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Il Patto dei Sindaci sui cambiamenti climatici e sostenibilità, dove stiamo andando?

di
Susanna Fara

Il Patto dei Sindaci in Europa

Il Patto dei Sindaci è stato lanciato nel 2008 in Europa con l’ambizione di riunire i governi locali, impegnati su base volontaria, per raggiungere e superare gli obiettivi comunitari sul clima ed energia. I Comuni firmatari si impegnano a sostenere l’attuazione dell’obiettivo comunitario di riduzione del 40% delle proprie emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, e l’adozione di un approccio comune per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Gli obiettivi climatici per il 2050

Dallo scorso anno, i firmatari del Patto hanno condiviso una visione per il 2050, l’obiettivo della cosiddetta neutralità climatica, volta ad accelerare la decarbonizzazione dei loro territori, rafforzare la capacità di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico e consentendo ai loro cittadini di accedere a un’energia sicura, sostenibile e accessibile.

Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti pratici, i firmatari del Patto si impegnano a presentare, entro due anni dalla data della decisione del Consiglio Comunale Locale, un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che indichi le azioni chiave che intendono intraprendere.

Quanti comuni hanno aderito al Patto dei Sindaci?

A novembre 2021, il numero dei firmatari del Patto in Europa è di 10.036 Comuni, e il dato italiano arriva a 4.890 unità. Per quanto riguarda la Sardegna sono circa 164 i firmatari ma non è stato individuato alcun ente di supporto e dei 5 enti coordinatori nessuno risulta attivo.

Lo studio dell’Eurispes

L’Eurispes, grazie al contributo dell’Assessorato Regionale alla Programmazione e Bilancio della Regione Sardegna, ha realizzato uno studio dal titolo “Politiche per i cambiamenti climatici e sviluppo dei Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima per i comuni della Regione Autonoma della Sardegna”.

Comuni: agire come reti di impresa

Si tratta di una sorta di vademecum sulle politiche per i cambiamenti climatici e lo sviluppo dei piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima, che vede come destinatari i 377 Comuni dell’Isola, di cui 350 circa al di sotto dei 10.000 abitanti, chiamati ad avere tutti, nonostante le piccole dimensioni, un indispensabile ruolo attivo e di rilievo nella costruzione del PAESC. Lo studio intende fornire indicazioni ed elementi per orientare positivamente le scelte e le azioni degli Enti locali che si trovano a dover affrontare una materia complessa. Lo studio conferma anche la necessità, viste le dimensioni delle realtà urbane dell’Isola, di favorire il raggruppamento, per aree omogenee, delle piccole realtà territoriali per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea per il 2050. Questa indicazione in particolare dovrà essere sviluppata in un’ottica di rete e di potenziamento delle possibilità dei singoli territori attraverso meccanismi simili a quelli consortili o delle reti di impresa.

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