Tempi lunghi per i separandi. Quali saranno i risultati della riforma?

La giustizia italiana, si sa, ha tempi molto lunghi e il diritto di famiglia non fa eccezione. In Italia una causa civile impiega in media 2.645 giorni per arrivare a sentenza. Cioè sette anni e tre mesi. Negli ultimi anni c’è stato un aumento esponenziale delle richieste di indennizzo per “irragionevole durata del processo” in base alla legge n. 89 del 2001 nota come “legge Pinto”. Erano state 3.580 nel 2003, sono state 49.596 nel 2010. E lo Stato nel 2011 ha dovuto sborsare 84 milioni di euro per risarcimenti. Naturalmente l’elevato numero dei ricorsi intasa ancora più il contenzioso, dilatando i tempi della giustizia in un circolo perverso (Relazione sulla amministrazione della giustizia, 17 gennaio 2012). Nello stesso anno, per errori giudiziari e ingiuste detenzioni, lo Stato ha dovuto pagare risarcimenti per oltre 46 milioni di euro.

Questa cronica lentezza, sempre deprecabile ma particolarmente grave in una materia che tratta di vincoli familiari, affetti e minori, è motivo di frequenti sanzioni da parte della Corte europea di Strasburgo, che ha fissato in due anni e sei mesi il tempo massimo entro il quale deve essere pronunciata la sentenza di primo grado. Secondo il rapporto pubblicato dal Consiglio d’Europa il 12 aprile 2012, nel 2011 l’Italia è stata per il quinto anno consecutivo il Paese con il maggior numero di sentenze della Corte europea per i diritti dell’uomo rimaste inapplicate, nella maggior parte dei casi per la lentezza della giustizia: 2.522 su 10.689. Paradossale il fatto che anche molti degli indennizzi stabiliti dalla Corte europea per la eccessiva lentezza della giustizia italiana siano stati erogati in ritardo.

L’Eurispes ha stimato in circa 50 milioni di euro all’anno i costi che il sistema giudiziario, e quindi lo Stato, deve sostenere per separazioni e divorzi, con un costo medio di 815 euro a procedimento. A questo importo va aggiunta la perdita di retribuzione dei due coniugi che devono assentarsi dal lavoro sia per incontrare i propri legali che per presentarsi alle udienze: una cifra che arriva a circa 2.400 euro a coppia. La maggior parte dei procedimenti inoltre è assistito da due legali che le parti devono pagare di tasca propria: le spese per l’assistenza legale vanno da 3.000 euro (per una separazione consensuale) a 13.000 (ad esempio, per una causa di divorzio).

Nel corso della causa potranno passare molti mesi fra un’udienza e l’altra, specialmente in certi Tribunali. E se si tratta di una separazione giudiziale e litigiosa la durata potrà essere di alcuni, o di molti, anni.

Questo aspetto costituisce un’altra nota dolente nella separazione fra coniugi (più estesamente, fra partner), motivo di particolare amarezza quando vi siano figli minori. Qualunque dissidio che si rifletta sui figli, qualunque ricorso al giudice che abbia ad oggetto una questione riguardante i figli, andrebbe risolto in tempi rapidi. Perché rapidi sono i tempi che scandiscono l’evoluzione di un bambino, di un adolescente. E diverse sono le dimensioni temporali di un bambino da quelle di un adulto. Molti autori sottolineano questa diversa dimensione temporale nel bambino. Come ha scritto Françoise Dolto, «il tempo non è lo stesso per un bambino e per un adulto. Due giorni, tre giorni, sono due settimane, tre settimane (…) Sono molto lunghi due giorni» (F. Dolto, Come allevare un bambino felice, Mondadori, Milano 2010).

In tempi più lontani, con specifico riferimento al divorzio e all’affidamento, Joseph Goldstein, Anna Freud e Albert Solnit hanno scritto che «le decisioni relative all’affidamento dovranno riflettere il senso del tempo del bambino e non dell’adulto» e che «i bambini hanno un senso del tempo interno basato sulle urgenze dei loro bisogni istintivi ed emotivi» (J. Goldstein – A. Freud – A. Solnit, 1973).

Resta da vedere come cambierà questo stato di cose con la nuova riforma che ha modificato le procedure di separazione e divorzio consensuali, il D.l. 132/2014, avvalendosi di nuovi strumenti che potrebbero essere in molti casi risolutivi nell’ottica generale di una semplificazione del diritto di famiglia e di una riduzione dei tempi per porre fine ad un’unione.

Si tratta in particolare della convenzione di negoziazione assistita, un accordo sottoscritto consensualmente tra le parti tramite l’assistenza di un legale che, una volta inviato al Comune in cui il matrimonio è stato iscritto o  trascritto, ha valore di sentenza. In aggiunta, i coniugi possono decidere invece di non avvalersi di un legale e avviare autonomamente la procedura di scioglimento del matrimonio facendone istanza al Comune di riferimento. Sono escluse da queste possibilità le coppie con figli minorenni o maggiorenni incapaci o economicamente non autosufficienti ovvero figli con grave disabilità.

 

Ultime notizie
giovani
Società

Una riflessione su giovani, futuro, valori

In Italia i giovani credono in valori quali la democrazia, la salute, il valore del tempo libero, ma non hanno fiducia nelle possibilità di realizzazione che il nostro Paese può offrire loro.
di  RAFFAELLA SASO*
giovani
toscana 2050
Futuro

“Toscana 2050”: un progetto per anticipare il futuro

“Toscana 2050” è il primo progetto multidisciplinare nato per scrivere il futuro con un approccio inclusivo e partecipativo, coinvolgendo tutti gli attori della società, con un’attenzione particolare verso le scuole e i giovani e l’IA come tecnologia chiave di progettazione.
di Elena Vian*
toscana 2050
economia digitale
Tecnologia

Economia digitale, imprese italiane promosse ma c’è un gap nelle competenze

Economia digitale motore della crescita: secondo un recente report OCSE le imprese italiane superano la media OCSE per uso del cloud computing e di Internet of Things, ma al di fuori del contesto aziendale esiste ancora un gap nelle competenze digitali e nella formazione scientifica, ancora più evidente per le donne.
di Mariarosaria Zamboi
economia digitale
porti
Recensioni

I porti italiani hub energetici e di sostenibilità nel saggio di Sergio Prete

I porti italiani hanno un ruolo cruciale nella transizione energetica, per la sostenibilità e lo sviluppo dei traffici di materie prime con il Nordafrica, come spiega il saggio di Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e dell’Autorità Portuale di Taranto.
di Angela Fiore
porti
generazione
Società

I giovani e i loro obiettivi futuri. Rischi, valori e inquietudini di una generazione

La generazione giovane, meglio nota come Generazione Z, manifesta dubbi e timori rispetto ai rischi sociali ed economici che deve affrontare, nella consapevolezza di vivere in una epoca di incertezza e forte cambiamento a livello globale.
di Angela Fiore
generazione
piattaforme
Tecnologia

“Pagati per”: il business delle piattaforme che premiano passioni e attività quotidiane

La tecnologia, con la sua capacità di connettere persone e opportunità, ha dato vita a un nuovo modello economico basato su piattaforme digitali che pagano gli utenti per svolgere attività quotidiane o trasformare passioni in micro-redditi, ridefinendo così la relazione fra tempo libero, passioni e denaro.
di Mariarosaria Zamboi
piattaforme
Franco Ferrarotti
Società

Ricordo di Franco Ferrarotti. Per superare i contrasti proviamo a costruire un nuovo ellenismo

In ricordo di Franco Ferrarotti, padre della Sociologia italiana scomparso recentemente, una intervista che si propone come sintesi di diversi momenti di confronto avuti con lo studioso.
di Massimiliano Cannata
Franco Ferrarotti
donne e intelligenza artificiale
Donne

Donne e Intelligenza Artificiale, il rischio è alimentare il divario di genere

Come influirà sulla vita delle donne l’uso dell’Intelligenza Artificiale? Se lo sono chiesti gli autori del volume “Donne Controcorrente in AI e Innovazione”. Ad oggi, sappiamo che la scarsa rappresentanza femminile nei processi di creazione della IA rischia di perpetuare i pregiudizi di genere.
di redazione
donne e intelligenza artificiale
Intervista

La nostra Costituzione fatta di solidarietà e uguaglianza: intervista al Presidente Giovanni Maria Flick

Il Prof. Giovanni Maria Flick parla delle riforme che riguardano giustizia, premierato, e la recente autonomia differenziata che, se realizzate interamente dal governo attuale, cambieranno il volto della nostra Costituzione, nata sui principi in primis territoriali di solidarietà e uguaglianza.
di Antonio Alizzi
gioco
Gioco

Gioco pubblico contro il gioco illegale: il federalismo normativo non aiuta

Il gioco pubblico è una risorsa per imprese e lavoratori e nel contrasto al gioco illegale, ma la confusione normativa e la ghettizzazione del settore rischiano di non dare valore ai punti vendita generalisti, che da soli generano circa due terzi degli incassi per l’Erario.
di Angelo Caliendo*
gioco