Lunedì 8 luglio, nella Giornata internazionale dedicata al Mediterraneo, diverse iniziative hanno avuto luogo sul territorio nazionale, con la volontà di metere al centro del dibattito il Mare nostrum. In particolare, l’evento organizzato dalla Fondazione Aqua e avvenuto presso la Camera dei Deputati ha ospitato scienziati di grande valore, i quali hanno illustrato le caratteristiche ecologiche del nostro mare e denunciato i problemi legati all’inquinamento e all’eccessivo carico della pesca. L’incontro è stato promosso, tra gli altri, dall’Istituto Eurispes, e vi ha preso parte il Segretario generale Dott. Marco Ricceri, che è intervenuto sul tema “Aspetti geopolitici sul bacino del Mediterraneo e del Mar Nero”. Durante l’incontro alla Camera dei Deputati sono emersi molti meriti di istituti scientifici, enti e università che da anni si adoperano per limitare i danni all’ecosistema mare da parte delle attività umane, nonché impegnati su aspetti legati a nuove tecniche per il ripristino di praterie di posidonia devastate dalle reti a strascico, fino allo studio e alla protezione dei rari coralli del nostro mare. Presenti i rappresentanti del Laboratorio di oceanografia della Tuscia, presentato dal prof. Marco Marcelli, e della Stazione di zoologia marina Anton Dohrn, presentata dal prof. Ferdinando Boero.
La plastica sta soffocando tutti i mari della Terra, compreso il Mediterraneo
Il prof. Livio De Santoli – prorettore della Sapienza Università di Roma – ha spostato in parte il problema scientifico su quello sociale: se non ci sarà un cambiamento di mentalità non solo nei confronti dell’ambiente naturale, ma anche nei confronti socio- economici di questo mondo che punta solo sul profitto, sarà difficile uscire da questa profonda crisi ambientale globale. Lo scienziato Luigi Campanella ha parlato del problema della plastica che sta soffocando tutti i mari della Terra, compreso il Mediterraneo. La microplastica, che nasce dalla disgregazione della plastica nei mari, diventata microscopica, a causa dell’evaporazione dei mari, riesce a distribuirsi su gran parte dell’atmosfera terrestre per cui, noi tutti volenti o no, siamo costretti a respirarla. La soluzione, secondo il professore, potrebbe essere quella nella sostituzione totale di questa plastica grazie ad una chimica compatibile con la vita su questo pianeta. L’intervento del prof. Corrado Sommariva che da molti anni opera nelle zone aride dei Paesi Arabi, ha dimostrato che il problema della siccità nelle regioni meridionali dell’Italia potrebbe essere risolta definitivamente attraverso una rete di dissalatori di ultima generazione attivati da energie rinnovabili, idrogeno compreso, come si sta facendo da qualche anno con successo in Spagna. E mentre in Spagna più del 57% dell’acqua dolce ricavata dal mare giunge nell’entroterra, in Italia questo sistema interessa solo e a malapena il 4%.
In Spagna più del 57% dell’acqua dolce ricavata dal mare giunge nell’entroterra, in Italia è solo il 4%
La conclusione, affidata al Ministero della Protezione Civile e delle politiche del Mare, ha confermare il forte interesse da parte del Ministero stesso verso la tutela del Mediterraneo, dimostrata soprattutto dalla nascita del Piano del Mare, un innovativo strumento di coordinazione e di programmazione per le principali politiche del mare, finalizzato alla sostenibilità ambientale e sociale. Oltre all’incontro istituzionale presso la Camera dei Deputati, un’altra iniziativa si è svolta a bordo dell’imbarcazione del Centro Blue Marlin – Porto di Roma, con partenza dal Porto Turistico di Roma – Ostia – “Molo M”, scortata da una Corvetta della Capitaneria di Porto. A bordo dell’imbarcazione oltre ad un gruppo di sub, il Commissario del Parco Regionale “Roma Natura”, l’On.le Marco Visconti, la Consigliera del Comune di Pomezia, Elisa Arzente, i Dirigenti Nazionali di Ecoitaliasolidale con il Presidente Nazionale Piergiorgio Benvenuti, e la campionessa del mondo di atletica leggera Giuliana Salce.