I Tg di lunedì 16 febbraio – Tra venerdì e oggi il clima è cambiato: dalla buriana parlamentare e dal dibattito tutto politicese sull’Aventino delle opposizioni, le forzature e il bullismo di Renzi, si è passati ad atteggiamenti più sobri sull’onda della minaccia dell’Isis “parcheggiata” a sud di Roma. Noi che analizziamo i flussi di comunicazione mainstream non possiamo che segnalare la loro vacuità. Facendo un passo indietro, come per l’Ucraina abbiamo assistito a giorni e giorni di disattenzione seguiti da una fiammata d’interesse intorno allo scoccare della tregua – interesse che stasera è di nuovo in calo e limitato ai Tg Rai – il pericolo rappresentato dall’Isis di Derna e di Sirte ha generato un repentino cambio di scenario: tutti i Tg aprono sulle minacce all’Italia pronunciate dai tagliagole e sui riflessi nel governo e nell’opposizione. Mentana segnala nei titoli che l’uscita odierna di Renzi che nega sia giunta l’ora dell’intervento militare sconfessa almeno in parte le dichiarazioni di Gentiloni e Pinotti. Su Tg5 intervista del premier ottiene plausi a (quasi) 360 gradi: non si può passare sulla Libia dall’indifferenza all’isteria militaresca. Gentiloni su Tg1 sembra allineato con Renzi, e Berlusconi fa lo statista offrendo solidarietà al governo davanti alle scelte che si dovessero fare, anche nel senso di un intervento militare. Il direttore di Tg4 Giordano sembra in parte deluso dal passo felpato di Renzi, e attacca nel suo editoriale gli sbarchi perché potenziali veicoli di infiltrazioni terroristiche. Renzi alla direzione di un Pd una volta tanto concorde e compatto, ripreso dai Tg Rai e da La7 ricorda che gli autori degli attentati, anche degli ultimi in Danimarca, sono cittadini nati in Europa che niente hanno a che fare con gommoni, barconi e trafficanti di uomini. A proposito di migranti, su Tg3 e Tg2 ampio spazio ai più di 2.000 salvataggi effettuati dalle autorità italiane a sud di Lampedusa nelle ultime 48 ore.
Per la politica nostrana, pochi accenni soprattutto su TgLa7 agli incontri di domani di Mattarella con gli aventiniani di Sel e Forza Italia. Ma Mattarella conquista titoli “bissando” il successo d’immagine e di sostanza del volo di linea che nel week-end lo ha portato nella sua Palermo. La decisione di tenere aperto tutti i giorni il Quirinale alle visite dei cittadini campeggia nei titoli di quasi tutti, conquistando consensi.
L’Eurogruppo sulla Grecia che si è risolto in un nulla di fatto ed è stato rinviato a fine settimana, è notizia difficile da spiegare e da capire, e i Tg fanno il minimo sindacale in attesa che Tsipras porti avanti la sua partita a poker.
Per il resto forte attenzione diffusa alla vicenda “doppia” dell’elisoccorso siciliano, incapace di intervenire per salvare la neonata catanese ma in grado di andare a recuperare con l’elicottero il capo del 118 siciliano ad Alghero colpito da un problema cardiaco, su ordine dello stesso. Tg5 vi dedica la copertina.
Infine segnaliamo la doverosa attenzione che Tg3 presta alle rivelazioni di un testimone che ritratta la sua versione al processo per l’uccisione dell’invita Rai Ilaria Alpi: una testimonianza che fece condannare l’autore materiale dell’assalto – in realtà innocente –, per coprire quelle responsabilità “altre” di cui vi è da sempre evidenza ma non conferma giudiziaria.
Dati auditel dei Tg di domenica 15 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 6.515.000, 30,57% ore 20:00 7.107.000, 26,78%.
Tg2 – ore 13:00 3.575.000, 17,63% ore 20:30 2.221.000, 7,78%.
Tg3 – ore 14:30 1.578.000, 7,40% ore 19:00 2.416.000, 10,74%.
Tg5 – ore 13:00 3.215.000, 15,73% ore 20:00 4.665.000, 17,49%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.919.000, 10,79% ore 18:30 1.228.000, 5,93%.
Tg4 – ore 11:30 785.000, 6,11% ore 18:55 933.000, 4,16%.
Tg La7 – ore 13:30 624.000, 2,93% ore 20:00 1.026.000, 3,86%.