HomeCrescitaL'olio extra vergine italiano di qualità approda in Cina

L’olio extra vergine italiano di qualità approda in Cina

di
Redazione

Se ogni cinese consumasse un cucchiaio di olio di oliva, pari a circa dieci grammi, per condire una sola insalata all’anno, il consumo sarebbe di 13mila tonnellate; ma se il consumo crescesse fino ad un chilo a testa, la Cina sarebbe in grado di assorbire oltre 1,3 milioni di tonnellate di olio di oliva; il 40% circa di tutta la produzione mondiale.

Non è un caso se l’olio extra vergine di oliva della nuova campagna 2015/2016 garantito da Unaprol, approda alla FHC, la fiera che si tiene a Shanghai dall’11 al 13 novembre 2015. L’iniziativa rientra tra le attività di collaborazione tra Agenzia ICE, settore Agroindustria, ed il Consorzio Olivicolo Italiano finalizzate a promuovere, in tutto il mondo, la cultura del consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva di qualità italiano.

La Cina, paese dove il consumo di olio di oliva in generale è in aumento, importa in base ai dati del Consiglio Oleicolo Internazionale il 4% di tutto l’olio di oliva prodotto nel mondo. L’Italia con oltre 5mila tonnellate di prodotto è il secondo Paese esportatore in Cina. I principali canali di distribuzione sono ristoranti, hotel di lusso e i grandi supermercati. Attraverso questi ultimi transita oltre il 90% degli acquisti dei consumatori. I principali centri dove si consuma olio extra vergine di oliva sono Pechino, Shanghai, Shenzhen, Guangzhou e Tianjin.

Dal 2004 in poi la percentuale di importazione di olio di oliva in generale in Cina ha registrato un aumento di quasi il 60% all’anno. Gli analisti di mercato prevedono un ulteriore aumento dei consumi legato all’incremento del reddito che si spera di orientare verso il prodotto di qualità.

 

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