Villa Medici, una giornata a porte aperte

Nel 2014 il Ministro Franceschini ha istituito, per decreto, la gratuità della prima domenica del mese per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato, oltre ai venerdì con orario prolungato e le due “notti bianche” durante l’anno. Una decisione innovativa e rivoluzionaria, verrebbe da dire, ma che, in realtà, ci adegua allo standard europeo.

tabella1

In ogni caso, anche gli istituiti privati sembrano finalmente adeguarsi timidamente all’iniziativa, che ha prodotto risultati interessanti in termini di aumento dei visitatori e introiti.

L’Accademia di Francia, ad esempio, ha dedicato, lo scorso 29 marzo, una giornata alla scoperta di Villa Medici, permettendo di visitare gratuitamente i giardini.

Si tratta della seconda edizione annuale della giornata “porte aperte” che prevede diversi percorsi, di circa 30 minuti, da fruire con una visita guidata.

La scena che si proponeva nel pomeriggio, all’ingresso dell’Accademia, era a dir poco sorprendente: le file per le visite guidate in inglese e francese erano nella norma, mentre quella per la visita in italiano arrivava fino alla via Sistina. L’elemento che forse può stupire, ma non troppo se chi legge è un romano, è che si trattasse per la stragrande maggioranza di giovani della Capitale, che invece di approfittare della bellissima e calda giornata primaverile per la classica gita fuori porta, al mare o in campagna, erano pazientemente in fila ad attendere il proprio turno (e vi assicuro che l’attesa era veramente lunga) per visitare la Villa.

villa m1

Insomma sembra davvero che ci si muova, finalmente, verso un risveglio della ricerca delle proprie radici culturali, complice anche la possibilità di farlo gratuitamente. La speranza è che non ci si limiti solo a questo primo passo: la vera meraviglia della Villa sono i suoi spazi interni, con le stanze affrescate, che la visita guidata – forse unico neo della giornata – non consentiva di vedere.

La storia.

Villa Medici è sicuramente una delle più prestigiose di Roma, che ha attraversato il tempo e la storia.
La “preistoria” della Villa, vede i suoi primi giorni intorno al 66 a.C., con un primo edificio voluto dal generale Lucio Lucinio Lucullo all’interno dei suoi giardini (noti come horti Luculliani), e la successiva costruzione di un meraviglioso ninfeo, che dominava tutta l’area di Trinità dei Monti, fatta da Valerio Asiatico console sotto l’imperatore Claudio, bramata dalla perfida Messalina (e considerata la posizione, come darle torto!) che pur di ottenerla spinse al suicidio il console, dopo averlo infangato con false accuse, ma che, per un gioco del destino, fu assassinata nei suoi giardini dai sicari dell’imperatore.

La Villa ritrova un nuovo splendore nel 1564, grazie ai lavori voluti dal card. Giovanni Ricci da Montepulciano e poi dai suoi nipoti, Giulio e Giovanni, e affidati a Nanni di Baccio Biggio e al figlio Annibale.
Arrivando ai successivi lavori del 1576, per opera del nuovo proprietario, Ferdinando de’ Medici, cui si deve il nome, che hanno reso l’aspetto odierno, un magnifico palazzo degno del nome della famiglia.

«Mentre molte delle grandi collezioni cardinalizie formatesi nella prima età del secolo cominciano a disgregarsi o a chiudersi, il rappresentante a Roma del Granducato fiorentino, forte di una posizione politica e di una disponibilità economica eccezionale, riesce a raccogliere nella sua nuova residenza di rappresentanza un insieme di sculture ineguagliato per numero e qualità dei pezzi» (Villa Medici – Mondadori Electa 2009).

Infine con l’acquisto nel 1803 da parte del governo francese, si arriva alla decisione di Napoleone di farla divenire la Nuova Accademia di Francia, e dunque riportarla ai fasti con un lungo restauro, a causa del cattivo stato in cui versava dopo la morte di Ferdinando, del disinteresse della famiglia de’ Medici e della depauperazione e trasferimento delle molte opere con l’estinzione della casata.

villa m3

L’Accademia.
L’Accademia creata per accogliere i vincitori del Prix de Rome e gli artisti che potevano completare la loro formazione nella città italiana, oggi si è aperta a tutti i campi dell’attività artistica. Assegna delle borse di studio di diverso valore e durata: il numero dei borsisti che frequentano i corsi di 12 o 18 mesi dell’accademia sono 25, selezionati da una giuria internazionale in base a criteri d’eccellenza attraverso un concorso basato sulla presentazione di un progetto e di un dossier, aperta ad artisti, ricercatori, scrittori, cineasti, fotografi, scenografi, restauratori di opere d’arte e storici dell’arte.

L’Accademia di Francia a Roma, oggi, partecipa a scambi culturali ed artistici, organizza mostre, concerti, convegni e seminari su temi relativi alle arti, alle lettere e alla loro storia.

P1120307

(Le foto dell’articolo sono di Alessandra Argentino) 

atbella2

Totale visitatori nelle sole giornate di domenica – Valori assoluti
(*)Visitabile a pagamento solo con il biglietto cumulativo del relativo Circuito dal 1° marzo 2012. Gli ingressi gratuiti sono riportati nel singolo Istituto. (**)Gli Istituti componenti non hanno biglietto singolo).

 

Ultime notizie
giovani
Società

Una riflessione su giovani, futuro, valori

In Italia i giovani credono in valori quali la democrazia, la salute, il valore del tempo libero, ma non hanno fiducia nelle possibilità di realizzazione che il nostro Paese può offrire loro.
di  RAFFAELLA SASO*
giovani
toscana 2050
Futuro

“Toscana 2050”: un progetto per anticipare il futuro

“Toscana 2050” è il primo progetto multidisciplinare nato per scrivere il futuro con un approccio inclusivo e partecipativo, coinvolgendo tutti gli attori della società, con un’attenzione particolare verso le scuole e i giovani e l’IA come tecnologia chiave di progettazione.
di Elena Vian*
toscana 2050
economia digitale
Tecnologia

Economia digitale, imprese italiane promosse ma c’è un gap nelle competenze

Economia digitale motore della crescita: secondo un recente report OCSE le imprese italiane superano la media OCSE per uso del cloud computing e di Internet of Things, ma al di fuori del contesto aziendale esiste ancora un gap nelle competenze digitali e nella formazione scientifica, ancora più evidente per le donne.
di Mariarosaria Zamboi
economia digitale
porti
Recensioni

I porti italiani hub energetici e di sostenibilità nel saggio di Sergio Prete

I porti italiani hanno un ruolo cruciale nella transizione energetica, per la sostenibilità e lo sviluppo dei traffici di materie prime con il Nordafrica, come spiega il saggio di Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e dell’Autorità Portuale di Taranto.
di Angela Fiore
porti
generazione
Società

I giovani e i loro obiettivi futuri. Rischi, valori e inquietudini di una generazione

La generazione giovane, meglio nota come Generazione Z, manifesta dubbi e timori rispetto ai rischi sociali ed economici che deve affrontare, nella consapevolezza di vivere in una epoca di incertezza e forte cambiamento a livello globale.
di Angela Fiore
generazione
piattaforme
Tecnologia

“Pagati per”: il business delle piattaforme che premiano passioni e attività quotidiane

La tecnologia, con la sua capacità di connettere persone e opportunità, ha dato vita a un nuovo modello economico basato su piattaforme digitali che pagano gli utenti per svolgere attività quotidiane o trasformare passioni in micro-redditi, ridefinendo così la relazione fra tempo libero, passioni e denaro.
di Mariarosaria Zamboi
piattaforme
Franco Ferrarotti
Società

Ricordo di Franco Ferrarotti. Per superare i contrasti proviamo a costruire un nuovo ellenismo

In ricordo di Franco Ferrarotti, padre della Sociologia italiana scomparso recentemente, una intervista che si propone come sintesi di diversi momenti di confronto avuti con lo studioso.
di Massimiliano Cannata
Franco Ferrarotti
donne e intelligenza artificiale
Donne

Donne e Intelligenza Artificiale, il rischio è alimentare il divario di genere

Come influirà sulla vita delle donne l’uso dell’Intelligenza Artificiale? Se lo sono chiesti gli autori del volume “Donne Controcorrente in AI e Innovazione”. Ad oggi, sappiamo che la scarsa rappresentanza femminile nei processi di creazione della IA rischia di perpetuare i pregiudizi di genere.
di redazione
donne e intelligenza artificiale
Intervista

La nostra Costituzione fatta di solidarietà e uguaglianza: intervista al Presidente Giovanni Maria Flick

Il Prof. Giovanni Maria Flick parla delle riforme che riguardano giustizia, premierato, e la recente autonomia differenziata che, se realizzate interamente dal governo attuale, cambieranno il volto della nostra Costituzione, nata sui principi in primis territoriali di solidarietà e uguaglianza.
di Antonio Alizzi
gioco
Gioco

Gioco pubblico contro il gioco illegale: il federalismo normativo non aiuta

Il gioco pubblico è una risorsa per imprese e lavoratori e nel contrasto al gioco illegale, ma la confusione normativa e la ghettizzazione del settore rischiano di non dare valore ai punti vendita generalisti, che da soli generano circa due terzi degli incassi per l’Erario.
di Angelo Caliendo*
gioco