HomeItaliaIstituzioni e cittadini: così lontani, così vicini

Istituzioni e cittadini: così lontani, così vicini

di
Susanna Fara

Secondo le rilevazioni effettuate dall’Eurispes, negli ultimi dieci anni, dal 2011 al 2021, il grado di fiducia dei cittadini nei confronti del sistema delle Istituzioni italiane è migliorato negli ultimi quattro anni. L’apice è nel 2019, quando ben 1 cittadino su 5 mostrava un atteggiamento positivo e un aumento della propria fiducia (20,8%). Concentrandosi invece nel confronto di tendenza dello scorso anno rispetto al 2021, il dato è discendente: dal 14,6% del 2020 al 13,5% di quest’anno. Il numero di quanti riferiscono di aver visto diminuire, nell’ultimo anno, la propria fiducia nei confronti delle Istituzioni del nostro Paese passa dal 24,9% del 2020 al 32,5% del 2021 (-7,6%).

Mattarella: il miglior risultato di fiducia da inizio mandato

Per il Presidente della Repubblica il consenso si fa più forte. Complessivamente, ad esprimere affidamento nei confronti del Presidente Mattarella nel 2021, è infatti una quota di cittadini pari al 57,7% con un aumento di 2,8 punti percentuali se si considera il 54,9% raggiunto lo scorso anno. Da segnalare in particolare lo spostamento verso l’alto del dato nella voce della fiducia massima (la risposta “molta” fiducia raccoglie il 23,8%; +11 punti percentuali rispetto al 2020).

Anche il Parlamento sale nel gradimento dei cittadini

Il Parlamento raccoglie nel 2021 il 34,4% dell’apprezzamento dei cittadini. Lo scorso anno il 25,4% degli italiani si diceva fiducioso, oggi dunque questa percentuale è salita di valore fino a sfiorare 10 punti percentuali in più. Prendendo in considerazione il periodo che va dal 2011 al 2021, il risultato di quest’anno rappresenta il più importante ottenuto dal Parlamento.

Magistratura: in attesa di un cambiamento

La Magistratura non sembra essere toccata dal buon andamento delle Istituzioni finora analizzate. Il consenso ottenuto negli ultimi tre anni presso i cittadini rimane sostanzialmente stabile, seppure alterato in direzione discendente, passando dal 49,3% registrato nel 2020 al 47,7% raggiunto nel 2021.

Uomini soli al comando: i Presidenti di Regione

Per la prima volta, nell’indagine dell’Eurispes, è stato chiesto ai cittadini di esprimersi sul ruolo e sulla figura del proprio Presidente di Regione. La polarizzazione delle risposte sul giudizio negativo e positivo divide quasi a metà il campione. Con uno scarto di 6,4 punti percentuali, prevale però la quota di cittadini non fiduciosi nei confronti dell’operato del proprio Presidente di Regione. Il 42,6% dei cittadini affidano a questa figura un giudizio positivo, mentre gli sfiduciati toccano quota 49%.

Le Forze dell’ordine, simbolo del rapporto tra Istituzioni e cittadini

Nell’incertezza e nella variabilità manifestata dal giudizio generale nei confronti delle Istituzioni, le Forze dell’ordine e di polizia restano un faro e continuano a tracciare un segno importante della vicinanza tra i cittadini e il sistema istituzionale. Un sentimento che è andato crescendo per alcuni nel tempo e, per altri, ha subìto alcuni momenti meno intensi.

Continua dunque ad essere massimo l’apprezzamento dei cittadini nella Polizia di Stato che si mantiene stabile rispetto al 69% dei consensi raggiunti lo scorso anno e, anche nel 2021, totalizza il 69,2%. Di sostanziale stabilità anche il risultato di gradimento e di affezione espresso nei confronti dell’Arma dei Carabinieri: dal 65,5% del 2020 al 64,7% del 2021.

Scende, anche se di poco, il consenso nei confronti della Guardia di Finanza che, con 2,7 punti in meno rispetto alla rilevazione dello scorso anno, si colloca al 67,7%. Occorre comunque dire che le Fiamme Gialle, per ruolo e competenze, sono state anche quelle meno esposte nella comunicazione della pandemia. In ogni caso, quasi sette cittadini su dieci si affidano a queste Istituzioni della Repubblica, un risultato ottimo in termini numerici e di grande speranza in termini di attese.

Intelligence, 6 cittadini su 10 esprimono fiducia

Il sentiment che accoglie le diverse Forze Armate resta ai livelli raccolti nelle rilevazioni degli anni passati. L’Esercito Italiano ha la fiducia del 71,5% degli italiani, mentre a dirsi fiduciosi nell’Aeronautica Militare sono il 72,6% dei cittadini. La Marina Militare, infine, raccoglie un largo apprezzamento con il 73,6%.

Sei italiani su dieci si dicono fiduciosi nel lavoro della nostra Intelligence. L’indagine del 2021 vede diminuire il gradimento presso i cittadini di 4 punti percentuali, un calo che potrebbe essere imputabile ad una minore visibilità, causata dalla pandemia, delle minacce internazionali cui si frappongono gli uomini e gli apparati del nostro comparto della sicurezza.

Vigili del Fuoco e gli altri Corpi

Un Vigile del Fuoco è un eroe speciale. Lo è soprattutto grazie alla particolare narrazione del suo lavoro e all’idea diffusa che questo consista quasi esclusivamente nel salvare vite. Una convinzione che, anche nella rilevazione del 2021, si manifesta in un larghissimo apprezzamento nei confronti del Corpo: l’87,7%. Anche la Polizia penitenziaria raccoglie un consenso diffuso e i fiduciosi arrivano al 64,3%.

Come new entry nella rilevazione di questo Rapporto segnaliamo l’ingresso della Polizia locale, per la quale il grado complessivo di fiducia espresso dagli stessi cittadini si attesta al 58,2%. Altra novità, la rilevazione dei consensi espressi nei confronti dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera che ottiene un importante risultato con il 73,8% delle indicazioni.

Le altre (ma non meno) istituzioni

Da un anno all’altro, restano stabili nei consensi in particolare per la Scuola (dal 65% nel 2020 al 66,5% rilevato nel 2021); la Protezione civile (dal 77,8% al 77,2%); l’Università che si mantiene sul 70% circa del grado di fiducia. Ugualmente stabili, ma con un tasso di fiducia molto meno importante, i Partiti si posizionano nell’ultima rilevazione al 27,2% (il dato era pari al 26,6% nel 2020). In discesa troviamo, invece, i Sindacati che vedono diminuire la quota di consensi di 6,4 punti percentuali (dal 46,4% del 2020 all’attuale 40%) e la Chiesa cattolica (-6,7%) che passa dal 53,4% dei fiduciosi al 46,7%.

L’unica Istituzione che vede crescere il numero dei cittadini fiduciosi è il Sistema sanitario nazionale: dal 65,4% del 2020 al 71,5% del 2021.

Infine, un discorso a parte merita la fiducia riposta dai cittadini nell’Istituzione rappresentata dall’Unione europea che raccoglie la parte minoritaria delle indicazioni, il 49,2%, mentre il restante 50,8% dei cittadini si dichiara sfiduciato nei confronti dell’Europa. È degno di nota segnalare tra i maggiori detrattori dell’Europa i giovanissimi, che nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni riferiscono un livello di sfiducia pari al 60,4% contro il 51,6% di quanti hanno una età compresa tra i 25 e 34 anni, il 56,4% tra i 35-44enni, il 49,9% dei 45-64enni e il più calmierato dato espresso dagli over64enni con il 45,7% degli sfiduciati.

Come potrebbe cambiare il volto delle Istituzioni italiane?

Tra le possibilità proposte nell’indagine dell’Eurispes, l’abolizione delle Regioni raccoglie solo il 28,3% delle indicazioni favorevoli. I contrari arrivano invece ad una quota pari al 71,7% della popolazione. Segno di un forte legame dei cittadini con la propria realtà regionale. Il 54,7% dei cittadini chiede una maggiore autonomia da affidare alle Regioni, anche se questa opzione trova in disaccordo il restante 45,3% del campione.

Ben il 49,2% degli italiani si dichiara favorevole all’elezione diretta del Presidente della Repubblica, anche se i contrari sono la maggioranza: il 50,8%. Infine, la eventuale ricostituzione delle Province vede la larga parte dei cittadini contrari al concretizzarsi di questa possibilità: il 54,5% contro il 45,5% dei favorevoli.

Come far ripartire l’economia?

Secondo il 51,2% dei cittadini sarà possibile superare la crisi economica solamente con un ruolo più forte dello Stato. Solamente il 26,7% degli intervistati fa affidamento sull’iniziativa dei privati. In molti comunque, ben il 22,1%, non hanno saputo dare una risposta al quesito posto. Un ruolo più incisivo dello Stato nell’economia è invocato a gran voce in particolare dagli elettori di sinistra, con il 62,7% delle indicazioni e di centro-sinistra (58,7%).

Istituzioni e cittadini: rifarsi al modello “ponte di Genova”?

Infine, una larga parte del campione, il 50,4% contro il 23,5%, si dice favorevole nel replicare, per la realizzazione delle opere pubbliche nel nostro Paese, il modello “ponte di Genova”, con la nomina di un Commissario straordinario che garantisca il rispetto dei tempi, velocizzando i processi burocratico-amministrativi. Anche in questo caso, però, molti, almeno un cittadino su cinque, non hanno saputo dare un’indicazione precisa in merito.

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