Percuotere o dirigere?

Vi siete mai chiesti a cosa serve il direttore d’orchestra se i musicisti hanno davanti la partitura? La risposta è una domanda: come potrebbero attaccare la prima nota in maniera simultanea 60 o 80 musicisti? Dipende solo ed esclusivamente dal gesto del direttore.

Gli attimi di assoluto silenzio che precedono l’inizio del suono servono a lui per concentrarsi sull’andamento o meglio sulla velocità metronomica del brano che si sta per eseguire, e ai musicisti per sintonizzarsi alla perfezione col suo movimento. Questa gestualità fatta di molte sfumature,  codice esclusivo fra orchestra e direttore, si protrae per l’intera  durata del brano prevedendo escursioni dinamiche dettate dall’ampiezza del movimento della bacchetta, dall’incalzare della stessa nell’accelerando, nelle  sospensioni, nei  rallentando e così via fino al finale.

Quando si assiste a un concerto di musica jazz, rock, pop può capitare di essere attratti dal batterista, quella figura dietro piatti e tamburi che scandisce il ritmo e che spesso, prima della fine del concerto si esibisce in un assolo. Quale è esattamente il suo ruolo all’interno di un gruppo o di una grande orchestra? Gli stessi sostenitori del ”come mi sarebbe piaciuto suonare la batteria da ragazzo” magari non se lo sono mai chiesto. Quello che colpisce i profani è la destrezza nel percuotere in velocità tamburi e piatti richiamando così l’attenzione. In realtà questo è un aspetto secondario se pur affasciante, il  ruolo determinante è quello di scandire il tempo con fluidità e autorevolezza dando precisi riferimenti nei cambi di tempo e di dinamica  e allo stesso tempo adottando sonorità consone allo stile musicale. Anche la batteria si attiene a una partitura musicale con riferimenti esclusivamente ritmici e non melodici non avendo a disposizione dei tamburi che pruducono delle note con una intonazione precisa. Tutto apparentemente facile quando si osserva un buon batterista suonare.

L’orchestra sinfonica ha un reparto di percussioni generalmente corredato di timpani sinfonici, che a differenza dei tamburi di una batteria si accordano producendo  delle note ben precise, xilofono, piatti gran cassa e effetti vari. Ma cosa succede quando i “direttori” sono due come nel caso delle orchestre ritmo-sinfoniche dotate di batterista come quelle che spesso si vedono nei concerti nei festival o in televisione?

Dopo l’inizio del brano l’andamento ritmico viene affidato al batterista che ha il compito di sostenere questo grande organico come una sorta di pilastro, suonando in maniera regolare e mettendo così a proprio agio tutta l’orchestra, sempre sotto l’occhio vigile del direttore che con piccoli gesti suggerisce alcune sfumature interpretative dettate a volte da un fatto emozionale contingente.

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