Che cosa significa e quali implicazioni ha la parola sviluppo in un mondo sempre più interconnesso economicamente e culturalmente, dal commercio ai prodotti televisivi, ai gusti dei singoli e ai modelli comportamentali?Forse addirittura nel modo di pensare.
Sviluppo sostenibile o meno, nuovo sviluppo compatibile con il pianeta stesso,q uante ipotesi ma una sola certezza: senza una grande industria manifatturiera lo sviluppo cambia strada e va da un’altra parte.
A questo proposito vi voglio raccontare di un ingegnere americano che in Giappone è considerato un eroe nazionale.
Un uomo che inventò il sistema per migliorare la produzione industriale negli USA durante il secondo conflitto mondiale.
Si chiamava William Edward Deming. In Giappone è considerato un eroe nazionale e fu insignito della più alta onorificenza nipponica: Cavaliere dell’ordine del sacro tesoro.
Un uomo di qualità eccezionali che hanno permesso alla Toyota di diventare una delle migliori, se non la migliore, azienda automobilistica del mondo.
I giapponesi hanno definito la filosofia industriale di Deming con il seguente schema: ‘a’- versus -‘b’.1) Quando si crea qualità questa aumenta e diminuiscono i costi nel corso del tempo. 2) Quando le persone e le organizzazioni si fissano sui costi questi aumentano e la qualità diminuisce.
Dopo la terribile guerra nippo-americana l’ingegner Deming fu inviato in Giappone nel quadro del piano di ricostruzione del Giappone stesso. Ci riuscì benissimo. Nel giro di pochi anni il Sol Levante subì una metamorfosi totale e da paese affamato, distrutto,prostrato nel suo orgoglio, divenne la seconda potenza economica dopo gli Usa. Con l’arrivo della Cina oggi è la terza.
La prima domanda che mi pongo è la seguente: ma allora la guerra, farla e perderla, è un elemento di sicuro sviluppo economico, con nuove strutture di organizzazione del lavoro e di relazioni industriali? È una ricetta per andare verso
la felicità economica e morale dei popoli? Non credo.
Le macerie nell’anima di chi subisce una guerra non sono mai state quantificate. Una guerra ruba l’innocenza che è e sempre sarà un bene primario.