Festa dei Nonni, un “bancomat sociale” per le emergenze

Per oltre 7 italiani su 10 contribuiscono al sostegno economico della famiglia. Nella crisi sono stati una sorta di “bancomat” per le emergenze e la loro casa un posto sicuro dove tornare. Oltre al sostegno economico non hanno fatto mancare ai nipoti la propria presenza di cura e di accudimento, sostituendosi spesso ai genitori impegnati nel lavoro. Genitori dei propri figli, e un po’ anche dei “figli dei figli”, sono i Nonni d’Italia e si festeggiano il 2 ottobre.
La famiglia costituisce un luogo di sostegno affettivo, assistenziale ed economico.
Nel tempo si è assistito ad una continua trasformazione di questo “luogo” e, in particolare, della struttura familiare come specchio dei cambiamenti che hanno investito i piani sociale, economico e politico.
Negli ultimi anni sono cresciute numericamente le famiglie unipersonali. Al fianco di questo “ridimensionamento”, la crisi economica, l’aumento del numero dei divorzi e delle separazioni, l’elevato tasso di disoccupazione giovanile e la precarizzazione sono alcuni dei fattori che hanno spinto membri di più generazioni a convivere sotto lo stesso tetto, contribuendo ad un “ritorno” delle famiglie estese.
L’ultima rilevazione condotta dall’Eurispes (gennaio 2018) ha indagato alcuni aspetti relativi alla famiglia con particolare attenzione alla figura dei nonni. È opinione diffusa che quest’ultimi nel contesto italiano hanno un ruolo fondamentale e più marcato rispetto a quanto avviene all’estero. Ciò è strettamente legato, oltre che a fattori culturali, alle politiche sociali messe in atto in tema di famiglia e ai sussidi/agevolazioni generalmente meno presenti in Italia in confronto ad altri paesi. È proprio per sopperire a questa mancanza che emerge l’importanza di una figura come quella dei nonni.

I dati del Rapporto
I dati dell’Eurispes si basano sull’esperienza, diretta o indiretta, del campione intervistato.
La convinzione che oggi i nonni contribuiscono al sostegno economico della famiglia è largamente condivisa (72,7%). Questo dato conferma il ruolo di ammortizzatori sociali che i nonni hanno rivestito negli anni di crisi, e questo grazie ad una maggiore pregressa capacità di risparmio unita alla solidità delle pensioni o alla propensione ad investire nel passato in beni immobili. Insomma i genitori sono stati per molti figli – soprattutto per quelli usciti dal nucleo familiare d’origine per crearne uno nuovo – una sorta di “bancomat” per le emergenze. D’altronde anche la cura dei figli ha un costo: molti genitori si trovano nella condizione di lavorare e di spendere buona parte del budget familiare per babysitter o tate, oppure per un nido privato. A questa voce di spesa spesso sopperiscono proprio i nonni.
I nonni dunque sono anche un “luogo” di cura, di affetto e di esperienza. E lo hanno dimostrato nella crisi dando supporto ai figli non solo economicamente, ma anche mettendo a disposizione il loro tempo per aiutarli a gestire i bambini, nella preparazione dei pasti e negli impegni quotidiani (78,6%).
Nonostante il grande impegno profuso nella gestione dei “figli dei figli”, i nonni sono anche persone autonome che vivono la propria vita, coltivando i propri interessi: li vede così oltre metà del campione (56,8%). Non manca però chi è convinto (56,8%) che molti nonni, forse perché troppo anziani, abbiano, allo stesso modo, bisogno di aiuto da parte dei figli, in un evidente scambio reciproco.
Anche la fascia d’età degli intervistati può condizionare le opinioni circa la figura e la funzione dei nonni.
Sostegno economico e messa a disposizione di tempo di cura della prole e gestione del quotidiano sono le due voci che raccolgono i tassi più elevati di risposta da parte di coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (rispettivamente 83,8% e 83,7%). È infatti possibile immaginare come soprattutto questa fascia d’età possa godere dei benefici derivanti dal sostegno dei nonni soprattutto nella cura dei nipoti e nella difficoltà di districarsi tra impegni di tutti i giorni.
È inoltre plausibile ipotizzare una relazione tra area geografica e opinioni sulla figura dei nonni in funzione della diversità e delle peculiarità italiane, soprattutto se si chiama in causa anche il mercato del lavoro. Infatti, per le famiglie in cui entrambi i genitori sono occupati, un aiuto da parte dei nonni nella cura dei figli può essere prezioso – si esprimono in tal senso gli intervistati del Nord-Ovest (84,4%); quelli del Centro (81,7%) del Nord-Est e del Sud con lo stesso valore percentuale (76,5%); in ultimo gli intervistati delle Isole (66,9%).
Lo stesso vale per il sostegno economico nei casi in cui emergano delle difficoltà finanziarie; rispetto a tale relazione emergono percentuali elevate per l’espressione proposta (78,1% per il Centro; 76,5% per il Nord-Est; 71,1% per il Nord-Ovest). Anche per questa modalità, gli intervistati del Sud e quelli delle Isole registrano percentuali minori di accordo: rispettivamente, 69,3% e 66,9%.
Per quanto riguarda, invece, l’espressione “Vivono la loro vita” la percentuale più bassa è rintracciabile per gli intervistati del Sud (con il 38,2%), poco più della metà rispetto alla percentuale del Nord-Est (70,9%).
Dai dati emerge nel nostro Paese la rappresentazione di una terza età dinamica e vitale, che conquista un ruolo più significativo in un quadro aggiornato della famiglia moderna.
I nonni si segnalano come i nuovi protagonisti attivi, hanno dimostrato di sapersi proporre con accenti e caratteristiche diversi, per conquistarsi un posto di rilievo nella famiglia. Non più “quelli che viziano”, ma un punto di riferimento educativo e di accudimento per i propri nipoti; una “boccata” d’aria per genitori sempre più impegnati lavorativamente e socialmente. L’allungamento della speranza di vita e la consapevolezza degli anziani di sopravvivere più a lungo e di poter godere della crescita di nipoti, e talvolta di pro-nipoti, finisce per conferire a questa fascia di età ruoli nuovi e significativi. Nella famiglia allargata, in cui sono sempre più frequenti i fenomeni di rientro forzoso dei giovani nel nucleo familiare d’origine per perdita di lavoro o di reddito, a causa di separazioni o divorzi, si vanno così evidenziando caratteristiche sostanzialmente diverse da quelle della famiglia tradizionale.
In conclusione, oggi i nonni si ritrovano ad essere due volte genitori: sono loro infatti che sempre più spesso accudiscono i nipoti e sostengono i figli, anche economicamente.

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