Da debito a fondi di sviluppo. La proposta italiana “Release G20” per una nuova cooperazione

release g20

“Release G20”, un’importante proposta italiana per qualificare la cooperazione internazionale e sostenere i paesi più fragili nei piani di ripresa dalla crisi pandemica e di promozione di investimenti sostenibili, è stata presentata lo scorso 23 giugno 2021 in occasione di un webinar  organizzato da “Link2007”, l’associazione di coordinamento delle più importanti e storiche Organizzazioni Non Governative (ONG) del nostro paese in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

Release G20, una proposta italiana per sostenere i paesi più fragili

«Nei prossimi tre anni – ha spiegato il presidente di “Link2007”, l’amb. Roberto Ridolf – il debito pubblico dei Paesi africani supererà i 950 milioni di dollari; per questo proponiamo Release G20, che si fonda sulla ristrutturazione e quindi la riconversione di parte di questo debito in investimenti in valuta locale finalizzati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. E noi ci auguriamo che questa parte sia la più grande possibile».

La sfida di cancellare il debito nel quadro della presidenza italiana del G20

La proposta, che è stata consegnata alla valutazione del G20 a presidenza italiana, prevede un cambio di paradigma per la cooperazione internazionale fondamentale per ridurre l’impatto socio-economico del debito in particolare per i paesi africani a basso reddito. Nell’esprimere il proprio sostegno all’iniziativa il vice ministro Marina Sereni, che ha presieduto la conferenza, ha spiegato che «l’Italia ha un progetto ambizioso, con un focus particolare sui paesi africani»: per questo il nostro paese coglie «la sfida di cancellare il debito nel quadro della presidenza italiana del G20» e di «ristrutturare gli investimenti in modo da poter sostenere la ripresa dopo che la pandemia ha esacerbato tante crisi già in atto. Ridurre il debito dei paesi più poveri è una sfida cui l’Italia non si sottrae, soprattutto ora che, con la crisi di Covid-19, diventa sempre più difficile, in particolare in Africa, perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU». L’on. Marina Sereni ha quindi ricordato che il G20 a presidenza italiana ha prorogato la sospensione temporanea dei pagamenti del debito fino al 31 dicembre 2021 «con l’obiettivo di evitare un ulteriore aumento dei costi umani, economici e sociali della pandemia» e che «i ministri delle finanze del G20 stanno lavorando a strategie di finanziamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, accogliendo così le proposte che emergono, come nel caso di quest’incontro, dalle organizzazioni della società civile».

Il G20 a presidenza italiana ha prorogato la sospensione del debito a fine 2021

Anche il consigliere diplomatico Luigi Mattiolo, Sherpa G20 del presidente del consiglio italiano, ha tenuto a confermare nell’occasione che l’obiettivo dell’alleggerimento del debito è oggetto di particolare attenzione anche da parte della Presidenza del consiglio dei ministri.

Un particolare riconoscimento di alto valore e prestigio all’iniziativa promossa da “Link 2007” è stato espresso in particolare dai rappresentanti degli stati africani, tra i quali Ibrahim Assane Mayaki, responsabile di “NEPAD”, l’agenzia per lo sviluppo dell’Unione Africana secondo il quale: «la ristrutturazione del debito può aiutare l’Africa a andare avanti a perseguire l’Agenda degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite in tutti i settori chiave. Il continente perde circa 90 miliardi all’anno a causa di flussi finanziari illeciti. Per questo Release G20 è fondamentale: oggi più che mai gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono importanti da raggiungere».

Release G20 propone una conversione flessibile del debito sovrano

Nello specifico, “Release G20” propone una conversione flessibile, totale o parziale, del debito sovrano, da parte di uno stato africano debitore in un Fondo di contropartita in valuta locale, finalizzato a promuovere iniziative collegate al perseguimento degli obiettivi della sostenibilità. Tale proposta garantirebbe un alleggerimento del peso del debito per gli stati in questione e nello stesso tempo favorirebbe il progresso delle comunità tramite l’avvio di investimenti resilienti sul medio-lungo termine. Il Fondo sarebbe gestito dal governo del singolo stato, il quale, in assenza di pressioni fiscali dovute al debito, potrebbe vedere rafforzata la propria ownership in favore della realizzazione immediata di progetti inerenti agli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza, efficacia e accountability “Release G20” propone di promuovere, in parallelo, l’utilizzo di efficaci meccanismi di monitoraggio, la  definizione delle modalità di esercizio della supervisione da parte del ministero delle finanze dello stato interessato, il coinvolgimento degli altri ministeri competenti e delle organizzazioni della società civile. Questo insieme di strumenti e procedure è proposta allo scopo di rafforzare le capacità amministrative e operative degli stati africani nell’ utilizzo dei Fondi costituiti in base alla conversione del debito.

Release G20, una visione comune orientata ai princìpi di equità e sostenibilità

Secondo “Release G20” , la trasformazione del debito sovrano in investimenti per la ripresa socialmente sostenibile post Covid-19 sarebbe auspicabile non solo in una prospettiva politica di rafforzamento della collaborazione tra gli stati ma consentirebbe anche di qualificare la cooperazione internazionale con l’avvio di una effettiva programmazione di nuovi investimenti orientati dai principi della equità e della sostenibilità. Ciò richiederà, secondo il presidente del gruppo di lavoro “Sviluppo” della presidenza italiana del G20, Marco Ricci, la volontà operare secondo “una visione comune” ma anche la capacità di promuovere una  revisione degli attuali piani di sviluppo sostenibile da parte dei paesi prestatori.

*Eurispes, Dipartimento Internazionale – Università LUMSA

Leggi anche

Ultime notizie
disinformazione
Informazione

Il virus della disinformazione una minaccia per l’Europa

La disinformazione è il tema del seminario svoltosi a Roma dal titolo “L'Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
di Massimiliano Cannata
disinformazione
europa
Europa

Europa: cinque grandi temi per un’Unione solidale, sociale e democratica

Una comunità aperta, solidale, sociale, incentrata sul benessere dei cittadini. Questa è l'Unione del futuro immaginata dal Laboratorio Europa dell'Eurispes.
di Gianluca Tornini
europa
equità di genere
Donne

Equità di genere e impresa, più donne ma non ai vertici

Gender equality, più donne nelle imprese ma ancora poche al vertice. E se il 2022 ha segnato la chiusura di 6000 imprese al femminile in Italia, si registra una significativa crescita delle imprese basate su innovazione e tecnologia a conduzione femminile.
di redazione
equità di genere
violenza di genere
Donne

8 Marzo, la violenza è una piaga che ostacola l’uguaglianza di genere

L’8 marzo, giornata internazionale della donna, è una data simbolica, che da un lato assume valenza per illuminare il percorso che ha...
di redazione
violenza di genere
padri separati
Società

Nuove povertà: una casa per i padri separati

I padri separati: a richio povertà Nonostante la legge obblighi entrambi i genitori a provvedere al sostentamento economico dei figli nati da una...
di redazione
padri separati
Italia Domani

REACT-EU e fondi europei: il rischio di definanziamento delle risorse

Il pacchetto REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe), ricompreso nell’ambito dell’iniziativa Next Generation EU prevede un'integrazione di quasi 51 miliardi di euro a favore dei programmi della politica di coesione di tutti gli Stati membri rispetto alla precedente programmazione 2014-2020. Il rischio oggi è di definanziamento a causa della mancata spesa dei fondi disponibili.
di Claudia Bugno*
proteine vegetali
Food

Proteine vegetali, la nuova frontiera dei consumi alimentari

Le proteine vegetali non sono solo una moda passeggera: gli alimenti plant based sono acquistati abitualmente dal 54% dei consumatori, per un giro di affari che nel 2030 sarà, secondo le stime, di 25 miliardi di dollari.
di redazione
proteine vegetali
diversity&inclusion
Lavoro

Accoglienza alle diversità e inclusione partono anche dal luogo di lavoro

Diversity&Inclusion, il nuovo libro di Claudio Barnini racconta come un gruppo di aziende ha interpretato il tema della diversità e dell’inclusione sul posto di lavoro.
di redazione
diversity&inclusion
Friuli Venezia Giulia
Lavoro

Modello Friuli Venezia Giulia per un sistema di lavoro efficiente: superati gli obiettivi del PNRR

La Regione Friuli Venezia Giulia ha già raggiunto gli obiettivi nazionali ed europei del PNRR in materia di lavoro. Si può parlare di un vero e proprio “modello Friuli Venezia Giulia” che mette in primo piano la funzione dei Centri per l’Impiego e la sinergia tra pubblico e privato, tra lavoro, formazione e famiglia.
di Marco Ricceri*
Friuli Venezia Giulia
sabino cassese
Intervista

L’Italia disunita ha urgente bisogno di riforme: a colloquio con Sabino Cassese

Il Prof. Sabino Cassese, giurista ed ex ministro del Governo Ciampi, in occasione del suo ultimo saggio “Amministrare la nazione” analizza in un’intervista i temi delle riforme in Italia, della coesione territoriale e politica, della Pubblica amministrazione e della scarsa partecipazione alla politica attiva.
di Massimiliano Cannata
sabino cassese