Stalking, vittime degli atti persecutori continuano ad essere soprattutto le donne

stalking

Lo stalking è un reato entrato a far parte dell’ordinamento italiano mediante il D.l. 11/2009 ed è punito ai sensi dell’art. 612 bis C.p.

Gli ultimi dati disponibili, presentati oggi dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale nel Report dal titolo “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, parlano di un fenomeno che continua a riguardare in particolar modo le donne.

Gli atti persecutori, considerati tra i reati spia, ovvero quei delitti che sono indicatori di una violenza di genere, fanno registrare per il 2022 un decremento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 14.704 agli attuali 12.200. Va ricordato che i reati di questo tipo presentano un’importante quantità di casi non denunciati, un numero oscuro difficile da quantificare.

D’altra parte, da un anno all’altro, l’incidenza delle vittime di sesso femminile aumenta di un punto percentuale, passando dal 74% al 75%.

Come riportato nel Report, l’esame dei valori registrati nel più ampio periodo gennaio 2020 – settembre 2022, in linea con il passato, il genere continua ad essere un fattore rilevante poiché le vittime continuano ad essere soprattutto donne (74%). Di queste, il 97% sono maggiorenni, mentre l’88% è di nazionalità italiana.

L’indagine dell’Eurispes sul fenomeno dello stalking

Anche l’Eurispes prosegue l’impegno, già attivato da diversi anni, nel descrivere e registrare il fenomeno dello stalking nel nostro Paese. L’indagine contenuta nel Rapporto Italia 2022 ha rilevato in particolare che il 7,4% degli italiani dai 18 anni in su afferma di essere stato vittima di stalking, ossia vittime di persone che le abbiano perseguitate. All’85,8% delle persone questa circostanza non è mai accaduta e il 6,9% non ha saputo fornire una risposta o ha preferito non rispondere.

Tra le vittime, sono più numerosi i 35-44enni (10,1%). Se si osserva il dato in base al genere, emerge invece che le vittime sono soprattutto donne: il 9,8% contro il 5% degli uomini.

In ogni caso, i risultati vanno letti tenendo conto che le domande poste al campione devono essere considerate “sensibili” ossia tali da determinare un tasso di risposta molto inferiore, in termini di veridicità, alla reale portata del fenomeno.

L’identikit dello stalker

In quasi 1 caso su 4 (22,2%) si tratta dell’ex partner. Nel 14,9% dei casi lo stalker è invece un/una conoscente, nell’8,7% un/una collega, mentre nel 5,9% delle volte si tratta di un/una amico/a. Le percentuali più basse si riferiscono ai partner o a parenti (3,8%), mentre è significativa la percentuale di chi preferisce non rispondere (31,9%).

Le declinazioni dello stalking

Gli atteggiamenti persecutori maggiormente diffusi risultano essere le telefonate e i messaggi ripetuti (60,4%), mentre gli appostamenti o i pedinamenti sono esperienze vissute dal 45,1% delle vittime di stalking. Gli insulti ripetuti si sono verificati nel 38,5% dei casi, mentre la diffusione di affermazioni diffamatorie oppure oltraggiose sul proprio conto ha riguardato il 34,4% di chi ha subìto, nel corso della propria vita, azioni di stalking, a cui si aggiungono le minacce ripetute (29,9%). I comportamenti meno diffusi, tra quelli segnalati, sono le aggressioni fisiche (15,3%), le molestie rivolte ai propri cari (13,9%) e danni alla proprietà (22,2%).

Come reagiscono le vittime?

In meno di 2 casi su 10 le vittime denunciano lo stalker (17,6%). Nell’82,4% dei casi, quindi, agli atti persecutori non fa seguito una denuncia formale alle Autorità. In 1 caso su 4, le vittime si sono difese da sole (25,6%) o hanno aspettato che lo/a stalker smettesse, senza far nulla (25,3%), nel 12,4% la vittima ha chiesto l’aiuto di parenti e amici per difendersi dallo stalker, mentre quasi 2 vittime su 10 hanno utilizzato come precauzione l’evitare il più possibile di uscire, da solo/a (10,8%) e, nell’8,5% dei casi, di uscire del tutto.

Quali sono i sentimenti che si provano?

In quasi un caso su due, il conforto maggiore è giunto solo dalla vicinanza con una o più persone care (45,5%), mentre ben 1 vittima su 4 dichiara di essersi sentita completamente sola (24,3%). Il 18,1% dichiara di non aver ricevuto alcun tipo di protezione, nonostante la disponibilità delle Autorità a cui si era rivolto, e solo il 12,2% rivela di avere sentito anche il sostegno delle Forze dell’ordine e delle Istituzioni. Dai dati emerge dunque un quadro in cui le vittime di stalking si trovano in uno stato di profonda solitudine, mitigato, la maggior parte delle volte, dalle persone più vicine e care.

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