunista. Poverini, non sapevano che cosa li aspettava.
La Cina comunista per molti era una realtà misteriosa ed inestricabile. Poi, ad un certo punto, addirittura, la Cina Comunista cominciò a litigare fino alle armi con la Russia comunista, ricordiamo il fiume Ussuri, alla faccia dei paesi socialisti fratelli e del marxismo-leninismo. Poi in molti rimasero stupefatti dal miracolo economico cinese. I miliardari in Cina? Per molti era davvero il mondo alla rovescia.
La storia, quanto è importante conoscerla e ragionarci.
La svolta dello sviluppo cinese è una forma di capitalismo in salsa comunista orientale, cioè un verticismo assoluto nelle decisioni e un presenza totale dello Stato.
Non va dimenticato che nel settecento la Cina era la prima economia del mondo di allora.
Ricordiamoci per un attimo i rapporti con Venezia e gli arazzi coi buoi portati in dono dalla Cina.
Poi la Cina ha anche scoperto di poter essere e di volerlo una grande potenza militare.
Ricordiamoci della breve ma sanguinosa guerra fra Vietnam e Cina.
Desiderio di egemonia economica, militare, politica. geostrategiche.
Le liti sulle isole del Mar Cinese Meridionale significano questo.
E gli USA non stanno certo solo a guardare. Pivot to Asia è questo.