L’amore per gli amici a quattro frena la voglia di vacanza, o meglio, giustizia il sacrificio della rinuncia. Per non lasciarli soli e accudirli, il 46,2% degli italiani che possiede animali domestici, rinuncia alla vacanza: una sensibilità condivisa che vede gli uomini leggermente in vantaggio rispetto alle donne (47,5% contro il 45,1%). Ad essere più affezionati sono i padroni del Nord-Ovest (52,4%), i più egoisti quelli del Centro (36,8%). I più propensi a sacrificarsi sono le persone che vivono da sole (54,5%), seguite dalle coppie senza figli (50,9%). E’ quanto emerge dai dati Euriosps del Rapporto Italia 2018.
Un’altro “ostacolo” al relax vacanziero è la paura del terrorismo e degli attentati di matrice islamica. Secondo lo studio Eurispes, tre italiani su dieci viaggiano meno dopo gli attacchi degli ultimi anni. Le donne hanno più paura degli uomini (32,7% rispetto a 25,7%), gli oltre 65enni i più prudenti (32%); un timore che diminuisce con l’abbassarsi dell’età: solo il 16,8% dei 18-24enni ha infatti dichiarato di aver rinunciato a viaggiare.
E poi c’è la crisi: eppure, nonostante le difficoltà economiche, nell’ultimo anno oltre 2 italiani su 10 hanno confessato di aver speso di più per viaggi e vacanze, nonostante la crisi non sia ancora del tutto superata.
In particolare, sono stati i giovanissimi (18-24 anni) ad aver ceduto alla tentazione di aprire il loro portafogli, o quello dei genitori, e prenotare un soggiorno al mare, in montagna o in una città d’arte (39,6%), seguiti dai 25-34enni (28,1%), e dai 35-44enni (24,3%).
D’altra parte, il 6,8% degli italiani considera la vacanza una spesa irrinunciabile anche in caso di “downgrading”. In particolare, sono i single, nubili o celibi, a considerare il periodo di relax un “must” (13,1); chi invece è costretto a rinunciare sono, in primis, i separati o divorziati (1,5%).
Appare significativo il dato, secondo il quale, il 5,6% degli italiani che negli ultimi tre anni ha chiesto un prestito bancario, lo ha fatto proprio per andare in vacanza.
La categoria familiare che più delle altre è ricorsa a questa strategia è quella monogenitoriale (9,8%). Si sono affidati al credito, in particolare, le persone in cerca di prima occupazione (24%) e di nuova occupazione (7,1%).