La decisione del premier Conte sul caso Siri, attesa lunedì ma giunta nella serata di giovedì, produce 19 titoli nel corso della settimana, 5 dei quali in apertura proprio giovedì. Il Primo maggio e i numeri sull’occupazione; la cronaca “esplode” nei Tg con lo stupro di Viterbo, l’aggressione di un gruppo di bulli a Manduria e l’agguato di Napoli. L’analisi dell’Osservatorio Tg dell’Eurispes dal 29 aprile al 3 maggio.
Il destino politico del Sottosegretario leghista, Armando Siri, indagato per corruzione, al quale Conte intende revocare l’incarico, non è l’aspetto che interessa di più, perché al centro dei servizi ci sono le conseguenze della mossa del premier sugli equilibri già precari della maggioranza. Tg5 venerdì parla in copertina di una “discesa in campo” di Conte, che passa da arbitro della maggioranza a giocatore, pronto a dare battaglia ad entrambi i Vicepremier. Le testate riprendono, inoltre, le dichiarazioni contrapposte, ma non particolarmente accese, dei dioscuri della maggioranza, con Di Maio che venerdì dichiara “chiusa” la vicenda Siri ‒ potendo contare sulla maggioranza al Consiglio dei Ministri — mentre Salvini sembra, già giovedì, minimizzare, sostenendo non voler “perdere tempo” dietro a simili polemiche, anche se resta “con Siri”. Mentana osserva che la Lega è rimasta sola a difendere il Sottosegretario, rispetto alle giornate precedenti nelle quali le altre forze di destra si erano mostrate chiaramente “garantiste” nei riguardi di Siri.
Questi scambi tutt’altro che benevoli, cui si aggiunge anche il contrasto sulle province (presente giovedì in 5 titoli), si inquadrano nel clima elettorale, che dopo settimane di attenzioni sporadiche, porta le europee “a galla” in 14 titolazioni. Si tratta, per ora, di un’attenzione “forzata”, dovuta in larga parte alle coperture delle testate Mediaset (9 i riferimenti), mirate a rilanciare le dichiarazioni di Berlusconi (11 presenze nei titoli) ed a rimarcare l’impatto che un successo elettorale del centrodestra (Forza Italia in primis) “dovrà” produrre sulla crisi della maggioranza. Non a caso, l’incontro in Ungheria tra Salvini ed Orban (presente giovedì su tre titoli) non è seguito dai Tg Mediaset (brevi cenni solo su Tg5).
Il Ministro dell’Interno conquista, comunque, il tradizionale, straripante, spazio anche venerdì, sia per le contestazioni che lo hanno accolto a Modena, sia per i suoi attacchi al Tribunale di Bologna (titoli per i Tg delle 20 e Tg3), “colpevole” di aver accolto il ricorso di due richiedenti asilo contro il decreto Sicurezza.
Il primo maggio e il lavoro che “stenta”
Le celebrazioni del Primo maggio reclamano, mercoledì, le aperture di tutte le testate, con un “lascito” di attenzione, anche nelle giornate successive, ai numeri dell’occupazione e alla piaga delle morti sul lavoro, producendo alcuni approfondimenti. Ampio spazio martedì ai dati dell’Istat su crescita e occupazione, che fanno registrare lievi, inattesi aumenti (+0,2 di crescita sul primo trimestre, +0,3 sugli occupati, -0,4 sui disoccupati), lasciandoci tutti tiepidamente ottimisti. Tg La7 riprende nei titoli la protesta dei riders, segnalando che la legge che doveva garantire qualche avanzamento a questa categoria di lavoratori super sfruttati, è rimasta a livello di pura dichiarazione politica.
Venezuela: “golpe” fallito. Attenzione al voto in Spagna, mentre la Libia “brilla per assenza”
Dopo settimane di silenzio sul Venezuela, la sollevazione annunciata dal Presidente autoproclamato Guaidò, scuote l’apatia dei Tg di primetime: titoli per tutti, con aperture per i Tg Rai e Tg5. Il “tentativo di golpe”, dichiarato fallito da Maduro nelle giornate successive, suscita interesse soprattutto per Tg2 e Tg La7, che anche mercoledì vi dedica l’apertura. Giovedì si assiste ad uno shift nella narrazione, con le testate che – a fronte di una situazione che rischia di peggiorare – segnalano fin dai titoli gli interessi contrapposti di Stati Uniti e Russia, che in sostanza appaiono i decisori ultimi della sorte del paese. Buona la copertura del Tg2 di venerdì, che segue le attività dei caschi azzurri di Caracas, un’organizzazione di paramedici che assiste i feriti degli scontri e che, per la prima volta, sono stati oggetto di attacchi da parte della Guardia Nazionale di Maduro.
Un altro caso di attenzione intermittente è senz’altro la Libia, che nella settimana appena trascorsa risulta pressoché scomparsa dai titoli (1 menzione solo per Tg La7), con servizi quotidiani solo sul Tg3. La testata della terza rete Rai venerdì titola su un naufragio avvenuto nell’Egeo. Buone le coperture sul voto spagnolo (4 titoli lunedì), con i socialisti di Sanchez vittoriosi, ma in difficoltà per la costituzione di un governo.
Viterbo (doppio) e Manduria: violenze e sopraffazioni al tempo dei social. A Napoli, intanto, si continua a sparare, in barba alla “sicurezza”
In una settimana ricca di cronaca nera (ben 51 titoli), lo stupro di Viterbo, nella giornata di lunedì, raccoglie le aperture dei Tg Mediaset e Tg1. Le violenze compiute da due fascisti di CasaPound, che hanno sequestrato e violentato una 36enne in un circolo dell’organizzazione (con “coda” di pubblicazione sui social), avevano suscitano sdegno nei politici (alcuni dei quali altre volte “benevoli” con i neofascisti), e l’informazione si è impegnata per tutta la settimana a ricercare testimonianze e commenti, abbinandovi (venerdì) l’omicidio sempre a Viterbo del negoziante 74enne.
A queste violenze si aggiungono da martedì le aggressioni compiute a Manduria da un gruppo di bulli (quasi tutti minorenni) nei confronti di un 66enne affetto da disagio mentale, morto lo scorso sabato in ospedale, che si impongono nelle scalette per i filmati, anche in questo caso, rilanciati dal web. Titoli per tutti (apertura per Studio Aperto e Tg4). Tg La7 ritorna in più occasioni sulla violenza di Viterbo (con omertà da parte dei genitori e “camerati” degli stupratori) e sui bulli di Manduria ‒ per indagare su di un impressionante contesto di degrado che, nel caso di Manduria, ha visto un intero paese “guardare dall’altra parte”. Tg5 (copertina di martedì) e Tg2 (servizio di venerdì) riflettono sulla nostra società, divenuta ormai “dell’apparire” e “dell’immagine”, ma anche sempre più de-responsabilizzata, che vede genitori far finta di niente (Manduria) o attivamente coprire i delitti dei figli (Viterbo).
Gli spari nel centro di Napoli, con un pregiudicato come obiettivo e che, come “danni collaterali” hanno ferito una nonna e, gravemente, una bambina di 4 anni, s’impongono venerdì su tutte le scaletta. Apertura per Tg La7, con Mentana che vi ritorna più volte per fornire aggiornamenti. Grave il giudizio del direttore-conduttore di Tg La7, che segnala come, malgrado l’attenzione “mediatica” cresciuta negli anni passati anche grazie a prodotti come Gomorra, la situazione a Napoli non si sia per nulla stabilizzata, e questo malgrado la “sicurezza” sia al centro del dibattito politico.
Leonardo, un “europeo” ante litteram. Roma e Parigi: “amici come non mai”, ma per un solo giorno. Tg2, fan di Trump e critico di Macron
Nel 500esimo anniversario dalla morte del genio rinascimentale, l’incontro tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ed il Presidente francese, Macron vede entrambi i leader scambiare messaggi conciliatori, che segnano l’archiviazione ufficiale delle tensioni tra i due paesi (6 titoli giovedì). Grazie a Leonardo, omaggiato da Sgarbi nella copertina del Tg5 di giovedì, l’Italia ritrova la pace con il cugino d’oltralpe nel nome di un’amicizia «mai stata così forte». Tg La7, un po’ deluso, segnala (titolo) già venerdì un nuovo contrasto tra i due paesi proprio sul tema delle opere di Leonardo, per un prestito di opere d’arte al Louvre annunciato dai francesi e negato dal Ministro italiano, mentre Tg2, giovedì stesso, criticava un giornalista televisivo francese per aver definito “francese” il genio di Vinci: questo succede quando ci si attacca anche a una gaffe!
Restando sul Tg2, continuano le sue attenzioni alle “malefatte” dell’amministrazione di Macron, con la testata di Gennaro Sangiuliano che ne segnala le imperizie e gli abusi, in particolare, le violenze della polizia francese, contro manifestanti e libera stampa. Tg2 prosegue, poi anche questa settimana a profondere apprezzamenti per l’economia americana (2 servizi), che può vantarsi di una crescita sorprendente, e venerdì abbina ai complimenti all’amministrazione Trump le osservazioni di Juncker, dirette ‒ una volta tanto – alle violazioni compiute dalla Germania (ben 18) rispetto al Patto di stabilità.