Crescita sostenibile, Paesi BRICS “avanti” con la Nuova Banca di Sviluppo

Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica: dagli Stati Brics arriva la Nuova Banca di Sviluppo, un modello alternativo a quelli occidentali, per promuovere strategie internazionali che hanno come obiettivo una crescita sostenibile.

L’obiettivo di una crescita sostenibile, ben definito negli impegni dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e degli Stati firmatari, compresa l’Italia, trova nelle banche di sviluppo uno strumento fondamentale per il suo perseguimento. Numerosi e diversificati sono i modelli e le pratiche che queste Istituzioni hanno avviato negli ultimi anni a sostegno dei piani governativi e delle strategie internazionali. Ma, proprio questa accentuata diversità ha creato una situazione che, se da un lato testimonia un impegno diffuso negli sforzi per correggere l’attuale modello di sviluppo, dall’altro indica che attualmente, a distanza di poco meno di quattro anni dall’approvazione del documento dell’Onu (avvenuta nel settembre 2015), siamo ancora ben lontani dal poter contare su standard di riferimento ben definiti e condivisi dal mondo finanziario e creditizio; con tutte le conseguenze che ciò comporta sulla diversa efficacia delle politiche di promozione e di sostegno ad investimenti sostenibili sul piano economico, sociale e ambientale.
Tra i diversi modelli adottati in àmbito internazionale, particolare rilievo sta assumendo quello della Nuova Banca di Sviluppo (New Development Bank–NDB), istituzione promossa dal coordinamento dei cinque Stati BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) che, per le sue caratteristiche, si distingue dai modelli delle istituzioni occidentali fino a rappresentare una possibile loro alternativa. È questo modello, ancora in fase di definizione che, ad esempio, le istituzioni e gli operatori europei si troveranno di fronte quando decideranno di promuovere investimenti in Africa, in America Latina o nella realtà Euroasiatica. In un’approfondita analisi di Roberta Ciampo, presentata e discussa di recente nell’ambito del Laboratorio sui BRICS dell’Eurispes, il valore di questo modello viene fatto risalire alla serie di princìpi che la NDB ha definito e adottato nel suo documento di base, il “Quadro Ambientale e Sociale”, da applicare in tutte le fasi dei progetti finanziati per conseguire concretamente uno sviluppo inclusivo e sostenibile.
Questo insieme di princìpi è integrato da uno schema di valutazione della rilevanza dei rischi ambientali e sociali dei progetti, per i quali sono proposti ed eventualmente concessi i relativi finanziamenti. In base a questo schema, i progetti sono classificati in diverse categorie (A,B,C,FI) secondo l’impatto che possono produrre direttamente o indirettamente, nel loro àmbito specifico di intervento o negli àmbiti e situazioni ad esso collegati. La Nuova Banca di Sviluppo non ha ancora descritto in dettaglio come procedere nella valutazione di questi rischi – è questa una delle osservazioni di merito – ma è un passo importante che essa abbia adottato un approccio precauzionale e che ne faccia partecipi sia i presentatori del progetto da sostenere, sia le istituzioni finanziarie multilaterali, regionali, le agenzie con cui collabora. Un ulteriore elemento distintivo del modello NDB riguarda il fatto che la banca interviene in tutte le fasi dell’attuazione del progetto per ridurre, in collaborazione con lo stesso operatore-cliente, i rischi di danno ambientale e sociale, qualora si presentino.
La banca, in sintesi, definisce nella fase iniziale delle trattative, insieme all’operatore-cliente, le contromisure di risposta agli eventuali rischi che possano emergere nell’attuazione del progetto finanziato, comprese le iniziative di recupero che possano rendersi necessarie. L’operatore-cliente è responsabile di ogni azione necessaria al raggiungimento degli obiettivi definiti; ma la banca non lo abbandona, una volta concesso il finanziamento. Lo accompagna in tutte le fasi della realizzazione del progetto, anche mettendo a disposizione le competenze adeguate, affinché alla fine il progetto abbia prodotto precisi benefici in termini di sostenibilità sociale e ambientale. Su questo aspetto, la nota della Ciampo sopracitata sottolinea che la NDB non ha ancora ben definito come intenda svolgere questa attività di monitoraggio e in quali termini si possa attuare il suo impegno di tipo partecipativo; inoltre come, nell’ambito di questo impegno, intenda promuovere la consultazione con le popolazioni e i gruppi sociali interessati all’attuazione dei progetti.
In ogni caso, la strada aperta dalla NDB si presenta con un elemento di grande originalità: il coinvolgimento degli operatori-clienti nella elaborazione di strategie e progetti che risultino rispettosi delle esigenze del contesto sociale e ambientale su cui intervengono e, nello stesso tempo, coerenti e valutabili in termini più generali di sviluppo sostenibile. La definizione degli elementi chiave di questo schema alternativo della NDB, dalla definizione della sostenibilità dei progetti ai metodi di valutazione e gestione dei rischi ed alle pratiche di partecipazione, come pure la individuazione delle “infrastrutture sostenibili” da finanziare, sarà oggetto del quarto incontro annuale che la NDB ha organizzato prossimamente (1-2 aprile 2019) a Capetown in Sudafrica, un evento internazionale al quale parteciperanno anche tre esperti del Laboratorio BRICS dell’Eurispes, su invito del Presidente K.V. Kamath.

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata