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Sequestrati migliaia di farmaci contraffatti per 2,6 milioni di euro

di
redazione

I farmaci contraffatti rappresentano una forma ancor più insidiosa e pericolosa di contrabbando, in quanto coinvolgono una platea di consumatori che li assume, spesso inconsapevolmente, per migliorare il proprio benessere, con grossi rischi per la salute. Il commercio in rete ha fatto esplodere questo fenomeno, sia perché i consumatori sono sempre più abituati a comprare online ogni genere di prodotto dalla pandemia in poi, sia perché in rete è più facile sfuggire ai controlli delle Forze dell’Ordine. Negli ultimi anni, il commercio in Rete ha conosciuto una crescita esponenziale, come documentato dai dati dell’Osservatorio Salute, Legalità e Previdenza di Eurispes-Enpam. Basti pensare che nelle principali economie, tra il 2018 e il 2020, le vendite al dettaglio online sono aumentate del 41%. La vendita online ha offerto terreno fertile per l’infiltrazione di prodotti illeciti: durante la pandemia si sono fatti spazio senza troppe difficoltà proprio i dispositivi medici di protezione contraffatti, come mascherine, farmaci, integratori, ed anche falsi vaccini. Quello della contraffazione di farmaci è un fenomeno in larga parte ancora sommerso e sottostimato, ma si ritiene che il mercato valga addirittura il doppio di quello degli stupefacenti: nel 2010 le stime parlavano di circa 200 miliardi di dollari.

Durante la pandemia si sono diffusi con facilità dispositivi medici di protezione e farmaci contraffatti

La rilevanza della contraffazione farmaceutica non risiede soltanto nella portata economica del danno, ma soprattutto nella portata dei rischi per la salute che farmaci e prodotti di genere contraffatti possono celare. Le indagini dell’OMS indicano come solo l’1% dei farmaci venduti illegalmente presenti la composizione originale; il resto non conterrebbe i princìpi attivi (32,1%), o questi sarebbero presenti in quantità non corrette (20,2%), oppure, nella peggiore delle ipotesi, composti da ingredienti sbagliati (21,4%), o contenenti alti livelli di impurità e contaminanti (8,5%). I dati evidenziano poi l’ampia presenza di farmaci salvavita, come antibiotici e anti-malarici, la cui contraffazione causa ogni anno vittime in tutto il mondo; colpendo in maniera particolare i paesi in via di sviluppo. Secondo la Transnational Alliance for illicit Trade, la quota di falsi nei mercati in via di sviluppo potrebbe rappresentare ben oltre il 10%, raggiungendo potenzialmente fino al 30% in paesi come Asia, Africa e America Latina e più del 20% nelle economie dell’ex Unione Sovietica.

Integratori e potenziatori sessuali rappresentando circa il 60-70% del totale dei prodotti per la salute contraffatti presenti in Italia

L’AIFA documenta come, nel 2018, gli integratori, insieme ai potenziatori sessuali, fossero i prodotti più “imitati” rappresentando circa il 60-70% del totale dei prodotti per la salute contraffatti presenti in Italia. Discorso simile può essere fatto per i prodotti cosmetici contraffatti. In Europa si stimano ogni anno perdite per 9,6 miliardi di euro, di cui 935 milioni solo in Italia. Questi prodotti presentano rischi assimilabili a quelli di farmaci ed integratori contraffatti, in quanto possono contenere sostanze farmacologicamente attive, funghi, batteri, metalli pesanti. Il fenomeno è amplificato dalla tendenza all’autotrattamento e all’utilizzo di prodotti farmaceutici senza parere medico, soprattutto quando si tratta di acquisti online.

Si ritiene che il mercato dei farmaci contraffatti valga addirittura il doppio di quello degli stupefacenti

Le Forze dell’Ordine sono molto attive negli ultimi anni nel contrasto a tale fenomeno. Di particolare rilevanza è stata l’operazione “Shield”, coordinata dall’Europol e che nel 2020 si è tradotta con l’arresto di 660 persone e con l’oscuramento di 453 siti Web, e col sequestro di medicinali e dispositivi medici per un valore di 25 milioni di euro. La recente operazione “Shield V” ha visto la partecipazione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiane. Nata con lo scopo di contrastare in maniera globale il pharma crime, l’operazione si è sviluppata da aprile a novembre 2024 sotto la direzione di Europol e con la partecipazione di 30 paesi membri dell’Unione europea ed extra Ue. L’azione congiunta tra il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di circa 125.000 unità di farmaci, anche ad azione dopante, presso i maggiori hub di smistamento poste e corrieri sul territorio italiano.

Vengono contraffatti farmaci salvavita come antibiotici e anti-malarici, la cui contraffazione causa ogni anno vittime in tutto il mondo

I NAS hanno eseguito sul nostro territorio nazionale 967 attività ispettive e di controllo, con l’apertura di 11 attività investigative, per un totale di 138 soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria e 23 arresti, oltre alla scoperta di un laboratorio clandestino e lo smantellamento di 2 gruppi criminali. Le Forze dell’Ordine hanno sequestrato medicinali e sostanze dopanti di diverse tipologie, integratori e dispositivi medici, prodotti di vario genere. Oltre 8.800 confezioni e circa 95.000 unità posologiche di farmaci, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, dimagranti, antibiotici, antinfiammatori e farmaci per la disfunzione erettile per un valore commerciale di oltre 2,6 milioni di euro. Complessivamente, “Shield V” ha permesso di individuare in Europa 4 laboratori clandestini e condurre indagini su 52 organizzazioni criminali; sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 4.800.000 unità, in varie forme farmaceutiche.

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