Coronavirus: l’Italia non è l’untore del mondo. Il messaggio del prime time

I numeri crescenti dell’epidemia di coronavirus vengono scanditi ogni sera nelle aperture di tutte le testate, con la progressione che tra lunedì a venerdì porta i contagiati 1.835 di lunedì a 3.916. Di fronte a quella che si sta proponendo come la più grave emergenza per il sistema-paese dal dopoguerra, le diverse testate sono coese nel documentare gli sviluppi del contagio e le azioni di contenimento della malattia, registrando senza preconcetti l’attivismo del governo e le proposte delle forze politiche d’opposizione. L’analisi dell’Osservatorio sui Tg Eurispes e Coris Sapienza dal 2 al 6 marzo.

Le aperture di giovedì sono per tutti sul video messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella, con Tg La7 e Tg3 che lo mandano in versione integrale in sostituzione dei titoli. Ampio spazio il giorno precedente nei Tg delle 20 per l’appello del premier Conte. “Moderate” le obiezioni da parte delle opposizioni, anche in merito alla dura decisione di chiudere le scuole, con i Tg Mediaset che registrano e sottolineano l’opzione di aprire un “tavolo comune”. Tra le poche eccezioni, si segnala la staffilata del direttore di Libero Vittorio Feltri, che lunedì su Tg4 parla di un “emergenza Contevirus”, senza però strappare grande consenso.

La “vis polemica” dell’informazione emerge in modo più chiaro nei confronti di ciò che viene avvertito come l’attacco esterno. I Tg Mediaset e Tg2 denunciano, martedì, fin dai titoli (apertura per Tg4) lo “squallido spot satirico” della rete francese Canal Plus sulla “pizza covid19”, interpretato come un vero e proprio attacco al Made in Italy. Attenzione diffusa ai dati dell’epidemia in Germania, e alle ipotesi che vedrebbero in un cittadino tedesco il “paziente zero” da cui si sarebbe sviluppato il contagio anche nel nostro Paese. Questa la “risposta” alle slide della CNN, che identificano nell’Italia il principale focolaio di contagio in Occidente. Venerdì fin dai titoli vengono riportate le dichiarazioni di Bruxelles e dell’Oms, che elogiano l’Italia per le misure adottate e invitano il resto del mondo a prepararsi a seguire il nostro buon esempio. Giovedì Tg4, riportando un dialogo tra un neolaureato e il direttore Sallusti, suggerisce di assumere immediatamente tutti gli studenti di medicina ancora non specializzati.

Migranti, il “ricatto” di Erdogan e la condanna della risposta debole dell’Europa. Primarie Usa: la “rinascita” di Biden
La pagina degli esteri è quasi interamente dedicata all’emergenza profughi al confine greco-turco, dove la situazione è drammatica. I Tg Mediaset parlano esplicitamente del “ricatto di Erdogan”, giudizio declinato martedì su Tg4 dalla direttrice del quotidiano La Nazione Agnese Pini. I Tg Rai e Tg5 documentano con maggior dettaglio la situazione sul terreno, con la testata di Mimum che mercoledì dedica la copertina alla condizione dei profughi, obbligati ad attraversare il confine dai turchi e respinti dai poliziotti greci, anche con le armi. Tg La7 mercoledì si scaglia contro l’immobilismo europeo, definendo le iniziative balbettanti di Bruxelles “francamente fiacche”. Tg3 e Tg La7 registrano venerdì l’apertura di una nuova, probabile trattativa tra Erdogan e l’Europa.
Spazi per tutti ai risultati del Super Tuesday, nei titoli per i Tg delle 20 e Tg3, che vede il candidato Biden profilarsi come probabile sfidante di Trump

Contro il Corona virus, la ricerca di “leggerezza”
Non mancano i servizi sull’impatto che il virus sta avendo sulle nostre relazioni sociali; Tg2 propone la soluzione per scacciare le ansie: non pensarci troppo. Tg5 sceglie di distrarre il proprio pubblico dedicando diversi titoli all’epopea della casata Windsor, mettendoci al corrente della voglia della 93enne regina Elisabetta di rivedere al più presto il pupo di Harry e Meghan.

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Istruzione, in Italia risorse e stipendi sotto la media Ocse

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Conflitto in Medio Oriente e antisemitismo, l’opinione degli italiani

Conflitto in Medio Oriente, la maggioranza degli italiani non mette in dubbio il diritto di esistere di Israele ma una parte di essi vuole il riconoscimento di uno Stato palestinese. I recenti episodi di antisemitismo preoccupano il 54% degli italiani; il 14% del campione nega la Shoah, un dato in pericoloso aumento negli ultimi 20 anni.
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Il ricorso a forme di collaborazione pubblico-privato nel Terzo Settore è in aumento, e coinvolge in parte anche la rigenerazione degli spazi urbani. Solo nel 2023 sono stati emanati oltre 2.400 bandi finanziati dal PNRR aventi ad oggetto la rigenerazione urbana, 134 solo nella provincia di Roma.
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