Le sfide ambientali conquistano i Tg. Bufera su Tajani e il “caso Mussolini”

Il disastro aereo di Addis Abeba, la strage di Christchurch e poi la grande manifestazione per l’ambiente e il clima.
In una settimana funestata da tragici eventi, le edizioni di primetime, in parte liberate dalla pesante routine delle contrapposizioni interne alla maggioranza, si concentrano sulla cronaca, cogliendo in diverse circostanze spunti di riflessione dalla società civile. L’analisi dell’Osservatorio Tg dell’Eurispes della settimana dall’11 al 15 marzo.

Le controverse sentenze (due in pochi giorni) che hanno visto la riduzione della pena nell’ambito di casi di femminicidio, facendo parlare di un “ritorno al delitto d’onore”, sono state oggetto di 10 titoli (aperture mercoledì per Studio Aperto e Tg3, e giovedì per Tg1 e Tg5). La testata di Clemente Mimun propone giovedì la copertura più completa, dedicando la sua copertina agli interventi di alcuni magistrati ed esperti (Giovanni Maria Flik, il Presidente delle Camere Penali Domenico Caizza e il Professore di diritto penale e avvocato Franco Coppi), e raccoglie nei servizi il giudizio severo di ben 7 tra deputate e senatrici. Attenzione alta anche ai più recenti casi di violenza sulle donne, a cui sono andati 8 titoli. A differenza di altre occasioni, l’interesse delle testate ha preceduto il commento della politica su questi temi, che pure è arrivato (6 i riferimenti giovedì alle dichiarazioni di Conte).

Le manifestazioni per l’ambiente culminate venerdì nel primo sciopero generale mondiale dei giovani raccolgono in settimana 16 titoli, 4 dei quali rimandano (martedì) all’appello del Presidente Mattarella sugli stessi temi. Venerdì sera, quando per molti l’apertura è obbligata sulla strage con movente razziale in Nuova Zelanda, Tg3 e Tg La7 aprono comunque sulle manifestazioni per l’ambiente, con Mentana che ha esplicitato di voler riconoscere maggior impatto al messaggio di speranza contenuto in una protesta pacifica, piuttosto che all’eccidio compiuto da un criminale suprematista. Tg3 raccoglie invece il contributo del grande comunicatore Piero Angela, che in video conferenza parla di una gioventù delusa dalla politica mondiale, che in molti casi nega colpevolmente l’inquinamento e le sue conseguenze. Numerosi in servizi in settimana, con Tg5 e Tg3 che ci aiutano a conoscere meglio Greta Thunberg, l’attivista svedese 16enne, ispiratrice di questa manifestazione globale (solo in Italia si sono tenuti oltre 230 raduni) e probabile candidata al Nobel per la Pace.

Il disastro di Addis Abeba: l’Italia migliore
Com’era inevitabile, l’incidente aereo di Addis Abeba si impone sulle aperture di lunedì. Numerosi i titoli ed i servizi anche nelle giornate successive, con tutte le testate che segnalano come gli 8 italiani a bordo del 737 8 Max schiantatosi si trovassero in Africa per ragioni umanitarie, in quanto aderenti a Ong e cooperative impegnate tra l’Etiopia ed il Kenya.
«L’Italia migliore quella colpita per questo disastro» il commento di Tg4, condiviso da tutte le testate. Tg La7 fa però di più, e da martedì apre una sottoscrizione per offrire sostegno economico alle organizzazioni cui appartenevano le 8 vittime.

Il memorandum per la “Via della Seta”. Salvini contro la “colonizzazione”
Con lo scontro sulla Tav “archiviato” (almeno fino alle Europee), il memorandum sugli accordi economici tra Italia e Cina colleziona in settimana ben 27 titoli, ma nessuna apertura. I Tg Mediaset cercano comunque di cavalcare gli scambi accesi tra Lega e M5S, rilanciando sia le posizioni di Salvini, che teme un rischio di “colonizzazione” da parte del gigante asiatico, sia quelle preoccupate di Berlusconi (presente in 9 titoli, di cui 8 Mediaset ed uno di Tg2). Da segnalare come molte di queste coperture non entrano nel merito di quanto questi accordi potrebbero comportare per la nostra economia. Tg1 e Tg3 provano da lunedì a darne conto. Tg2 s’interessa da venerdì delle comunità cinesi presenti nel nostro Paese. Tg La7 dà attenzione fin dai titoli ai rilievi mossi da Europa e Stati Uniti, segnalando la nota del Quirinale di mercoledì che rimarca come «Il memorandum con Pechino è meno pregnante degli accordi bilaterali di altri paesi europei, e non fa riferimento alla discussa tecnologia 5G».

Il rinvio della Brexit e il Venezuela che sparisce dai titoli
Sempre Tg La7 si dimostra la testata più attenta nel seguire le evoluzioni sul fronte Brexit (15 titoli tutta la settimana, con apertura giovedì anche per Tg2). Mercoledì Mentana si lancia, da metà edizione, in una telecronaca diretta dell’ultima votazione, che dopo il rifiuto di martedì dell’accordo con Bruxelles, sancisce comunque la volontà del Parlamento inglese di non uscire dall’Unione senza un accordo di qualche tipo.

Scomparsa dai titoli la situazione in Venezuela; Tg3 martedì dedica un servizio alla situazione delle molte regioni del paese nelle quali perdura il blackout. Sempre la testata di Giuseppina Paterniti è la sola a tornare sul tema dei migranti, dedicando mercoledì un titolo alla denuncia di Amnesty International sulle violenze che subiscono i profughi lungo la rotta balcanica ad opera della polizia di frontiera di vari paesi europei.

Tajani su Mussolini: revisionismo storico in vista delle Europee? Il silenzio di Mediaset, Tg2 “applaude”
Immerse in un orizzonte politico che ormai guarda alle europee, le dichiarazioni di Tajani di mercoledì sulle «cose buone fatte dal fascismo» risultano un interessante oggetto d’analisi. Se i Tg Mediaset glissano su questa brutta uscita, Tg3 (titolo) e Tg1 riprendono giovedì le polemiche suscitate dalle sue parole, di cui poi si è scusato nell’Aula del Parlamento di Strasburgo. Anche il Tg2 riporta nel titolo le scuse di Tajani, ma ciò che segue nei servizi è un editoriale camuffato che in sostanza difende le dichiarazioni di Tajani, parlando di «surreale polemica politica» a fronte di parole che, secondo lo scrittore Antonio Pennacchi, «sono state dette a suo tempo da Togliatti o Pertini». All’estremo opposto Tg La7, con Mentana che già mercoledì commenta questa uscita di Tajani come «inaccettabile e da rifiutare», sottolineando che l’evocare l’immagine di un Mussolini “buono” equivale a strizzare l’occhio verso un certo elettorato di estrema destra, cui Forza Italia si rivolge in cerca di voti. Spazio su Tg La7 alle dichiarazioni del presidente Mattarella che riafferma come «La Supremazia razziale e la guerra furono facce diverse dello stesso fascismo” e non “incidenti di percorso».

Attenzione alla criminalità sottotono. Tornano su Studio Aperto le “musiche inquietanti”
In una settimana satura dalla cronaca, le indagini sulle attività mafiose in Veneto e Lombardia trovano spazio nei titoli solo sul Tg3 di lunedì, che riporta inoltre le intimidazioni rivolte dalla sacra corona unita al sindaco di Monte Sant’Angelo. Lo scioglimento dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria per infiltrazione della ‘ndrangheta non riceve mercoledì alcun titolo, ma è nei servizi per Tg3 ed i Tg delle 20. Più spazio è andato sui Tg Mediaset e Tg2 di giovedì al primo grande “omicidio di mafia” a New York dopo oltre 30 anni.

Studio Aperto ci sorprende questo lunedì con un servizio sulla baby criminalità in aumento nel nostro Paese, accompagnato da un’inquietante colonna sonora da programma contenitore: un espediente per “dare forza” alle parole, che per fortuna da un bel po’ ci mancava. Anche Tg4 venerdì torna ai suoi evergreen, dedicando un titolo al caso Gambirasio.

Sempre sul tema della baby criminalità, con ben diversa sensibilità Tg3 dedica questa settimana un approfondimento ad esempi di buone pratiche del sistema scolastico nei contesti disagiati del Paese, che sottraggono invece i ragazzi dalla delinquenza.

 

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