Non era mai successo, ma è accaduto, all’epoca dei social network, che due multinazionali del consenso via Internet, censurassero il Presidente degli Stati Uniti.
The Donald – che avrebbe sconfitto il virus in pochi giorni – afferma che l’influenza è peggio del Covid. In tempo reale Facebook e Twitter mettono sulla notizia il bollino “fake news”, notizia falsa.
Trump, che anche dopo il 3 novembre non mollerà serenamente la poltrona dello studio ovale, sta preparando la strategia del caos organizzato. Non vede l’ora di presentarsi il 15 novembre a Miami, per il secondo confronto-scontro con quello che chiama “Sleepy Joe”. Biden, la forza tranquilla, è saldamente in vantaggio in tutti i sondaggi, ma oggi con un punto a favore in più.
Il comitato elettorale ha comunicato che quasi 5 milioni di americani hanno già votato e deciso attraverso le poste, quella azienda che ora Trump minaccia di vendere. Sarebbero ben 50 volte in più del numero di quelli che avevano spedito la busta nel 2016. Sempre secondo le stime tra meno di 4 settimane si presenteranno ai seggi 150 milioni di americani, il 65% degli aventi diritto al voto: mai successo ai tempi moderni. Con la voglia di cambiare l’America, con o senza punto interrogativo.